LETTERA ALLA ORLANDI Direttore dell'Agenzia delle Entrate
Gentile Direttrice,
Leggiamo con sconcerto la sua lettera pubblicata sul Sole 24 ORE e sullintranet dellAgenzia delle Entrate, uno sconcerto che nasce dal fatto di essere Sindacato rappresentativo dei lavoratori dellAgenzia, lavoratori che dalla nascita di questa Agenzia si sono messi in gioco, hanno dato il massimo apporto al raggiungimento degli obiettivi ed a cui in questi anni troppo poco è stato riconosciuto sia in termini monetari che di riconoscimenti di carriera.
In questi mesi lAgenzia sembra troppo indaffarata alla risoluzione della questione degli incaricati, tanto da sembrare assente nellaffrontare le problematiche che interessano la stragrande maggioranza del personale.
Vorremmo ricordarle la competenza dei restanti lavoratori, di quelli che ogni giorno accolgono e rispondono ad un pubblico sempre più esasperato, di quelli che escono in verifica e in sopralluogo mettendo a disposizione anche il proprio mezzo, di chi va a difendere ogni giorno in sede giudiziaria lAmministrazione e soprattutto lenorme responsabilità che grava sulle loro spalle.
Vogliamo ricordarle che tutti i rischi professionali ricadono sul singolo lavoratore mentre dovrebbe farsene carico lAgenzia predisponendo un sistema di garanzie e tutele che consenta a tutti di lavorare serenamente e in sicurezza. Troppi sono stati i colleghi colpiti da procedimenti penali o civili semplicemente per aver adempiuto i propri compiti di servizio.
Vorremmo che la preoccupazione fosse per risolvere le difficoltà di tutti i lavoratori, di quelli che attendono da anni una progressione economica, di quelli che guadagnano appena 24.000 euro annui e mandano avanti la macchina fiscale.
Parliamo di retribuzioni, è secondo Lei possibile che un dirigente o un incaricato possa guadagnare cifre che partono dal triplo di quanto percepisce un lavoratore delle aree funzionali?
Un simile divario fra le retribuzioni di lavoratori appartenenti alla stessa amministrazione è inaudito anche e soprattutto considerando che negli anni sono sensibilmente aumentati i carichi di lavoro, le responsabilità e i rischi professionali di chi guadagna meno di 1.500 euro al mese.
Le chiediamo di non dimenticare che chi manda avanti lAgenzia sono i 40.000 lavoratori e non solo i dirigenti e gli 800 incaricati.
Le chiediamo di imporsi per difendere gli accordi sulle progressioni economiche di TUTTI i lavoratori, Le chiediamo di finanziare con i fondi dellAgenzia quella immane quantità di posizioni organizzative e di responsabilità che oggi assorbono 10 milioni di risorse fisse di tutti i lavoratori.
Le chiediamo di risolvere velocemente la questione dei lavoratori retrocessi seppur vincitori di un concorso.
Solo ragionando in questo modo Lei sarà la direttrice di tutto il personale, oggi Lei ha lopportunità di mettere in discussione scelte che hanno penalizzato decine di migliaia di lavoratrici e lavoratori e non solo di difendere quelle che, come nel caso degli incaricati, sono state bollate dincostituzionalità.
Lei dichiara di voler difendere il sistema agenziale, noi le chiediamo di farlo partendo dai 40.000 lavoratori dell'Agenzia che dirige.
Distinti Saluti