Lombardia - Entrate, caldo e mobilità, l'USB scrive alla DR
Questa mattina, 26 giugno, USB ha scritto alla Direzione Regionale della Lombardia per chiedere un urgente intervento finalizzato a far fronte all'emergenza climatica che si trovano ad affrontare molte Lavoratrici e Lavoratori della Lombardia, e per chiedere l'avvio di una nuova procedura di mobilità regionale senza blocchi in uscita. Di seguito il testo della nota:
La scrivente O.S. intende attenzionare codesta Direzione Regionale in merito a due criticità urgenti e non più rinviabili.
A causa delle elevate temperature che si sono registrate in Lombardia nelle ultime settimane vi sono edifici sparsi sul territorio regionale (tra cui gli esempi più eclatanti sono rappresentati dagli stabili in cui sono allocate le Direzioni Provinciali di Bergamo e Brescia) in cui il personale si trova a dover prestare servizio in condizioni proibitive, quasi sempre al limite della decenza, che determinano situazioni di discomfort climatico che impatta sulla qualità del lavoro che viene svolto e che
rappresentano quasi sempre una minaccia alla salute.
Le suddette criticità sono purtroppo il frutto di anni di disinvestimenti nel settore pubblico e dell’inefficienza dell’Ente, che non è stato in grado o ha a volte colpevolmente evitato di affrontare criticità note da anni, rinviando in maniera sistematica le decisioni necessarie e l’assunzione delle proprie responsabilità.
Considerato quindi che l’Amministrazione è in ultima analisi direttamente ed esclusivamente responsabile della situazione di emergenza che stiamo vivendo in Lombardia, ci aspettiamo quanto meno che, per fare fronte alla suddetta emergenza in atto, vengano utilizzati tutti gli strumenti messi a disposizione dall’ordinamento, tra cui il ricorso all’istituto dello smart working, così come previsto dall’art. 10, comma 6 dell’attuale regolamentazione del lavoro a distanza; visto che l’Agenzia delle Entrate è l’unico soggetto responsabile dell’enorme disagio vissuto dal personale riteniamo che debba essere la stessa Agenzia a “mettere una pezza” al disastro che ha contribuito in maniera determinante
a creare.
Chiediamo quindi, con urgenza, che vengano fornite istruzioni e indicazioni chiare e circostanziate a quei Direttori Provinciali riluttanti ad assumersi le proprie responsabilità (ricordiamo che il datore di lavoro è alla fine l’unico responsabile per la salute e la sicurezza del personale) e che hanno quasi sempre dato prova di inadeguatezza a gestire l’emergenza in corso, affinché vengano eccezionalmente e temporaneamente superati i limiti previsti dall’attuale regolamentazione del lavoro agile.
Riteniamo infine che ci siano ormai le condizioni per l’avvio di una procedura di mobilità regionale non più rinviabile e che dia la possibilità al personale di vedere finalmente soddisfatte le proprie legittime aspettative di mobilità territoriale.
Da un anno a questa parte, infatti, hanno preso servizio in Lombardia quasi 1500 persone, che in questo lasso di tempo hanno avuto modo di acquisire formazione e competenze necessarie ad assicurare il buon funzionamento degli uffici.
I Tempi sono dunque maturi per avviare una procedura di mobilità regionale aperta a tutti, senza quei blocchi in uscita che hanno portato USB a non sottoscrivere il precedente accordo di mobilità regionale, che abbiamo considerato iniquo e penalizzante per un gran numero di colleghe e colleghi.
Nella speranza che l’Agenzia delle Entrate, al di là dei proclami e delle enunciazioni di principio, possa una volta tanto dare dei segnali di concreta attenzione al benessere e alle necessità del proprio personale porgiamo Distinti Saluti.
USB PI Agenzie Fiscali Lombardia