Tutte le Organizzazioni Sindacali, unitamente alle RSU degli Uffici delle Dogane di Genova 1 e      Genova 2, a seguito delle assemblee del personale proclamano lo stato di agitazione e inviano alla Prefettura di Genova il tentativo di conciliazione per trovare soluzioni alle molte problematicità

La nota inviata riportava quanto segue:

Le perduranti criticità lamentate dal personale appartenente ai due Uffici in ordine al degrado della situazione logistica, alle crescenti carenze di personale, alla disorganizzazione pressoché totale delle attività lavorative, allo stato delle relazioni sindacali in tutti gli uffici doganali genovesi ed a praticamente ogni altro aspetto facente parte della vita professionale delle centinaia di lavoratori che prestano servizio presso gli UU.DD. in questione sono difatti giunte ad un punto tale di insostenibilità da non consentire di attendere oltre.

Per quanto attiene alle criticità logistiche è appena il caso di segnalare, ad esempio, la situazione di vero e proprio arretramento in corso da anni che vede sedi di servizio del tutto inadeguate alle attività che vi si dovrebbero svolgere ed a garantire perlomeno la sicurezza e l’incolumità di quanti vi lavorano:

• primo fra tutti presso la SOT di Prà dell’U.D. di Genova 2 le condizioni della viabilità di accesso alla sede di servizio sono al più totale collasso e costituiscono un pericolo concreto, grave ed incombente per i dipendenti che si recano ogni mattina sul posto di lavoro. In una zona ad elevatissima concentrazione di traffico pesante si sono e continuano a verificarsi incidenti stradali a danno di lavoratori che tentano semplicemente di raggiungere il proprio ufficio, mentre altrettanto pericolosa è la situazione relativa ai percorsi pedonali, nella pressochè totale assenza di regolamentazione del traffico e di vigilanza da parte dei soggetti, sia pubblici che privati, preposti, e senza che l’amministrazione doganale abbia saputo individuare alcuna risposta a fronte della gravissima situazione in essere. Al riguardo si segnala che alcuni dipendenti delle Dogane sono stati già coinvolti nelle ultime settimane in incidenti stradali con camion lungo il percorso e per fortuna senza danni particolari alle persone coinvolte.
• altrettanto problematica è la condizione logistica dell’U.D. di Genova 1, la cui SOT di riferimento, Passo Nuovo, ha visto la propria sede letteralmente evacuata dopo un cedimento strutturale verificatosi al suo interno nel 2019, con il suo personale che si trova tuttora, a distanza di anni, a dover lavorare presso sistemazioni provvisorie e del tutto inadeguate. Altrettanti problemi si riscontrano per le condizioni di accessibilità alla nuova sede della Direzione dell’U.D., presso la Torre Shipping, dove l’insufficienza di parcheggi, nonostante che la cosa fosse già stata segnalata in anticipo rispetto al trasferimento presso tale sede, aggravata dalla mancanza di un piano trasparente di assegnazione e rotazione degli scarsissimi posti disponibili, è quanto di più lontano dal benessere organizzativo di cui la dirigenza doganale di Genova ama menare vanto (peraltro assolutamente a torto).

Quanto rapidamente sopra tratteggiato si interseca e si aggrava con una costante ed endemica carenza di personale, a fronte di obiettivi sempre più sfidanti che riguardano l’Amministrazione, con servizi ed attività in grave difficoltà da anni a fronte di promesse e di impegni da parte datoriale mai mantenuti; anzi, a fronte delle ripetute richieste da parte delle componenti sindacali a voler affrontare in maniera risolutiva le problematiche non più differibili fatte presenti dai lavoratori, come lo stato di palpabile disorganizzazione presente all’interno degli uffici e la crescente impossibilità a far fronte a lavorazioni e responsabilità complesse nelle condizioni date, le risposte sono state sempre elusive e dilatorie.

Una carenza di personale che nell’Ufficio delle Dogane di Genova 1 è aggravata da quella che appare essere una assoluta inadeguatezza gestionale e organizzativa del Direttore dell’Ufficio dove si è di fronte ad uno scollamento totale delle attività con ripercussioni anche sulla qualità dei servizi resi e una forte demotivazione del personale. Il tutto aggravato da uno stato delle relazioni sindacali volte al