Meglio tardi che mai!

Roma -

Dopo la nostra manifestazione del 18 dicembre sotto il Ministero dell’economia e delle Finanze, che ha visto una grande partecipazione dei lavoratori delle Agenzie Fiscali e durante la quale abbiamo consegnato alla parte politica la nostra proposta di modifica legislativa per recuperare le risorse del comma 165 che ci vengono sottratte tutti gli anni, notiamo con piacere che tutte le altre OO.SS hanno finalmente posto il problema anche all’Agenzia delle dogane e dei monopoli, e la stessa Agenzia si sta attivando per ottenere emendamenti che vanno nella stessa direzione.

Meglio tardi che mai.

A noi non interessa quale sarà l’emendamento, come sarà scritto e su quale norma verrà inserito. A noi interessa il risultato: recuperare le somme tagliate del comma 165!!!

Fino ad allora manterremo in piedi la mobilitazione e, dopo la pausa festiva, sono riprese le assemblee negli uffici delle Agenzie Fiscali per chiedere la cancellazione dei tagli al salario accessorio ed una nuova stabilizzazione delle risorse (su questo quando si sveglieranno?).

Anche per ciò che riguarda il problema dello svuotamento della prima area, dopo anni di silenzio, nei quali da soli ci siamo trovati a rappresentare un problema che riguardava meno di 200 lavoratori (ora molto meno), tutti si stanno accorgendo di questa situazione. Anche qui, meglio tardi che mai.

La soluzione a questa atavica situazione sarebbe dovuta arrivare dal CCNL Funzioni Centrali e passare da un nuovo ordinamento professionale, ma né il CCNL né il famigerato comitato paritetico sull’ordinamento professionale, che non si è mai praticamente riunito, hanno trovato una soluzione. Noi, con la nostra proposta di Area Unica, la soluzione l’abbiamo già trovata da tanto tempo. Ed è a costo zero!

Ora i sindacati firmatari di quel CCNL che ignora completamente il problema, appresa nella riunione del 21 gennaio la volontà dell’Agenzia di effettuare una procedura di passaggio dalla prima alla seconda area, si stanno affannando in proclami demagogici e contraddittori. Chi dice che ci saranno nell’immediato 100 passaggi, chi 150, chi annuncia lo svuotamento dell’Area … senza nulla aggiungere sui tempi e le modalità.

Qual’è la situazione? L’Agenzia ha annunciato di voler attivare le procedure di passaggio fra le aree previste dall’art. 22, comma 15, del d. lgs 75/2017 (concorsi interni nei limiti del 20% dei posti destinati a concorsi esterni).

Attualmente, sulla base delle cessazioni stimate, ha ricevuto l’autorizzazione per un concorso da 263 posti in seconda area F3. Quindi, applicando il 20% previsto dal d.lgs 75/2017, potrebbe avviare una procedura da 53 posti dalla prima alla seconda Area.

Però, poiché le cessazioni avvenute sono state ampiamente superiori a quelle stimate, l’Agenzia conta di poter aumentare il numero di posti messi a concorso, e di conseguenza anche la percentuale del 20% destinata alla procedura interna, arrivando così a circa 100 passaggi, ovvero i 2\3 del personale oggi presente in prima area … mentre per il restante personale si sta ancora cercando una soluzione.

In mancanza di risposte da parte del CCNL qualsiasi soluzione è per noi ben accetta, ad una condizione però: che il passaggio avvenga per tutti!!!

La nostra proposta è che, fermo restando il rispetto della spesa, si interpreti il d.lgs 75/2017 adattandolo alla situazione data. Siccome il CCNL non prevede che per le selezioni interne l’accesso possa avvenire in posizione economiche intermedie dell’Area, ma solo nella fascia iniziale F1, con costi evidentemente e sensibilmente inferiori, basterebbe che Agenzia e Funzione Pubblica calcolassero il 20% sul costo dei passaggi in F3, per poi individuare il numero di posti in F1 equivalenti a quella spesa.

Si troverebbe in tal modo, da subito, la copertura per circa 200 passaggi, più che sufficienti allo svuotamento di tutta la Prima Area, senza dover aspettare ulteriori autorizzazioni, futuri scorrimenti di idonei, ipotetiche modifiche alla quota riservata alle procedure interne!