Lombardia - Entrate, emorragia di personale, mobilità regionale 2018
La riunione in Direzione Regionale parte malissimo: con un ritardo, non episodico, di 20 minuti per responsabilità dellAmministrazione, in una stanza dove ci saranno stati 30 gradi. Se il buongiorno si vede dal mattino si comprende, anche da queste piccole cose, quale sia il rispetto dellAgenzia nei confronti di chi rappresenta le lavoratrici e lavoratori. Daltronde, in diverse occasioni abbiamo evidenziato la necessità di rivedere le condizioni dei front office, del clima negli uffici e delle pessime condizioni igieniche dei bagni e risposte concrete non ne sono arrivate.
Come USB avevamo chiesto di discutere sia della situazione di Monza, poi sfociata nelle dimissioni del Capo Ufficio Controlli che ha maltrattato i lavoratori, che dell interpello della Dp I di Milano, che ha visto nessuno dei candidati che avevano partecipato alla procedura tra i destinatari della scelta, affinché la Direzione Regionale prendesse una posizione precisa in difesa delle lavoratrici e dei lavoratori e del rispetto delle regole. Riteniamo che questi episodi portino ad una crescente mortificazione e che sottovalutarne gli effetti sia un danno per tutta lAmministrazione. Nessuna discussione è stata aperta sul punto. Riteniamo che la Direzione Regionale non possa esimersi dal vigilare su questi fondamentali aspetti che incidono sul benessere lavorativo.
La riunione è servita solo per avere alcune informazioni, che riportiamo nellallegato, ma nulla dal punto di vista pratico ed utile alle lavoratrici e ai lavoratori. È finita anche presto. Cera quindi tutto il tempo per fare e dire qualcosa che servisse a ricreare quel clima di benessere lavorativo che sta distruggendo i rapporti, la serenità e la salute dei lavoratori nella nostra Regione.
La cosa più assurda è che la Regione a maggio era sottorganico già di 117 unità, a cui a fine ottobre si sommeranno le 124 uscite previste dai vari interpelli in Lazio. Le domande di mobilità sono state 233 di cui solo 57 i trasferimenti definitivi e la Direttrice ha dichiarato che laccordo di mobilità del 4 luglio possa ritenersi concluso e che ad ottobre sarà il caso di fare un nuovo accordo chiedendo anche ad USB se è disponibile a sottoscriverlo, altrimenti procederà con i sindacati firmatari, in perfetto modello FIAT da noi già denunciato.
Abbiamo detto che noi non sappiamo in anticipo se firmare un accordo perché vogliamo leggerlo e verificare che sia rispettato il volere dei lavoratori espresso nel referendum e approfondire i vari aspetti dellaccordo. Ricordiamo, ad esempio, che la mancata uscita da alcune sedi, elemento mai contrattato, ha comportato effetti distorsivi paradossali nellapplicazione concreta dellultimo accordo sulla mobilità.
Non siamo disponibili a subire alcuna pregiudiziale su sindacati di serie A e di serie B, tavoli separati e quantaltro: USB è sindacato maggiormente rappresentativo e rivendica sino in fondo il suo ruolo e le sue prerogative.
Crediamo che le lavoratrici e lavoratori abbiano il diritto di veder accolte le loro richieste e proprio per arrivare preparati allincontro di ottobre chiediamo a tutti gli interessati di farci sapere dove si trovano e dove vorrebbero essere trasferiti in modo da avere un quadro generale su cui ragionare.
La Lombardia subisce continue emorragie di personale che hanno superato i livelli di guardia. Lo stato di agitazione dello scorso anno lo ha detto forte e chiaro e noi non lo dimentichiamo. Il freddo dato statistico della fuoriuscita di massa va analizzato come causa e non apporre correttivi di buon senso, diminuire al massimo la distanza casa- lavoro per organizzare la propria vita personale in armonia con la propria vita lavorativa, significa aggiungere ulteriore concausa di malessere.