Lombardia - Entrate, carichi di lavoro insostenibili
USB ha inviato alle Direzioni Provinciali della Lombardia una richiesta di accesso agli atti, con lo scopo di fare finalmente chiarezza sui numeri che riguardano la nostra regione. Abbiamo chiesto alle DP il budget definitivo del 2019 ed il budget provvisorio (v0) del 2021, nonché i dati sulle piante organiche nel triennio 2018-2020.
All’Agenzia delle Entrate, ormai da anni, nonostante una costante diminuzione degli organici, gli obiettivi rimangono pressoché invariati, oppure addirittura aumentano.
È un fenomeno che caratterizza tutto il paese, ma che ha assunto in alcune regioni, come ad esempio la Lombardia, proporzioni allarmanti.
La nostra regione ha visto infatti negli ultimi anni una continua emorragia di personale (che non accenna tra l’altro ad arrestarsi), a fronte di un budget regionale invariato.
Per USB non è accettabile che l’Agenzia delle Entrate, nonostante il calo del personale, continui a pretendere il raggiungimento degli stessi obiettivi che venivano raggiunti gli anni passati.
La crisi che stiamo vivendo ha inoltre aggravato una situazione già critica. Il nuovo modello di accoglienza di cui l’Agenzia si sta dotando rappresenta di fatto una vera e propria nuova attività che impegna numeroso personale in una continua assistenza telefonica, telematica e di invio in modalità agile delle varie richieste dei contribuenti, al fine di ridurre l’accesso agli Uffici ed al fine di promuovere e sensibilizzare l’utenza all’uso dei servizi telematici che l’Agenzia mette a disposizione. Attività non inserite a budget che impegnano risorse, tempo e professionalità.
Il lavoro agile, unica vera misura a tutela della salute dell’intera collettività, ha poi comportato in molti casi l’aggravio di procedure già complesse, inutili e gravosi monitoraggi, assegnazioni di lavorazioni senza la dovuta formazione, che mal si conciliano con la professionalità e serenità lavorativa, nonché compressione del tempo di lavoro sulle singole pratiche con relativo aumento del rischio professionale e dello stress da lavoro correlato.
Se è vero che la materia “organizzazione del lavoro” è fuori dal perimetro del confronto sindacale è altrettanto vero però che la sua declinazione in termini di benessere e stress correlato rientrano a pieno nell’ambito della sicurezza nei luoghi di lavoro, ambito su cui ogni O.S. degna di questo nome deve attentamente vigilare.
È indispensabile quindi che l’Amministrazione ridetermini i propri obiettivi sulla base dell’effettivo personale a disposizione.
Le Lavoratrici e i Lavoratori non possono essere chiamati a farsi carico di scelte miopi dell’autorità politica in tema di assunzioni (l’impegno ad assumere 4000 unità in 3 anni risulta infatti del tutto insufficiente a invertire la tendenza).
Il tema dei carichi di lavoro non può più essere ignorato.
Anche perché, a fronte dell’aumento esponenziale dei carichi di lavoro, le Lavoratrici e i Lavoratori dell’Agenzia delle Entrate continuano a ricevere in cambio solamente tagli ai diritti (come ad esempio la perdita dei permessi orari in smart working) e tagli al salario (come ad esempio continui e consistenti tagli al salario accessorio o la perdita dei buoni pasto per chi è in smart working), senza ricevere neanche un euro di rimborso per la messa a disposizione di attrezzature ed utenze.
La richiesta dei dati in tema di budget e piante organiche è il primo passo della mobilitazione che USB metterà in campo nei prossimi mesi per evidenziare le contraddizioni di questa amministrazione e per tutelare la dignità e la sostenibilità del Lavoro svolto dai dipendenti dell’Agenzia delle Entrate in Lombardia.
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USB P.I. - Agenzie Fiscali Lombardia