Marche - Sulla riorganizzazione diciamo: non più senza di noi!
Vogliono contare i lavoratori del fisco delle Marche e chiedono trasparenza; è questo il significato delle centinaia di firme raccolte in tutta la regione a sostegno della mozione che le RdB Agenzie Fiscali hanno promosso con l’iniziativa nazionale “Che fine faremo?” e che al termine dell’assemblea tenutasi ad Ancona abbiamo consegnato alla Direzione Regionale.
Presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate, i lavoratori hanno risposto all’appello lanciato dalle RdB per chiedere le doverose tutele sulla riorganizzazione in atto ……. e per cogliere le opportunità per es. di avvicinarsi a casa.
Diversi lavoratori, infatti, a causa dell’aumento dei carichi di lavoro, del blocco delle assunzioni e in mancanza di investimenti veri sulla macchina fiscale, costretti ad operare in Uffici sotto organico, hanno visto comprimere in questi anni i loro diritti, tra cui quello relativo alla mobilità e chiedono a gran voce, almeno questa volta, di essere protagonisti delle trasformazioni (alla voce opportunità) che li riguardano……….della serie a buon intenditore poche parole! Tante le sollecitazioni e gli interrogativi posti dai lavoratori durante le assemblee e durante la raccolta delle firme, avvenuta grazie anche ai nostri delegati, e/o solo simpatizzanti.
La riorganizzazione è stata affrontata alla “luce” (sarebbe meglio dire “al buio”) dell’imminente approvazione della “legge delega al governo in materia di riforma del lavoro pubblico”che, tra le altre cose, prevede:
· L’UNIFICAZIONE DELLE REGOLE DEL LAVORO PUBBLICO A QUELLE DEL PRIVATO;
· CHE VERRANNO FISSATI NUOVI AMBITI TRA LE MATERIE DI COMPETENZA ESCLUSIVA DELLA LEGGE, DEL DIRIGENTE E, RESIDUALE, DEL CONTRATTO;
· CHE LA VALUTAZIONE INDIVIDUALE SARA’ CONDIZIONE NON SOLO PER L’EROGAZIONE DEL SALARIO ACCESSORIO MA, ANCHE, PER QUANTO RIGUARDA LE PROGRESSIONI DI CARRIERA, COMPRESE QUELLE ECONOMICHE;
· CHE I DIRIGENTI DIVENTANO RESPONSABILI, CON CONSEGUENTE PERDITA DEL SALARIO ACCESSORIO, DELLA MANCATA VIGILANZA SULLA PRODUTTIVITA’ E SARANNO PREVISTE SANZIONI A CARICO DEI DIRIGENTI PER MANCATA AZIONE DISCIPLINARE VERSO I DIPENDENTI.
La traduzione in norme giuridiche della campagna di denigrazione dei lavoratori pubblici, portata da questa legge, non fiaccherà la forza d’animo, la fierezza e la dignità nostra.
Anzi questa sfida ci porterà a nuove risposte individuali e soprattutto, soprattutto, collettive!!! D'altronde è proprio questo il compito di un sindacato autentico - quello che abbiamo cercato di fare al meglio in questi giorni, come sempre - di ascoltare le preoccupazioni, i bisogni e le attese di chi lavora e portarli in quelle stanze in cui si prendono le decisioni, purtroppo spesso senza di loro.
Ci siamo entrati oggi dentro quelle stanze, anche solo per un pò, quelle voci le abbiamo fatte sentire, dicono: