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L'incontro con Visco: lotta all'evasione fiscale? Si, ma davvero!

Roma -

Il 24 aprile, come avevamo preannunciato, si è finalmente tenuto l’incontro con il Vice Ministro Visco, avente per oggetto l’esame delle problematiche dell’Amministrazione Finanziaria. Era da tempo che avevamo chiesto un incontro su tale argomento, oggi finalmente abbiamo potuto spiegare al Ministro quali sono, secondo noi, i problemi e le priorità delle Agenzie Fiscali.

Abbiamo dichiarato la nostra preoccupazione, legata alla mancanza di investimenti sulle Agenzie: se si vuole combattere l’evasione fiscale, abbiamo detto al Vice Ministro, c’è bisogno di investire sulle Agenzie e sul personale, invece continuiamo ad assistere a tagli continui alla nostra Amministrazione culminati  con l’ingente taglio di risorse previsto dalla finanziaria 2007 (circa il 10%).

Siamo convinti della priorità di una politica che vada verso un forte recupero dell’evasione fiscale, c’è la necessità assoluta di perseguirla per consentire, in un momento di forte impoverimento del paese, rilevanti investimenti sullo stato sociale.

C’è l’esigenza di recuperare perlomeno 200 miliardi di evasione fiscale (appena il 10% di tale recupero equivale quasi ad una finanziaria) e una qualsiasi Azienda che si pone un obiettivo del genere fa un piano di investimenti. Così non è stato per le Agenzie: in quella delle Entrate si cominciano a chiudere gli uffici, alle dogane si opera sulla riduzione delle dotazioni organiche e per quanto riguarda il decentramento delle funzioni catastali dell’Agenzia del Territorio  vediamo un pericoloso tentativo di aggirare gli emendamenti recepiti dalla finanziaria con un DPCM in contraddizione netta con il lavoro fatto finora, che tende quindi a svuotare l’Agenzia del ruolo di governo del sistema catastale.

I lavoratori sono una risorsa per l’Amministrazione, sono quelli che dovranno rischiare anche in proprio, prendendo sulle proprie spalle forti responsabilità per raggiungere questi importanti obiettivi, ma su loro non c’è stato alcun investimento. In questo ambito si inserisce la raccolta delle firme di oltre 17.000 lavoratori delle Agenzie fiscali che hanno richiesto, non solo la firma del decreto sospeso, ma soprattutto l’apertura di un tavolo di confronto tra la parte politica, quella amministrativa e le Organizzazioni Sindacali rappresentative dei lavoratori per rivedere radicalmente l’impianto normativo del cosiddetto “comma 165”.

Ci ha soddisfatto, almeno parzialmente, la risposta del Ministro che si è impegnato ad aprire immediatamente un tavolo di confronto che, in un primo momento di dovrà occupare della ripartizione delle somme arretrate del comma 165, e poi studierà la possibilità di un cambiamento radicale della norma.

Abbiamo richiesto anche  maggiore attenzione per quanto riguarda la professionalità dei lavoratori delle Agenzie, ribadendo la necessità di aumentare fortemente la loro presenza in terza area attraverso  un processo di riconoscimento della professionalità acquisita, con nuove assunzioni di personale a tempo indeterminato e con la stabilizzazione immediata di tutti i precari delle Agenzie.

Per quanto riguarda il personale dei Monopoli, che d’ora in poi farà parte del Comparto di Contrattazione Agenzie Fiscali abbiamo manifestato l’esigenza di intervenire nella prossima stipula del CCNL, per effettuare anche per questi l’operazione di stabilizzazione del salario accessorio, così come effettuato per le Agenzie.

Questo dovrebbe essere solo l’inizio di un colloquio che dovrà essere stabile anche in vista di una possibile rivisitazione dell’ormai obsoleto sistema convenzionale con il MEF, che dovrà essere profondamente modificato, rendendo le Agenzie più forti e il Dipartimento per le Politiche Fiscali il vero garante delle Politiche Fiscali del nostro paese.