Lombardia – Entrate, i sindacati non sono tutti uguali e il voto dato alle elezioni RSU è un voto ad un’idea di futuro, perché la rassegnazione non è mai la soluzione

Milano -

Il 14, 15 e 16 aprile si terranno le elezioni RSU.

Qualcuno (specialmente tra le colleghe ed i colleghi che sono stati assunti da pochi mesi) ci ha chiesto che cosa distingue USB dalle altre Organizzazioni Sindacali, qual è il nostro programma e per quale ragione dovrebbe votare USB alle elezioni che si terranno tra pochi giorni. 

La questione è ovviamente complessa, ma abbiamo comunque provato a fornire una risposta a tutte queste domande con una serie di punti che trovate sintetizzati nel volantino allegato a questo comunicato (speriamo che leggerete ambedue con attenzione),

Aggiungiamo soltanto alcune cose.

Le nostre idee rispetto a tutti gli altri Sindacati sono chiaramente distinguibili su ogni argomento.

Sul CONTRATTO la nostra posizione è nota. Riteniamo che sia stato firmato da CISL e dai sindacati autonomi (UNSA, FLP e CONFINTESA), con una risicata maggioranza del 53%, esclusivamente per ragioni politiche, con il risultato di aver danneggiato enormemente il personale del comparto funzioni centrali. Per la prima volta è stato sdoganato il principio per cui si può rinnovare un contratto senza adeguare la parte economica all’aumento del costo della vita nel triennio di riferimento (principio che ovviamente danneggerà in maniera maggiore chi ha davanti a sé un percorso di carriera lungo e che viene condannato in questo modo ad un lento ma inesorabile declassamento sociale). Un rinnovo la cui parte normativa possiamo definire disastrosa (le uniche innovazioni sbandierate come conquiste sono la settimana corta, che rappresenta una vera e propria truffa ai danni dei lavoratori e il buono pasto in smart working, per cui sarebbe bastato un accordo con l’Agenzia), cartina di tornasole di un contratto firmato in fretta e furia per ottemperare ai diktat del governo; pian piano però cominciano ad emergere le problematiche, come sulla questione della programmazione delle ferie, su cui Agenzia e sindacati firmatari si stanno affrettando a rassicurare i dipendenti che non è cambiato niente (ma staremo a vedere cosa succederà subito dopo le elezioni). Un contratto firmato da CISL, poi seguita a ruota dai sindacati autonomi (che in questa vicenda hanno giocato un ruolo che possiamo definire “parassitario”) solo per ragioni di vicinanza al governo. A nostro avviso invece sarebbe stato utile proseguire la trattativa, così come sta accadendo in altri comparti (sanità ed enti locali), per cercare di ottenere un aumento delle risorse economiche e qualche vera conquista sul piano normativo. In questo contesto è evidente che le prossime elezioni RSU rappresentano l’occasione per dare un forte segnale al governo e ai sindacati firmatari. Se alla fine della tornata elettorale i rapporti di forza risulteranno invertiti (con i sindacati non firmatari che ottengono la maggioranza dei consensi, come nel comparto sanità ed enti locali) l’intera politica salariale del governo sul pubblico impiego dovrà essere rimessa in discussione e si apriranno ampi spazi per ottenere concreti miglioramenti economici e normativi.

Sulla questione della VALUTAZIONE (sul punto vi invitiamo a visionare il video integrale del Convegno sulla VALUTAZIONE che si è tenuto a Roma il 9 Aprile) ci distinguiamo nettamente da tutti gli altri sindacati, compresi CGIL e UIL, che nelle trattative nazionali e regionali, anche sugli altri temi di rilievo in Agenzia, non si distinguono quasi mai dalle altre sigle sindacali. In allegato trovate il verbale conclusivo dei lavori del tavolo tecnico sulla valutazione (datato 1° luglio 2024), da cui emerge la posizione ufficiale di tutti i sindacati su VALE. Ovviamente in campagna elettorale la maggior parte delle sigle stanno criticando aspramente il sistema di valutazione, nel tentativo di intercettare il grande malessere del personale, che percepisce a ragione il sistema VALE come uno strumento di pressione e di ricatto, funzionale soltanto a premiare l’ubbidienza ed a spremere i dipendenti. Peccato però che quelle stesse sigle che in questi giorni preelettorali si scagliano contro il sistema di valutazione, in tre anni di trattativa abbiano fatto muro insieme all’Amministrazione per evitare qualsiasi modifica alle regole del sistema (quantificazione ed assegnazione dei carichi di lavoro e degli obiettivi, funzionamento della matrice, peso delle componenti, poteri e composizione della commissione di reclamo) che secondo USB rappresentano il vero problema, perché fanno sì che il sistema sia iniquo, arbitrario e completamente sbilanciato a favore della dirigenza.

Per non parlare poi della distanza abissale che ci separa dai sindacati autonomi (UNSA, FLP e CONFINTESA), che sono esclusivamente focalizzati su interessi particolari di specifici settori e degli ambienti lavorativi che rappresentano. Sindacati che hanno intercettato alla perfezione tutti quegli elementi che secondo USB hanno deteriorato in maniera profonda i nostri luoghi di lavoro, quali l’individualismo e la continua ricerca della prevaricazione sull’altro, e che hanno favorito logiche contrastanti con i principi di trasparenza ed equità. USB lavora invece per una visione collettiva e solidale del lavoro, e per questo si oppone costantemente all'egoismo che caratterizza i nostri uffici, senza promettere, come fanno altri, carriera, mobilità, incentivi economici o vantaggi personali. Siamo un sindacato che denuncia continuamente il sistema arbitrario e antimeritocratico che caratterizza l’Agenzia delle Entrate, a tutti i livelli.

Le elezioni RSU per noi rappresentano ovviamente un momento fondamentale, perché la sopravvivenza di un sindacato, (possibilità di partecipare alle trattative nazionali e locali, di indire assemblee, di distribuire materiale all’interno degli uffici) dipende dalla sua rappresentatività, che a sua volta dipende dal numero di iscritti e dai voti ottenuti nel corso delle elezioni RSU.  

Il voto attribuito ad un sindacato di cui non si condividono o non si conoscono le idee, magari spinti dall’intenzione di convogliare voti su un candidato dell’area o dell’ufficio (nel tentativo spesso vano di dare voce alle criticità che si manifestano nella propria articolazione di appartenenza), o solo perché a chiedercelo è il collega di stanza, un amico di lunga data o il collega che sta condividendo il nostro stesso percorso, va purtroppo ad alimentare il sistema che ha prodotto il peggioramento delle condizioni di lavoro e di retribuzione a cui stiamo assistendo.

I voti che un sindacato ottiene nel corso delle elezioni RSU, infatti, non sono soltanto funzionali all’elezione della RSU del proprio ufficio, perché determinano la rappresentatività complessiva di quel sindacato a livello nazionale e quindi il suo peso politico al tavolo delle trattative con l’Amministrazione e con il governo.

Da qui l’importanza del voto a cui sarete chiamati il 14, 15 e 16 di Aprile.

USB ha bisogno del vostro sostegno e della vostra partecipazione, per proseguire le battaglie che ci hanno sempre contraddistinto. Per farlo, oltre ad ottenere i voti che ci garantiranno la rappresentatività e la presenza nel settore, dobbiamo accrescere il peso della nostra rappresentanza all’interno delle RSU della Lombardia.

Se anche voi pensate che sia arrivato il momento di dire basta e opporsi ad un sistema fondato sull’ingiustizia, i privilegi e le clientele, alle prossime elezioni RSU del 14, 15 e 16 aprile saprete sicuramente cosa fare.

I sindacati non sono tutti uguali e il voto dato alle elezioni RSU è un voto ad un’idea di futuro, perché la rassegnazione non è mai la soluzione.

Milano, Venerdì 11 Aprile 2025

Esecutivo Regionale USB Agenzie Fiscali Lombardia