Argomento:

Non continuiamo a firmare perchè.....

Roma -

Non abbiamo firmato la ripartizione della quota incentivante e dei fondi provenienti dal comma 165 perché ancora non abbiamo avuto risposte certe sui famosi “risparmi” o meglio sui soldi non dati ai lavoratori a vario titolo che devono rientrare nel fondo dei lavoratori stessi.

Per essere più precisi l’Agenzia del Territorio ci ha detto che, dopo la richiesta delle RdB della scorsa riunione, ha verificato che i risparmi rientrano TUTTI nel Fondo e che ci darà conto delle cifre al più presto.

Aspettiamo fiduciosi ricordando all’Agenzia che al “al più presto” significa tempi brevi anzi in questo caso i tempi devono essere brevissimi perché i lavoratori, nel momento più “difficile” della storia dell’Agenzia del Territorio, hanno un estremo bisogno di lavorare in un clima sereno e di lasciare lontano i “cattivi pensieri” .

Ma non è l’unica ragione per la quale non abbiamo accettato questo spacchettamento: come ogni anno, infatti, si è consumato il rito delle individuazioni delle percentuali dei fondi incentivanti da dare ai lavoratori, ai Dirigenti e all’Agenzia, e come ogni anno le proposte da parte dell’Amministrazione sono praticamente identiche, come se di anno in anno nulla cambiasse.

Peraltro, l’Agenzia se spesso sostiene di essere ormai una azienda efficiente e capace, all’atto pratico continua a comportarsi come una Amministrazione vecchio stampo per la quale l’incentivazione del personale è vissuta soltanto come “l’innominabile pioggia”.

L’Agenzia, infatti, ha dimostrato che non intende promuovere realmente il concetto di “investimento sul personale” in un momento in cui l’unica politica del lavoro possibile è proprio quella di investire e di credere nella forza propulsiva che il lavoro del personale non dirigente produce.

Ci sembra, infatti, inaccettabile che una “azienda seria” possa permettere un divario tra livellati e Dirigenti, relativamente al salario accessorio e se si sommano i due fondi in questione, da 1 a 4.

Destinare il 12% della quota incentivante e dei fondi relativi al comma 165 alla Dirigenza, significa da parte dell’Amministrazione e di chi ha condiviso questo accordo, non avere il senso dei tempi oltre che quello della misura.

La dignità dei lavoratori non può essere svenduta riproponendo il solito vecchio adagio del tanto a pochi e del poco a molti……..




A proposito di decentramento ……. :In un recente intervento sulla stampa il Presidente di Confedilizia denuncia l’illegittimità del DPCM sul decentramento nel quale viene “superata” la stessa finanziaria la quale prevede la revisione degli estimi catastali quale funzione in capo all’Agenzia del Territorio.

La Confedilizia ha inoltrato una nota tecnica al Ministro degli Affari Regionali – Lanzillota , per chiedere l’ interpretazione del Ministro circa la determinazione degli estimi catastali: Il Ministero della Lanzillotta ha confermato che la “soluzione condivisa è stata quella di individuare nell’opzione di terzo livello un unico responsabile della decisione finale” vale a dire il Comune .

Purtroppo come abbiamo già denunciato da tempo il decentramento delle funzioni catastali ai comuni viene gestito completamente al di fuori delle norme rischiando non solo di mandare a casa i lavoratori del Territorio ma, soprattutto di frantumare il sistema fiscale con conseguenze devastanti sui diritti dei cittadini.

Siamo pronti a scendere in piazza per ottenere il rispetto di quanto stabilito dalla Legge Finanziaria.