Lombardia - Entrate, ed ora MOBILITAZIONE! Ai pesciolini rossi che credono che la boccia di vetro sia un oceano!
CGILCISLUILUNSAFLP lanciano il Mayday, ma dagli uffici centrali e regionali il silenzio incombe assordante.
La compagine firmataria, che per anni si è completamente disinteressata dei veri problemi delle Lavoratrici e dei Lavoratori, monta lancia in resta contro l’Agenzia, guarda caso però solamente quando vengono meno le risorse per le retribuzioni delle P.O. e degli incarichi ex art. 17 e 18 CCNI. Ma la storia andrà come sempre: mobilitazione, sciopero, arriveranno i fondi, ma sempre decurtati; una parte sostanziosa andrà poi a pagare gli incarichi fiduciari, sperando di non trovare tra questi anche qualche sindacalista firmatario.
Il volantino di CGILCISLUILUNSAFLP ci invita alla pugna per:
- assenza risorse salario accessorio 2018 2019;
- vincolo del tetto massimo dello stesso;
- carenza di personale;
- carichi di lavoro esorbitanti;
- assenza di sviluppi di carriera e professionale;
- mancanza di visione strategica dei vertici dell’Agenzia.
Come USB abbiamo deciso di contestare la strumentalizzazione della lotta da parte dei sindacati firmatari e di indire lo stato di agitazione del personale a livello nazionale sui seguenti punti, da tempo al centro della nostra iniziativa sindacale (vedi il comunicato nazionale allegato):
- nemmeno un euro del fondo dei lavoratori deve essere utilizzato per pagare le posizioni organizzative e gli incarichi di responsabilità che devono essere finanziate esclusivamente da fondi dell’ente, utilizzando, invece, le risorse di tutti per avviare nuove progressioni economiche;
- recupero di quei 70 milioni di tagli al salario accessorio perché sono soldi nostri che ci siamo conquistati raggiungendo gli obbiettivi;
- stabilizzazione delle risorse del salario accessorio che devono essere messe direttamente in busta paga attraverso l’istituzione di una 14esima mensilità;
- nessuna valutazione del personale perché quello strumento che le altre sigle sindacali hanno sempre avallato ed addirittura inserito nell’ultimo CCNL, serve solo all’amministrazione per dividere il personale e dirottare tutta l’attenzione dal taglio del nostro salario accessorio alla guerra tra lavoratori per accaparrarsi qualche briciola;
- un piano massiccio di assunzioni per rilanciare davvero, e non a parole, la lotta all'evasione perché dal 2005 ad oggi il personale non dirigente è passato alle Entrate da circa 46.000 unità agli attuali 36.000, mentre all’Agenzia delle Dogane e monopoli il personale non dirigente si è attestato negli ultimi 15 anni su circa 10.000 unità, comprensive però dei circa 2.500 lavoratori dei Monopoli incorporati recentemente nell’attuale Agenzia delle Dogane e dei Monopoli;
- riduzione dei carichi di lavoro proporzionale alla diminuzione del personale;
- adeguati strumenti di tutela a fronte dei rischi professionali.
A Bergamo abbiamo deciso di fornire ulteriori indicazioni di mobilitazione all’interno della Direzione Provinciale di Bergamo, dove chiediamo:
- la riduzione dei carichi di lavoro nelle Aree Controllo e nell’Ufficio Territoriale di Bergamo 1 (tra l’altro con un’equa distribuzione delle pratiche del cambia-verso su tutti gli uffici Territoriali della DP);
- un urgente intervento sulla pianta organica dell’UPT (l’assegnazione dei vincitori del concorso di 118 funzionari tecnici a livello regionale è stata effettuata con evidente disparità nei confronti dell’ufficio di Bergamo rispetto ad altri uffici); nel 2019 si è visto un decremento di 5 unità (circa il 10%) e nel 2020 sono previsti ulteriori pensionamenti (nel reparto protocollo e comunicazioni all’utenza esterna in caso di assenza di uno degli addetti il servizio rischia di andare in blocco per mancanza di sostituti);
- la cessazione della inaccettabile prassi del continuo spostamento del personale su più postazioni di lavoro;
- il rispetto dell’art. 175 del Dlgs 81/2008 che prevede 15 minuti di riposo dopo ogni 120 minuti di lavoro al videoterminale;
- il diritto per tutto il personale, nessuno escluso, di godere della flessibilità in entrata e in uscita ed il rispetto del principio richiamato nella sentenza n. 21562 del 3/9/2018 della Corte di Cassazione che statuisce il diritto del lavoratore a poter programmare il proprio tempo di vita/lavoro;
- il diritto di rifiutare l’assegnazione di mansioni non previste dal contratto, come ad esempio la chiusura e l’apertura delle porte dell’ufficio, attività non di competenza dei funzionari che dovrebbe essere garantita mediante ricorso a servizi esterni;
di questo discuteremo all’assemblea delle Lavoratrici e dei Lavoratori che abbiamo indetto per venerdì 24 gennaio dalle ore 11:00 alle ore 13:00 (vedi la richiesta allegata).
Durante l’assemblea, alla quale siete tutti invitati a partecipare, discuteremo anche la mozione allegata.