Marche - Posizioni organizzative: cronaca di un accordo annunciato

Ancona -

È terminata la trattativa regionale per la determinazione del numero degli incarichi di responsabilità previsti dall’articolo 18 del CCNI in attuazione dell’accordo nazionale del 7 marzo 2007. Quasi scontato l’esito (vedi nota a verbale).

 

Sarebbe stato bello ribaltare gli aspetti negativi, che hanno portato le RdB alla mancata sottoscrizione dell’accordo nazionale del 7 marzo 2007 e, prima ancora, del contratto integrativo. Purtroppo l’accordo era blindato a livello nazionale e quindi la trattativa regionale era del tutto svuotata di senso, in altre parole non era possibile modificare nulla dell’impianto già stabilito, diciamo così, dall’alto.

 

È da evidenziare inoltre come gli strumenti valutativi, a cui i funzionari dovranno poi sottoporsi ogni due anni in cambio di pochi spiccioli in più e rendendoli, di fatto, più “ricattabili” ossia meno tutelati o se preferite più “disponibili”, sono ad assoluta discrezionalità dei dirigenti (vedi anche l’introduzione di Antares che ricordiamo non è mai stata oggetto di confronto sindacale a nessun livello). Pertanto come avremmo potuto firmarlo?

 

CHE COSA AVREMMO VOLUTO?

 

L’importo che remunererà gli incarichi di responsabilità, doveva essere interamente a carico dell’Agenzia delle Entrate e non finanziato prevalentemente con i soldi del fondo di tutti i Lavoratori (ora fino a euro 2.500 è a carico del FPS, oltre è a carico dell’Agenzia).

 

Gli incarichi di responsabilità indispensabili, stante l’attuale normativa, non dovevano essere individuati così rigidamente dal numero dei dipendenti coordinati dal responsabile e dall’importanza dell’ufficio dove si opera, ma secondo la responsabilità e il riconoscimento dell’importanza del lavoro svolto e quindi della qualità di quella prestazione.

 

Cosa è stato invece “ratificato”?

 

Figure di serie A e B pagate in misura diversa a parità di tipologia di lavoro e qualità di lavoro svolto (vedi ad esempio il caso dei capi team legali). Funzionari di serie C: ossia quelli che non sono retribuiti perché il loro team non rientra nei requisiti dimensionali previsti (e la loro professionalità?). Di questa meritocrazia all’italiana non si sentiva francamente il bisogno! È questo il modo di riconoscere la professionalità? Ma com’è possibile continuare a perseguire politiche che, di fatto, all’interno degli uffici determinano solo divisioni tra il personale? Com’è possibile continuare a parlare di professionalità ed efficienza se si creano differenze tra chi esegue lo stesso lavoro? Le nostre parole d’ordine:

 

OPPORTUNITÀ PER TUTTI DI SVILUPPO PROFESSIONALE E CONSOLIDAMENTO DELLA CRESCITA ECONOMICA.

 


Nota a verbale

 

L’RdB Marche non firma l’accordo regionale, pur avendo partecipato attivamente e costruttivamente alla trattativa, condividendo tutte le ragioni contrarie all’accordo nazionale, di fatto blindato e immodificabile.

In particolare:

•           I vari incarichi sono remunerati attingendo per la maggior parte dal fondo comune (ovvero l’amministrazione “sceglie” e i lavoratori subiscono un consistente taglio del loro FPS, pari a circa € 209.388 per le Marche [solo € 22.100 a carico dell’Agenzia])

•           La creazione (moltiplicazione) di determinate posizioni organizzative non aumenta l’efficienza complessiva di una struttura o di un ufficio.

La direzione da seguire è invece quella della valorizzazione del singolo operatore dal livello più basso a quello più alto di responsabilità, come hanno ormai dimostrato esperienze consolidate;

•           Si continua, infatti, ostinatamente nella logica del non voler riconoscere l’importanza del lavoro svolto ma si individuano gli incarichi secondo dei criteri che portano alla creazione di figure pagate in maniera diversa pur svolgendo la stessa tipologia del lavoro;

•           Gli strumenti valutativi, presi dal privato, vengono calati dall’alto, applicati come unico metro di giudizio unilaterale, compreso Antares che uscito temporaneamente dalla porta è rientrato dalla finestra introducendo così un percorso fortemente voluto dall’amministrazione che in cambio di un’indennità di posizione onnicomprensiva, lascia tali figure  un po’ in balia della discrezionalità del dirigente. Tale logica si vuole pian piano estendere a tutti i lavoratori.

•           C’è il rischio effettivo e reale di una lottizzazione degli incarichi.

 

 

Ancona,  4 dicembre 2007  

 

 

 

Per L’Esecutivo reg. le Marche RdB CUB Agenzie Fiscali

 

Mario Busti – Crescenzo Papale

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RdB CUB Agenzie Fiscali – Entrate - Marche