Lombardia - Entrate, mobilità regionale
Ieri pomeriggio le Organizzazioni Sindacali sono state convocate dalla Direzione Regionale della Lombardia per discutere di mobilità. Dopo 4 anni (l’ultima mobilità regionale in Lombardia risale ormai al 2019) sembrerebbe in dirittura d'arrivo un accordo di mobilità finalizzato a dare una risposta alle colleghe ed ai colleghi che per le più svariate ragioni hanno la necessità di essere assegnati ad un’altra struttura dislocata sul territorio regionale.
L’incontro di ieri ha seguito a stretto giro la riunione tecnica del 13 Gennaio, all’esito della quale sono stati concordati tra OO.SS e Parte Pubblica i criteri ed i punteggi da attribuire. In quella sede erano state accolte dal tavolo le richieste avanzate da USB al fine di rettificare alcuni criteri seguiti nel corso della precedente mobilità; come ad esempio l'innalzamento da 10 a 20 del punteggio riconosciuto al genitore unico,vedovo, separato o divorziato, l’innalzamento del peso dell’anzianità di sede rispetto al 2019 e la riduzione a 15 minuti degli intervalli rilevanti ai fini dell’attribuzione del punteggio per la distanza casa-lavoro.
Sul tavolo politico di ieri, invece, dopo aver recepito i criteri elaborati dal tavolo tecnico, è stata avviata la discussione sull’impianto generale dell’accordo.
Parte Datoriale si è detta favorevole a riconoscere un punteggio ulteriore alle colleghe ed ai colleghi che prestano servizio presso DP le cui sedi sono state oggetto di riallocazione (come ad esempio la DP2 di Milano) e disponibile a discutere di un aumento dei contingenti in uscita da quelle stesse sedi, nonché disposta ad inserire all’interno dell’accordo una clausola che permetta lo scorrimento della graduatoria al momento delle assunzioni che verranno effettuate nei prossimi anni (L’agenzia si è infatti impegnata ad assumere circa 3900 unità di personale)
La Direzione ci ha poi comunicato i dati a consuntivo riguardanti la mobilità 2019. A fronte dei 146 posti in uscita e 180 in entrata ci sono state 204 domande di partecipazione, con 65 trasferimenti effettuati e 41 rinunce.
Con riferimento alla prossima procedura di mobilità ha proposto al tavolo il seguente cronoprogramma: bando entro il 6 Febbraio2023; presentazione delle domande entro il 16 Febbraio 2023; approvazione della graduatoria definitiva entro il 28 Marzo; decorrenza dei trasferimenti entro 15 giorni dall’entrata in servizio dei nuovi colleghi. La proposta Datoriale sul numero di posizioni disponibili in entrata e in uscita è però ancora in fase di elaborazione, ma la Direzione Regionale ci ha anticipato che complessivamente verranno previsti in uscita dalle strutture meno di 160 unità. Tale dato è stato elaborato tenendo conto del fatto che il saldo positivo tra nuovi ingressi (circa 350) e trasferimenti a seguito di superamento di concorso in altre regioni (circa 190), sarà di sole 160 unità.
La riunione si è quindi aggiornata, per dare modo alla Direzione Regionale di elaborare una proposta sui numeri e trasmetterla alla Parte Sindacale.
In chiusura del nostro intervento abbiamo però contestato la scelta di numerose Direzioni Provinciali di procedere unilateralmente ed in maniera discrezionale ad effettuare riassegnazioni del personale previo colloquio di valutazione. Nell’ambito dell’ultimo incontro regionale in materia di mobilità era stata evidenziata da tutte le parti l’utilità di svolgere preventivamente le mobilità provinciali funzionali (cioè accordi finalizzati a permettere alle Lavoratrici ed ai Lavoratori di ottenere l’assegnazione ad un'altra mansione all’interno della stessa Direzione Provinciale). Molto spesso infatti abbiamo purtroppo assistito al fenomeno paradossale di colleghe e colleghi che, pur di essere assegnati ad una mansione diversa da quella svolta da molti anni, in mancanza di una via d’uscita, hanno deciso loro malgrado di partecipare alle procedure di mobilità regionale. Per evitare questo effetto distorsivo il tavolo aveva convenuto sull’utilità di effettuare mobilità funzionali a livello provinciale prima della mobilità regionale. La scelta compiuta per adesso dalla maggior parte delle DP di procedere in maniera unilaterale (senza la stipula di accordi con le OO.SS. che garantiscano la trasparenza, l’equità e l’oggettività della procedura), fortemente osteggiata da USB in tutte le sedi territoriali, rischia di vanificare l’obiettivo del tavolo regionale.
USB P.I. Agenzie Fiscali Lombardia