Marche - Territorio, mobilità forzata? Fermo

Ascoli Piceno -

Nasce la provincia di Fermo, occorre aprire una nuova sede dell'Agenzia del Territorio, si vogliono utilizzare i lavoratori come pacchi postali da spedire a Fermo.

 

Così come stà accadendo sulla chiusura delle sedi staccate della Conservatorie, ugualmente si procede per l'apertura di nuove sedi. L'amministrazione non apre un confronto nazionale con le OO.SS. per cercare un compromesso con i lavoratori.

 

Le strade da percorrere possono essere molte a partire da una mobilità volontaria da tutti gli uffici d'Italia, ad una mobilità incentivata con i fondi dell'Agenzia, a delle assunzioni dall'esterno in considerazione dei 140 posti in attesa di definizione di accordo nazionale.

 

Tutte strade semplici e indolore per i lavoratori ma che comportano un minimo di organizzazione dell'Amministrazione che sembra addormentata.

 

Questa situazione deve essere sbloccata a Roma e le RdB, come stanno facendo ormai da mesi, continueranno a pressare e a mettere il "fiato sul collo" all'Amministrazione affinchè finalmente affronti e risolva le decine di questioni rimaste in sospeso.

 

Ad Ascoli Piceno i lavoratori sono già in stato di agitazione e, con molto piacere alleghiamo il loro comunicato, se sarà opportuno  passeremo a forme di mobilitazioni più forte ed incisive, lo stesso deve accadere negli uffici limitrofi dove staranno facendo pressione per distaccare forzatamente personale per Fermo.

 

Insieme, uniti possiamo bloccare le ingiustizie dell'Amministrazione che invece di riconoscere il nostro impegno con passaggi di fascia economica, stabilizzazione di salario, aumenti di buoni pasto, ci spedisce a "calci nel sedere" in sedi poste a decine di chilometri dalle nostre case.

 

Noi chiediamo l'apertura di un tavolo di trattativa nazionale e che nessuno tocchi i lavoratori di Ascoli Piceno.

 

Scarica a fondo pagina il comunicato dei lavoratori di Ascoli Piceno