Argomento:

Monopoli... ci risiamo!

Nella giornata del 3 aprile si è tenuta una trattativa nella sede di Piazza Mastai cui ha partecipato insieme a tutte le altre OO.SS. la nuova delegazione trattante delle RdB.

Preliminarmente si è raggiunto un accordo per l’aumento da 10 a 12 posti nelle procedure per l’attribuzione della posizione economica A1S. Abbiamo fatto rilevare incongruenza e inattualità della presenza di lavoratori ancora inseriti nella I Area, laddove il CCNL prevedeva lo svuotamento della medesima e l’inserimento nella prima posizione economica della II Area (cosa, tra l’altro, già realizzata da tempo nel comparto delle Agenzie Fiscali).

L’Amministrazione ha riferito di aver compiuto ogni tentativo al  fine di dare attuazione della norma contrattuale, ma di non essere riuscita a superare l’opposizione della Funzione Pubblica relativa alla contemporanea presenza di personale in soprannumero nella posizione di destinazione, come conseguenza dell’assorbimento di personale esterno in forza di provvedimenti dell’Autorità superiore.

Le RdB hanno fatto notare come questa situazione sia la conseguenza dell’atteggiamento supino dell’Amministrazione che non ha operato pretendendo, in conseguenza di nuovi inserimenti di personale, un contemporaneo adeguamento delle piante organiche. Nell’evidenza della situazione, abbiamo ritenuto comunque di sottoscrivere l’accordo per evitare una ingiusta penalizzazione degli unici due lavoratori rimasti esclusi anche dall’incremento economico relativo alla posizione super, impegnandoci comunque per trovare una soluzione in occasione del prossimo CCNL.

L’argomento più scottante era però la ricerca di nuovi criteri per la ripartizione del Fondo incentivante relativo all’anno 2006. Ci siamo trovati davanti ad un’Amministrazione che  ha dichiarato la propria volontà di rivedere la formula per la penalizzazione economica delle assenze, adducendo la scusa di un aumento assenteismo.

La nostra proposta è andata nella direzione diametralmente opposta: abbiamo richiesto la riduzione della penalizzazione per assenza per malattia, ricordando che una parte importante degli aumenti contrattuali ogni volta finisce non nel tabellare, ma appunto nel Fondo, pur rappresentando un recupero (parziale) della perdita di potere di acquisto delle retribuzioni. Abbiamo poi rilevato l’assurdità di una ripartizione parametrale del compenso incentivante che va da un parametro 100 per un A1 a un parametro 266 (!) per un C3, e proposto una distribuzione più equa, analogamente a quanto fatto in altre Amministrazioni.

E’ possibile che si continui a perseguire probabilmente nella sola Amministrazione dei Monopoli di Stato una politica del salario tesa a rendere sempre più povero il salario dei livelli più bassi a favore di quelli più alti. Non sono bastati gli errori degli anni passati? Secondo noi è ora di cambiare strada.

Purtroppo non siamo stati appoggiati dalle altre OO.SS, alcune delle quali per evitare quella che per noi è una vera “tassa sulla malattia”, hanno proposto l’introduzioni di meccanismi per la valutazione delle prestazioni del lavoratore. Le RdB sono assolutamente contrarie all’introduzione di un simile sistema di valutazione individuale. Tutti i modelli finora attuati si sono rivelati in pratica assoggettati alla libera discrezionalità del dirigente, e tendenti a scaricare sugli operatori le responsabilità di disservizi dovuti a riduzione del personale e improvvisazioni in materia di (ri)organizzazione del lavoro.

Su tali proposte non abbiamo però rilevato alcun consenso concreto. Tutte le Organizzazioni Sindacali, pur comprendendo la necessità di incrementare la quota del fondo da distribuire in modo fisso e ricorrente, al fine di stabilizzarla  ed inserirla in busta paga in occasione del prossimo rinnovo contrattuale, hanno infatti sottoscritto un accordo che prevede la distribuzione del compenso per l’anno 2006 con le stesse modalità dell’anno precedente.

Non abbiamo assolutamente potuto firmare un accordo che prevedeva una forbice retributiva così divaricata, quindi abbiamo apposto una nota a verbale che alleghiamo insieme agli accordi. Restiamo a disposizione dei lavoratori per i necessari chiarimenti e gli approfondimenti sulle tematiche qui necessariamente esposte in modo riassuntivo.