Liguria - Genova vuole reagire
L'attacco al Pubblico Impiego e i preannunciati tagli alle Agenzie Fiscali si sono concretizzati il 27 giugno con l'uscita del decreto legge che prevede la cancellazione dell'agenzia del Territorio dell' AAMS e di tutte le Agenzie Fiscali nelle province con meno di 300.000 abitanti e gli uffici con meno di 30 dipendenti.
L'assemblea con le lavoratrici e i lavoratori di Genova ha evidenziato la necessità di mettere in campo azioni di lotta immediate e che possano avere una visibilità sul territorio e nei media locali.
Lo scopo della mobilitazione è quello di bloccare la conversione del decreto ed impedire tagli insensati alla macchina fiscale che in un momento di crisi dovrebbe essere utilizzata per portare maggiori risorse nelle casse del Stato.
Il primo impegno preso dai lavoratori è quello di sensibilizzare anche coloro i quali non hanno potuto essere presenti alla partecipata assemblea per poi realizzare insieme quella unitá necessaria che si deve creare tra lavoratori a partire dall'ufficio per poi passare al comparto Agenzie e confluire nelle mobilitazioni di Pubblico Impiego.
L'attacco di cui parlavamo all'inizio di questo comunicato è iniziato ma sicuramente non terminato. Si parla di tagli ai salari, blocchi delle tredicesime, riduzione dei buoni pasto, mobilità coatta e licenziamenti. Il tutto per recuperare sulle spalle degli statali entro la fine dell'anno 5 miliardi di euro.
È perciò necessaria quell'unità tra lavoratori che faccia distogliere lo sguardo di Monti dalle nostre tasche per indirizzarlo verso gli evasori fiscali, le banche ed i grandi patrimoni. Ma per riuscire in questo non è possibile indugiare, aprire dialoghi che convincano il governo a cambiare rotta perché gli interessi in gioco sono troppo alti e se la crisi non la pagano i lavoratori dipendenti la dovranno pagare loro, politici, banchieri e privilegiati.
Per cambiare rotta l'unica strada possibile è quella di una reazione che deve partire dal basso per coinvolgere tutte le fasce sociali più deboli. Su questa strada troverete sempre USB al vostro fianco e in prima linea a cominciare dal 6 luglio giornata di mobilitazione nazionale di tutti i lavoratori pubblici contro la spending review.