PIEMONTE AGENZIA DELLE ENTRATE L'ESTATE INAUGURATA DALLO STATO DI AGITAZIONE DEL PERSONALE DEGLI UFFICI DI TORINO 2 E U.T. RIVOLI

Torino -

Nella prima metà di giugno 2015, presso le sedi di Torino 2 (11 giugno) e dell’UT di Rivoli (16 giugno), si sono svolte  le assemblee delle lavoratrici e dei lavoratori indette dalle RSU e dalle OO.SS. sul tema del malfunzionamento dell’impianto di condizionamento dell’aria, degli annessi rischi per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro.

A nostro avviso  dalle  assemblee è emerso come le due strutture presentino problematiche comuni, anche se con proprie specificità, in cui è possibile individuare un unico filo conduttore.

Comuni sono i problemi legati alla mancata presenza di un sistema di condizionamento dell’aria in grado di garantire una temperatura ritenuta idonea come da D.Lgs 81/08 allegato 4 e norma tecnica ISO 730, per il normale svolgimento delle attività lavorative all’interno degli Uffici.

Nei giorni scorsi sono state registrate dai colleghi temperature interne fino a 32C°.

Le specificità invece, riguardano lo stato di manutenzione degli immobili che interessano in particolare la sede di Rivoli: pericolosità dei pavimenti, infiltrazioni d’acqua a seguito delle piogge, controsoffittature deteriorate, presenza di frattura esterna all’edificio, condizioni igieniche precarie.

Per quanto attiene al filo conduttore: segnalazioni e richieste di intervento sono state inviate all’Amministrazione già dalla scorsa estate,  tuttavia non è stato fatto nulla di risolutivo da parte della stessa.

Si è invece assistito a un vero e proprio “balletto” per l’attribuzione delle responsabilità e delle competenze diventato una consuetudine visto che si chiamano in causa da una parte il datore di lavoro, dall’altra il proprietario dell’immobile e infine chi si occupa della manutenzione degli impianti, soggetti individuati mediante gare d’appalto che generalmente si basano sul risparmio economico.

Inizia da subito uno scarica barile per l’individuazione delle responsabilità e delle competenze, sia per il mancato funzionamento dell’impianto, sia per i mancati interventi, sia per attribuire i costi dell’operazione, in questo modo la risoluzione dei problemi richiede tempi lunghi e gli eventuali risparmi economici tanto ventilati dalle gare di appalto, sono in realtà costi pagati da lavoratrici e lavoratori attraverso una loro maggiore esposizione a rischi per la salute e per il benessere.

Svelato il dispositivo che permette la deresponsabilizzazione sulle questioni relative alla sicurezza nei luoghi di lavoro, lavoratrici e lavoratori riconoscendo che la tutela della salute è una responsabilità ascrivibile al datore di lavoro, hanno dato mandato alle Organizzazioni Sindacali e alle RSU di indire lo stato di agitazione del personale delle due sedi, con relativa richiesta di procedura conciliativa presso la Prefettura della Provincia di Torino.

L’iniziativa si articolerà con le seguenti modalità:

- astensione  dalla prestazione di lavoro straordinario;

- convocazione di assemblee giornaliere anche durante l’orario di apertura al pubblico.

Inoltre, in chiusura le assemblee hanno votato favorevolmente le seguenti proposte:

1. cambio della propria postazione di lavoro in caso di malessere dovuto all’ alta temperatura, secondo le modalità previste nei relativi documenti assembleari;

2. la proclamazione dello sciopero provinciale in caso di esito negativo del tentativo di conciliazione;

3. mandato alle RSU ed alle OO.SS. di chiedere copia dei documenti e degli atti relativi agli appalti di manutenzione degli impianti, dei contratti tra proprietà dell’immobile ed Agenzia, al fine di valutare eventuali azioni legali collettive;

4. mandato alle OO.SS. di diffidare l’Amministrazione alle autorità preposte a garantire la sicurezza e la salubrità degli ambienti lavorativi qualora l’impianto di climatizzazione non venga riparato.