Liguria - La riorganizzazione dal volto umano è una bugia raccontata in attesa che il tempo ne sveli i suoi lineamenti
Come sapete in data 11 maggio, si è svolta presso la DRE di Genova l’informativa del Direttore Regionale sulla riorganizzazione degli Uffici delle Entrate delle provincie di Savona, La Spezia e Imperia.
La riorganizzazione prevede l’attivazione delle Direzioni Provinciali l’8 giugno per La Spezia e il 15 giugno per Savona e Imperia con il contestuale decollo degli Uffici Territoriali di Sarzana, La Spezia, Imperia, Sanremo, Savona e Albenga. Il Direttore Regionale alle OO.SS. si è sforzato di presentare una riorganizzazione dal volto umano che secondo i suoi intendimenti non dovrebbe creare impatto sul personale, ma anzi dovrebbe essere accolta in modo gioioso, perche tesa proprio ad esaltare la professionalità dei colleghi.
L’incontro non ha fornito elementi di novità alle OO.SS. presenti, ha solo chiarito che subito dopo l’attivazione delle Direzioni Provinciali, si accentreranno in queste sedi, le competenze provinciali di Staff, legale e controllo di medie dimensioni. Per dotare la Direzione Provinciale delle risorse umane necessarie all’espletamento dei compiti viene attivata una mobilità provinciale verso l’ufficio capoluogo, volontaria ma mirata ed esercitata con interpello individuale delle professionalità che svolgevano quelle mansioni nell’Ufficio periferico.
Chi non risponde con entusiasmo all’appello in modo “volontario” per ora rimane nel proprio Ufficio ma sarà adibito ad altri compiti perdendo così la propria professionalità.Alla data del 30 settembre sarà fatta una ricognizione e se le piante organiche, nel frattempo non si saranno bilanciate con le buone o le cattive, le soluzioni saranno decise ad un tavolo nazionale e noi possiamo immaginare come. Tutto questo nasce da un accordo del 24 aprile chiamato accordo quadro e firmato da CGIL, CISL, UIL e SALFI che come vedete non tutela i lavoratori e lascia di fatto le mani libere all’Amministrazione, un accordo che di volontario non contiene proprio nulla e di fatto dice “mangiare la minestra o saltare la finestra”, un accordo che prevede informazione ma non contrattazione.
Poco importa, anzi suona come una beffa per i lavoratori, che nell’incontro dell’11 maggio in DRE Liguria alcune OO.SS. firmatarie dell’accordo, chi più velatamente e chi in modo più deciso abbiano criticato la riorganizzazione. Noi come RdB non abbiamo firmato l’accordo.
Certo sappiamo che l’accordo del 24 aprile proprio grazie alla firma CGIL, CISL, UIL e SALFI pesa come un macigno e consegna il destino dei lavoratori alle scelte dell’Amministrazione e come dice il Direttore Regionale Dott. Franco Latti alla logica della domanda e offerta.Tutti coloro che saranno coinvolti dalla migrazione verso l’Ufficio capoluogo, comprenderanno come di volontario in quell’accordo esiste ben poco e di tutela ancora meno. Forse ci ripetiamo, ci sembra una beffa verso i lavoratori firmare un accordo quadro con queste regole, con la scusa che può tutelare i lavoratori e poi inviare rivoluzionari volantini e fare dichiarazioni di netta opposizione all’operazione di riorganizzazione e compattamento delle funzioni.
Noi sappiamo che per coloro che dovranno spostarsi d’Ufficio o anche rimanendo nel proprio, cambiare la propria attività non sarà facile, proprio perche sappiamo che tutte le riorganizzazione le pagano i lavoratori. Dalle Agenzie, che abbiamo in “splendida solitudine” sempre contrastato, non abbiamo visto vantaggi né per i lavoratori nè per i cittadini, nè una vera lotta all’evasione e anche in questa riorganizzazione non vediamo nulla di buono, anzi…
Comunque noi ci siamo, con la forza della nostra coerenza e con la forza che sapranno darci i lavoratori.