Lombardia - Riorganizzazione: il futuro non è un gioco!

Milano -

Il 4 febbraio 2009 si è svolto il primo incontro tra le OO.SS. regionali della Lombardia ed il nuovo Direttore Regionale delle Entrate, dott. Carlo Palumbo. Un incontro finalizzato alla reciproca conoscenza, utile a  “tastare” il terreno su cui basare le relazioni sindacali. Nessuno nasconde infatti la delicatezza del momento, caratterizzata dall’avvio di una riforma i cui contorni (per molti aspetti anche di sostanza) sfuggono non solo alle Organizzazioni Sindacali, nazionali e regionali, ma anche e soprattutto ai dipendenti che dovrebbero attuarla. Il Direttore Regionale ha sottolineato l’importanza di corrette e trasparenti relazioni sindacali e affermato il proprio personale impegno in questo senso.

 

Le OO.SS. hanno quindi rappresentato le preoccupazioni del personale, che apprende di giorno in giorno notizie che riguardano il proprio futuro attraverso pubblicazioni su Intranet di comunicati dei vertici dell’Agenzia laconici e piuttosto fumosi e di imbarazzati comunicati delle OO.SS. nazionali, cui non segue alcuna informazione di “sostanza”. Nella stessa regione Lombardia, nonostante l’imminente avvio di alcune Direzioni Provinciali (2 di esse, Lodi e Lecco, addirittura nel giro di pochi mesi), non c’è alcuna chiarezza su come verrà gestita tutta l’operazione. Abbiamo constatato con quale rapidità sono stati nominati nuovi Direttori e Capi Area, abbiamo rilevato che le assegnazioni di incarichi dirigenziali a personale non dirigente sono state effettuate senza alcun riguardo a modalità concordate tra parti sindacali e parte pubblica, ratificate nel Contratto di Lavoro a garanzia di reciproca trasparenza. Una procedura pubblica e trasparente garantisce tutti i potenziali incaricati, poiché riduce al minimo ogni possibile ombra sui motivi che ispirano l’attribuzione di incarichi ad uno piuttosto che all’altro funzionario.

 

Formulando queste osservazioni al Direttore Regionale, abbiamo voluto chiarire che non ci saremmo avventurati in alcun giudizio di merito sulle professionalità e sulle capacità dei nominati stessi, giudizi che non ci competono. Abbiamo posto esclusivamente un problema di principio e fatto presente che il personale valuterà l’operato dei vertici dell’Agenzia anche attraverso la scelta che attuerà  per la nomina dei dirigenti e degli incaricati. Abbiamo ribadito che nessuna riforma può sperare di avere realmente successo senza il coinvolgimento, anche critico ma consapevole, di tutto il personale. Abbiamo infine chiesto il formale avvio delle procedure di informazione su tutto il processo di riorganizzazione degli Uffici della nostra Regione. Il Direttore Regionale ha assicurato che non verrà attuata alcuna mobilità del personale  se non dopo aver concordato con le OO.SS. modalità  e criteri che garantiscano il più possibile condizioni di “lavoro serene” e che tengano conto delle aspirazioni del personale stesso. Ha chiesto alle OO.SS. di farsi portatrici di questo chiaro messaggio.

 

Gli incontri successivi saranno sicuramente più concreti ed operativi e come O.S. vi terremo costantemente informati. Riteniamo che il banco di prova di quanto affermato dal Direttore Regionale si concretizzerà a breve. Intendiamo affrontare non soltanto “la gestione dell’immediato”, questione di centrale importanza (organizzazione degli Uffici, eventuale mobilità, organizzazione del lavoro, garanzia del rispetto delle professionalità,  nuovi processi di formazione), ma vogliamo anche  che emerga la prospettiva strategica entro cui tutto ciò si colloca. Sono ben presenti al personale gli attacchi al servizio pubblico, generalmente inteso, lanciati dal Governo, accompagnati da continui richiami alla necessità di esternalizzazioni e privatizzazioni. E’ quindi di fondamentale importanza che le OO.SS. nazionali pretendano chiarezza, ottengano precise garanzie su tutti i servizi che l’Agenzia andrà a fornire.   Quanto sopra per dare la certezza a tutti i dipendenti, che l’Agenzia non sta portando avanti un processo di smobilitazione di servizi e  di parte del personale. Segnaliamo inoltre che l’RdB invita tutti i lavoratori delle Entrate a firmare la mozione che si allega ( e che trovate sul sito )  sulla Riorganizzazione dell’Agenzia. Che fine faremo?

 

NON GIOCATE CON IL NOSTRO FUTURO.

IL NOSTRO FUTURO NON È UN GIOCO.