Liguria – Entrate, a Genova confusione nella realizzazione dei Team che risultano scatole vuote
Solo dietro sollecito della richiesta unitaria da parte delle Organizzazioni Sindacali si è potuta tenere finalmente nell’incontro di ieri – seppure a cose fatte- una discussione sui criteri della nuova organizzazione del lavoro, conseguente alla drastica riduzione delle attività di accertamento sino al 31 dicembre di quest’anno e al nuovo assetto definito con il rinnovo delle posizioni organizzative artt. 17 e 18, fortemente ridotte anche queste ad eccezione dell’UPT, nel quale invece si sono costituiti tre team per la prima volta.
Nell’incontro però Usb ha ottenuto di riportare al centro della discussione l’organizzazione del lavoro: senza il confronto con i soggetti sindacali nel metodo e nel merito è inutile poi parlare di equa ripartizione dei carichi di lavoro dei lavoratori, e nemmeno di una corretta applicazione degli accordi sul salario accessorio, trattativa divenuta sempre più complicata negli ultimi anni proprio per l’opacità e la mancanza di chiarezza degli ordini e delle disposizioni di servizio. E questo purtroppo lo sanno molto bene i lavoratori della DP genovese che hanno dovuto aspettare mesi per intascare qualcosa, e molti di essi si sono dovuti accontentare delle briciole rimaste. La tracciatura di tutte le attività lavorative degli Uffici non deve essere un optional, ma un diritto esigibile dei lavoratori.
La Direzione ha fatto riferimento alla D.D.S. 27/2021 del 31 maggio con la quale ha trasferito le attività prima svolte all’interno degli Uffici Territoriali alle Aree e ai Team dell’Ufficio Controlli; prioritariamente sarebbero state riassegnate rispettando la volontarietà del personale ove è stato possibile, ci è stato detto; la soluzione prevalentemente adottata sembra dunque la ri-assegnazione delle attività, ricorrendo solo residualmente alle condivisioni e ai trasferimenti tra gli Uffici. Si sarebbe proceduto quindi ad un opportuno riequilibrio dei carichi di lavoro a favore di alcune lavorazioni, soprattutto concentrate negli Uffici Territoriali, senza smantellare le funzioni dell’accertamento o svuotare gli Uffici Controllo, più di quanto non sia già avvenuto per tutte le strutture, con i pensionamenti.
Vi invitiamo però a tenerci informati e a verificare inoltre che il cambio di attività venga tracciato come previsto (anche sulla procedura di A.R.I.A.).
In mancanza di un accordo, l’Agenzia si è dovuta accollare le spese delle indennità delle posizioni organizzative e per recuperare i maggiori costi ha pensato bene di tagliare le posizioni di responsabilità a discapito dell’efficienza lavorativa degli Uffici. USB vigilerà a livello nazionale per verificare che l’Agenzia utilizzi per davvero fondi suoi per finanziare i 9 milioni per le posizioni organizzative.
Ora però ci ritroviamo in molti casi scatole vuote al posto dei team, contenitori nei quali si sono assemblate persone e attività senza ridefinire coerentemente gli ambiti di responsabilità, col solo fine di mantenere il numero di 12 unità, indispensabile per la sopravvivenza del team. E’ un ulteriore caos che la Direzione si è impegnata a “riordinare” nei prossimi giorni: ma parliamoci chiaro, la confusione regna sovrana e non giova né all’efficienza né alla serenità lavorativa: avevamo chiesto con forza e da tempo che si scrivesse finalmente a chiare lettere “chi-fa-che-cosa” e non in tempi geologici, finora però si sono accampate scuse, “non disturbate il manovratore”, “vi informiamo quando abbiamo deciso tutto”, adducendo come alibi i continui sconvolgimenti (che, ahi noi, datano da decenni).
La Direzione Provinciale, grazie al nostro pressing e all’unitarietà manifestata nella riunione sindacale da parte delle OO.SS., si è impegnata, dopo ampie resistenze, ad istituire una forma di “reportistica” che consenta l’aggiornamento puntuale della tracciatura delle mansioni svolte dai lavoratori per tutte le strutture e gli Uffici. Naturalmente USB non molla e ha ribadito la richiesta già avanzata da tempo di specificare in particolare per l’UPT la tracciatura di tutti i compiti e le attività svolte: la Direzione ha sostenuto di aver già predisposto la risposta ai quesiti da noi posti, ma che va riveduta a seguito della costituzione dei tre team. Una prima nota ci è giunta venerdì ma non è esaustiva. L’esigenza di chiarire finalmente la totalità delle attività svolte, mettendo mano alle problematiche che hanno interessato maggiormente l’UPT, alcuni Uffici Territoriali e l’Ufficio Controlli, non è più rinviabile oggi tenuto conto dei cambiamenti che hanno interessato tutte le strutture della DP.
Sulle relazioni sindacali le OO.SS. hanno espresso le difficoltà a dover rincorrere la Direzione sul rispetto degli accordi sindacali, quando dovrebbe essere cura e obiettivo dell’amministrazione il rispetto degli stessi come di tutti gli impegni assunti e verbalizzati nelle riunioni sindacali.
Vi chiediamo di fornirci le indicazioni e le informazioni necessarie per poter essere più incisivi e puntuali nei nostri interventi con la Direzione a partire per esempio dalle situazioni più critiche sui carichi di lavoro o su altre problematiche urgenti.
Suggeriamo ai lavoratori e alle lavoratrici - compatibilmente con il periodo feriale e considerato che non ci sono scadenze - di verificare la corrispondenza tra le nuove mansioni assegnate e i macro processi descritti in A.R.I.A. (sono riportati nel prospetto mensile presenze/assenze non definitivo); tale assegnazione impatta sulla corresponsione della produttività individuale che, come è noto, collega i processi ad un determinato coefficiente. Pertanto si invitano i Colleghi a controllare i propri prospetti e, qualora riscontrassero disallineamenti tra tali processi e le lavorazioni effettivamente svolte, a segnalarlo per iscritto al Dirigente in modo da correggere le anomalie. Si precisa che tali aggiustamenti possono essere richiesti anche a consuntivo, poiché al momento le attribuzioni devono essere considerate come indicative.
Coordinamento regionale P.I.- Agenzie Fiscali.