Anche in Lombardia si sono conclusi i cd. “Colloqui di patto” che hanno dato il via alla procedura di valutazione del personale.

Le Lavoratrici ed i Lavoratori Lombardi dell’Agenzia delle Entrate hanno partecipato, chi individualmente e chi in gruppo, ad una serie di incontri surreali.

Nel corso di tali incontri una dirigenza visibilmente imbarazzata, che nella maggior parte dei casi ha cercato di dare l’impressione di credere in ciò che stava raccontando e nelle slide che stava leggendo, dopo l’immancabile premessa sulla mission dell’Agenzia, lo spirito di squadra e via dicendo, ha tentato di rassicurare la platea di ascoltatori che la nuova procedura di valutazione non avrà alcuna ripercussione sulla vita quotidiana all’interno degli Uffici. 

Guardandosi bene, ovviamente, dal richiamare l’attenzione sui punti critici del sistema (vedi il documento “Criteri generali sul sistema di misurazione e di valutazione della performance individuale del personale dell’Agenzia delle aree I, II e III non titolare di incarico”), quali ad esempio:

1 - il fatto che il mancato rispetto delle scadenze comporterà un giudizio di NON ADEGUATO nell’ambito della valutazione della competenza “capacità di organizzazione del proprio lavoro” (difficile immaginare come i Lavoratori e le Lavoratrici della Lombardia possano rispettare le scadenze in presenza di obiettivi e richieste oggettivamente irrealizzabili);

2 - il fatto che, per come è stato strutturato il sistema di calcolo dei punteggi attribuiti alle singole componenti della valutazione anche un solo giudizio di NON ADEGUATO in una delle 5 competenze oggetto di valutazione renderà altamente improbabile un giudizio complessivo di adeguatezza nelle competenze organizzative;

3 - il fatto che la commissione che dovrebbe mediare il confronto tra Valutatore e Valutato nell’ambito del procedimento di conciliazione, dall’Agenzia definita come “Commissione terza”, purtroppo terza non è, perché sarà composta da Dirigenti e funzionari della stessa Agenzia, con buona pace dell’imparzialità e della terzietà che dovrebbero caratterizzare un organo che riveste un ruolo così delicato.

Queste sono solo alcune delle criticità di questo sistema di valutazione. Criticità che USB ha denunciato al tavolo nazionale, nell’indifferenza generale (USB è stata infatti l’unica Organizzazione Sindacale a non aver sottoscritto il verbale con cui le altre OO.SS. hanno condiviso con l’Agenzia quella stessa procedura che adesso stanno criticando), e che nei prossimi mesi e anni produrranno purtroppo i loro effetti nefasti.

Nonostante le rassicurazioni che la dirigenza ha cercato di fornire in questi giorni è infatti innegabile che la VALUTAZIONE avrà effetti sulle PROGRESSIONI ECONOMICHE, sul SALARIO ACCESSORIO e sulla CARRIERA PROFESSIONALE.

Per dare alle Lavoratrici ed ai Lavoratori uno strumento per fare chiarezza su quanto sta realmente accadendo USB ha deciso di indire una giornata di mobilitazione nazionale per l'11 Marzo. Con un’assemblea on line organizzata per tutti gli uffici d’Italia vi racconteremo veramente come stanno le cose sul tema della valutazione e quali erano le modifiche proposte da USB. Un' operazione verità contro la narrazione falsa e fuorviante che sta accompagnando questa prima fase di applicazione del sistema di valutazione, per rimettere al centro i veri problemi che si vivono negli uffici e che la valutazione contribuirà ad acuire.

Vi comunichiamo, inoltre, che i rappresentanti territoriali di USB della Lombardia sono a disposizione delle Lavoratrici e dei Lavoratori per fornire agli stessi tutto il supporto necessario all’invio della SEGNALAZIONE  che troverete allegata al nostro comunicato nazionale del 28 febbraio (che vi invitiamo a leggere con attenzione). Ci potete contattare scrivendo all’indirizzo e-mail lombardia.agenziefiscali@usb.it o al numero di telefono 349 8854812.

Aiutateci a diffondere questo comunicato condividendo con colleghe e colleghi. 

Grazie

USB Pubblico Impiego - AGENZIE FISCALI LOMBARDIA