Lombardia - Elezioni RSU 2022

Milano -

Il 5, 6 e 7 Aprile si terranno le elezioni RSU. La sopravvivenza di un sindacato, (possibilità di partecipare alle trattative nazionali e locali, di indire assemblee, di distribuire materiale all’interno degli uffici) dipende dalla sua RAPPRESENTATIVITÀ, che a sua volta dipende dal numero di iscritti e dai voti ottenuti nel corso delle elezioni RSU. 

Il voto attribuito ad un sindacato di cui non si condividono le idee, solo perché a chiedercelo è il collega di stanza o un amico di lunga data, o magari spinti dall’intenzione di convogliare voti su un candidato dell’area o dell’ufficio (nel tentativo spesso vano di dare voce alle criticità che si manifestano nella propria articolazione di appartenenza), va purtroppo ad alimentare il sistema che ha prodotto il PEGGIORAMENTO CONTRATTUALE (normativo ed economico) a cui abbiamo assistito negli ultimi anni e che ha portato all’introduzione di un sistema di VALUTAZIONE che rivoluzionerà in negativo la nostra vita.

I voti che un Sindacato ottiene nel corso delle elezioni RSU, infatti, non sono soltanto funzionali all’elezione della RSU del proprio ufficio, poiché determinano la rappresentatività complessiva di quel Sindacato a livello nazionale e quindi il suo peso politico al tavolo delle trattative con l’amministrazione e con il governo.

USB ha deciso di firmare il nuovo CCNL (dopo la consultazione con i Lavoratori), così come il precedente, non perché ne ha condiviso i contenuti, ma solo ed esclusivamente per poter partecipare ai tavoli di trattativa (la mancata firma ci avrebbe escluso dai tavoli a causa della norma antidemocratica prevista all’art.7 del CCNL).

Non potevamo e non possiamo permettere agli altri sindacati di escluderci dai tavoli in questa fase storica in cui è in corso una vera e propria rivoluzione nel mondo del lavoro (sicurezza, lavoro agile, valutazione).

In Lombardia questa scelta è stata determinante. Negli ultimi 2 anni USB ha partecipato alla quasi totalità delle trattative che si sono svolte all’Agenzia delle Entrate nella nostra regione, trattative a cui gli altri sindacati (salvo rarissime eccezioni) si presentavano per ratificare le proposte dell’amministrazione. Il numero di accordi che USB non ha firmato in Lombardia in questi 2 anni (perché non davano garanzie minime di tutela o perché erano ingiustizie manifeste) sono un dato oggettivo riscontrabile, soprattutto confrontabile con il numero di accordi che non hanno firmato gli altri sindacati (talmente pochi che si possono contare sulle dita di una mano). Al punto che viene legittimamente il sospetto che per le altre organizzazioni sindacali la sottoscrizione di accordi e verbali d’intesa sia l’unica ragione di esistenza.

In questi 4 anni abbiamo agito su tre direttrici (chiunque sia interessato può leggere sul nostro sito nazionale, tutti i comunicati nazionali, regionali e provinciali pubblicati negli ultimi anni):

1 SICUREZZA (durante la pandemia abbiamo portato avanti innumerevoli denunce e battaglie e siamo stati parte attiva e determinante sui tavoli di trattativa);

2 EQUITÀ NELLA RIPARTIZIONE DEI CARICHI DI LAVORO E DELLE RISORSE (il tema della valutazione è solo l’ultimo scenario dove si è misurata la distanza tra USB e il resto del mondo sindacale);

3 TRASPARENZA NELLA GESTIONE DELLA COSA PUBBLICA (abbiamo cercato di fare da argine allo strapotere dei dirigenti, che sempre più spesso perseguono logiche aziendali piuttosto che di diritto pubblico).

La nostra intenzione è quella di proseguire queste battaglie, ma per farlo, oltre ad ottenere i voti che ci garantiranno la rappresentatività e la presenza nel settore, dobbiamo accrescere il peso della nostra rappresentanza all’interno delle RSU, con l’obiettivo dichiarato di rompere l’equilibrio che si è instaurato tra la dirigenza e tutte le altre sigle sindacali.

Sigle che purtroppo hanno rinunciato al ruolo di contrappeso democratico tra dirigenti e Lavoratori.

In quanto SINDACATO CONFEDERALE abbiamo una visione chiara della società e dei rapporti sociali e di quelli che devono essere i corretti equilibri, fuori e dentro l’Ufficio. Quando USB porta avanti una battaglia per i diritti lo fa infatti guardando al mondo del lavoro nel suo complesso, sapendo che quando si erodono diritti nel pubblico impiego presto sarà il turno di tutti gli altri.

Questo è ciò che ci differenzia profondamente dai sindacati autonomi, che sono esclusivamente focalizzati su interessi particolari di specifici settori e degli ambienti lavorativi che rappresentano.

Sindacati autonomi che, inutile negarlo, hanno intercettato alla perfezione tutti quegli elementi che secondo noi hanno deteriorato in maniera profonda la nostra società e i nostri luoghi di lavoro, quali l’individualismo e la continua ricerca della prevaricazione sull’altro, che sia un cittadino o un collega e che hanno favorito le logiche contrastanti con i principi di legalità, trasparenza ed equità.

USB lavora invece per una VISIONE COLLETTIVA E SOLIDALE DEL LAVORO, non per una visione egoistica e competitiva.

Siamo un Sindacato che crede che l’INTERESSE COLLETTIVO e il BENE COMUNE valgano più dell'interesse dei singoli e che per questo combatte ogni giorno contro l'individualismo che caratterizza i nostri uffici, senza promettere, come fanno altri, carriera, incentivi economici o vantaggi personali.

Un Sindacato che ha sempre denunciato il SISTEMA ARBITRARIO e ANTIMERITOCRATICO che caratterizza l’Agenzia delle Entrate, a tutti i livelli, pagando per questo un prezzo molto alto in termini di rappresentatività.

Abbiamo bisogno del vostro SOSTEGNO e della vostra PARTECIPAZIONE, perché solo con l'INDIGNAZIONE e la MOBILITAZIONE possiamo provare tutti insieme a cambiare le cose.

Se anche voi pensate che sia arrivato il momento di dire basta e lottare contro un sistema fondato sulle disuguaglianze, i privilegi e le clientele, alle prossime elezioni RSU del 5, 6 e 7 aprile saprete sicuramente cosa fare.

USB Pubblico Impiego Agenzie Fiscali Lombardia

ISTRUZIONI DI VOTO IN ALLEGATO