Lombardia - Dogane e Monopoli, disorganizzazione e carichi di lavoro
L’istituzione del nuovo servizio postale di Roserio sta determinando, presso l’ufficio delle Dogane di Milano 1, una situazione paradossale.
Nonostante sia dall’inizio del 2016 che l’Agenzia sta contrattando con le Poste l’organizzazione di questo nuovo servizio, e che da allora siano stati istituiti più osservatori congiunti per definire le procedure operative, ci troviamo ad essere chiamati per trovare un accordo su un servizio di turnazione che coinvolge più Uffici delle Dogane senza sapere chiaramente quali compiti saranno chiamati a svolgere i colleghi che aderiranno, sui carichi di lavoro previsti, sulle condizioni di sicurezza del nuovo posto di lavoro e dei macchinari usati.
Infatti, nonostante gli incontri che ci sono stati sia a livello regionale che locale, le informazioni ricevute continuano ad essere del tutto nebulose. La mancanza di trasparenza è ancora più paradossale se pensiamo che nelle Determinazioni che hanno istituito gli Osservatori è scritto, chiaramente che lo spostamento da Linate è dovuto alla possibilità di deviare in parte i flussi internazionali, alla luce del fatto che fra 2 anni la previsione di crescita dei volumi delle spedizioni è molto alta e si stima la necessità di incremento del personale (solo per le Poste un aumento di 100 unità) che non potrebbero essere collocate nell’attuale sito di Linate per mancanza di spazio
La Direzione pensa di coprire un servizio del genere facendo ricorso ad una turnazione che coinvolge 6 funzionari di cui (almeno apparentemente) 3 dell’U.D. di Milano 3 e 3 dell’U.D. di Milano 1. E certo che poi ce ne chiederanno sempre di più ...creando inevitabilmente problemi agli uffici di provenienza (sono previste per Roserio, attualmente, almeno 15/16 postazioni di controllo per i funzionari doganali).
È evidente, altresì, che in tal modo si può coprire un’esigenza imprevista e temporanea, non certo organizzare un servizio qualificabile come universale di cui è stato autorizzato lo spostamento da Linate per mancanza di spazio per volumi di merci, numero di lavoratori postali e funzionari doganali!!! A cui, è da aggiungere, l Amministrazione sta lavorando da più di un anno.
Per questo dichiariamo fin da subito che USB non è disponibile a fare nessun accordo in sede locale senza conoscere di quali risorse stiamo esattamente parlando, quali iniziative la Direzione ha posto in essere per garantire il servizio, oltre che porre i costi a carico di turnazioni, straordinari, disagiate (?) ... e quindi scaricando i costi sul Fondo unico del personale ...