Piemonte - Assunzioni, assegnazioni e prove tecniche di smantellamento.
106 nuovi assunti, ai quali diamo il nostro benvenuto, vengono assegnati agli uffici locali con criteri irrazionali. A meno che la razionalità non vada ricercata in un piano di smantellamento dai contorni precisi.
Lettera aperta
Ai Responsabili della Direzione Regionale e
Ai Lavoratori dell’Agenzia delle Entrate del Piemonte
Torino, 14 febbraio 2008
106 nuove assunzioni in Piemonte: assegnazioni illogiche ed irrazionali e… prove generali di smantellamento di diversi uffici periferici !!!!!! ???????
Con grande piacere diamo il benvenuto nella nostra Agenzia di nuovi colleghi a cui auspichiamo un buon inizio e gli auguri di poter trovare condizioni di lavoro confacenti alle loro aspettative ed aspirazioni.
Nel contempo segnaliamo la nostra massima contrarietà ai criteri adottati per le assegnazioni:criteri, secondo noi, irrazionali ed illogici in rapporto alle necessità degli uffici per le carenze d’organico e per i carichi di lavoro presenti.
Non si evince, l’assegnazione direttamente proporzionale alle effettive percentuali di carenza d’organico, anzi, risulterebbero collocate nuove preziose risorse in uffici che, secondo i dati forniti dalla stessa DRE, hanno già personale con organico superiore al 100%, mentre negli uffici più carenti non risulterebbero assegnazioni.
Ciò è incomprensibile e desta in noi grave preoccupazione per l’evidente ricaduta che tale condotta può avere rispetto alle sorti di diversi uffici, soprattutto quelli di piccole dimensioni -IV fascia-.
Senza che MAI sia stato attivato un confronto e una benché minima informazione con i soggetti sindacali deputati, almeno per quanto riguarda la nostra sigla, dobbiamo verificare che di fatto si è deciso, o si sta decidendo, di “smantellare” uffici soprattutto quelli che, si sa, già versano in una situazione di particolare gravità per carenza di personale, per carichi di lavoro insostenibili e fonte di stress.
Allarmante è inoltre il risvolto connesso a quelle che sono le possibilità di poter accedere con pari opportunità alle procedure della mobilità regionale, che rischiano di essere inaccessibili o fortemente penalizzanti per quei lavoratori attualmente collocati in uffici particolarmente carenti, situazione, già, peraltro, verificatasi ed evidenziata nelle ultime procedure (2006 e 2007).
Riteniamo che sia giunto il momento di avere risposte sui percorsi in atto e siano ristabilite regole e criteri più equi e razionali. Invitiamo da subito i colleghi degli uffici definiti di IV fascia alla mobilitazione perché siano date loro rassicurazioni e perché ne seguano comportamenti coerenti sul futuro del posto di lavoro e sui carichi di lavoro, sia nel proprio interesse che in quello delle comunità locali che hanno diritto a continuare ad avere il livello qualitativo e quantitativo dei servizi fin qui ricevuti, anche se con tanti sacrifici.
RdB Federazione Pubblico Impiego Agenzie Fiscali Piemonte
(Felice Lanni, Francesco De Palma)