ORDINAMENTO PROFESSIONALE 26 settembre convocazione all'ARAN: LE NOSTRE PROPOSTE
Finalmente per il 26 settembre è pervenuta la convocazione presso l’ARAN sul tema dell’ordinamento professionale delle Funzioni centrali (Agenzie Fiscali, Ministeri e Parastato).
Come è noto la sottoscrizione del CCNL non ha affrontato il tema cruciale dell’ ordinamento professionale rinviandolo ad una apposita commissione che avrebbe dovuto terminare i lavori nel maggio 2018.
A questa anomalia si è poi aggiunto l'eterno prendere tempo delle OO.SS firmatarie del contratto, evidentemente disinteressate a mettere mano ad un ordinamento professionale obsoleto e che continua a perpetuare anche nel nostro settore quelle diseguaglianze che ci trasciniamo oramai da troppo tempo.
Le forti iniziative messe in campo in questi mesi da USB sono riuscite a rompere quel muro di indifferenza, ed ora è il momento di trasformare questo confronto nell’occasione giusta per eliminare quelle palesi ingiustizie che caratterizzano il nostro ordinamento professionale.
Le proposte che porteremo al tavolo sono rivolte ad aprire prospettive economiche e di carriera a tutti i lavoratori superando, a partire dalla soppressione della I area, quelle ingessature e quelle storture all’interno delle quali si sono poi inserite le politiche retributive ingiuste e divisive messe in campo dall’Amministrazione in tutti questi anni e condivise dalla altre organizzazioni sindacali.
AREA UNICA
Come è noto la riforma Brunetta aveva introdotto un vero e proprio blocco per i passaggi tra le aree e la riforma Madia non ha sostanzialmente rimosso quelle criticità perché costituisce una risposta condizionata (al titolo di studio e al bando di concorsi esterni in regime di tagli agli organici) ed assolutamente parziale (rivolta solo al 20 percento dei posti destinabili all’accesso dall’esterno).
Chi cavalca strumentalmente quelle norme lo fa per eludere l’unica via praticabile: intervenire a livello contrattuale attraverso l’istituzione dell’area unica. Su questo come USB sfidiamo le altre OO.SS
L’area unica è l’unico strumento per:
riconoscere la professionalità dei lavoratori e fotografare correttamente la realtà dei processi lavorativi caratterizzati da un forte mansionismo (lavoratori della I area che svolgono lavorazioni della II area e lavoratori della II area che svolgono lavorazioni della III area)
superare quel blocco economico insormontabile che separa le attuali aree giuridiche, fornendo una soluzione capace di riattivare e semplificare i meccanismi di carriera, assimilandoli tutti alle progressioni entro le aree.
Come si può vedere nello schema sottostante sarebbe sufficiente prevedere livelli di accesso diversificati per titolo di studio per i diversi profili (come già avviene ora nella Seconda Area, dove sono previsti due profili con due fasce economiche di accesso differenti) ma un identico sviluppo economico, applicando poi i meccanismi di flessibilità di profili all’interno delle aree che già il nostro CCNL prevede.
AREA UNICA | |||||||||||||
F1 | F2 | F3 | F4 | F5 | F6 | F7 | F8 | F9 | F10 | F11 | F12 | F13 | F14 |
Ingresso Operatore |
| Ingresso Assistente |
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| Ingresso Funzionario |
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SBOCCO PROFESSIONALE PER I LAVORATORI DELLA ATTUALE III AREA: STOP ALLA GIUNGLA DEGLI INCARICHI FIDUCIARI!
Nella nostra proposta di ordinamento professionale ribadiremo la necessità di una regolamentazione chiara delle Posizioni Organizzative e degli Incarichi di Responsabilità pagati con i soldi dell’amministrazione. Questi incarichi, che in base all’art. 28 comma 5 del CCNL non possono superare il 2% del personale di terza area, per colpa del CCNI, non sottoscritto da USB, e degli accordi sottoscritti dalle altre Organizzazioni Sindacali che autorizzano l’Amministrazione ad utilizzare i fondi del personale per la loro remunerazione sono schizzati a circa il 12% togliendo ai fondi delle agenzie fiscali milioni di euro ed erodendo pesantemente il salario accessorio di tutto il personale.
La nostra proposta è semplice e parte dalla constatazione che l’organizzazione del lavoro non può e non deve ricadere sul fondo dei lavoratori.
Pertanto proponiamo che:
1. la selezione di queste figure avvenga con procedure interne chiare e trasparenti e non in via fiduciaria;
2. il finanziamento deve avvenire attraverso un’indennità di posizione graduata a seconda dell’incarico, onnicomprensiva e completamente a carico delle Agenzie.
Queste proposte devono però dotarsi delle gambe per viaggiare: per questo a breve apriremo il apriremo il confronto nei posti di lavoro: un nuovo ordinamento professionale è possibile!