Piemonte - Entrate, cosa succede in DP1: su Torino 3 servono risposte autorevoli

Torino -

Il presente comunicato segue una vicenda  tanto singolare, quanto inquietante per contenuto e dinamica, e si riferisce ad avvenimenti riguardanti la Direzione Provinciale I di Torino.


Abbiamo appreso dal personale e da successiva richiesta di incontro urgente della RSU, quanto accaduto presso l'Ufficio Territoriale 3 della Dp1 di Torino lo scorso venerdì 31 gennaio.


Nel corso della mattinata  una e-mail della Direzione dell'UT invitava i lavoratori della struttura a una riunione da tenersi nel primo pomeriggio, per comunicazioni al personale.


In quella sede la Direzione comunicava che da un account esterno all'Amministrazione sarebbero state effettuate segnalazioni anonime inerenti le condizioni della struttura, indirizzate anche a enti di norma preposti alla verifica delle condizioni di agibilità e salubrità di luoghi pubblici e di lavoro.


Durante la riunione sarebbe stato citato il contenuto di una di queste email, paventando  possibili valutazioni in merito alla permanenza dell'UT presso detta struttura - così come risulta dalla richiesta di incontro RSU - si sarebbe confermato il persistere della non accessibilità per le auto al parcheggio antistante la struttura (cancello chiuso).


Allo stupore del momento per l'insolita comunicazione, sono seguiti ragionevoli dubbi.


Premettiamo che non ci appassiona in alcun modo il dibattito relativo a questo fantomatico account, poiché i punti dirimenti sono altri.


Ma andiamo per gradi e proviamo a porre alcune ipotesi.


Nel caso in cui le citate segnalazioni anonime contenessero elementi falsi e volutamente allarmistici, su una materia sensibile come la sicurezza degli edifici, la questione potrebbe assumere  rilevanza di competenza esterna. In tale eventualità, non capiremmo il motivo di aver trascinato tutto il personale su situazioni prive di fondamento dal punto di vista della sicurezza e ad esso estranee. Sarebbe ancor più difficile giustificare la chiusura del parcheggio interno. Sarebbe fantascienza anche solo ipotizzare la chiusura di uno dei più importanti uffici del torinese in rapporto alla vicenda.


Nel caso opposto, ovvero nell'eventualità in cui le segnalazioni fossero anonime ma evidenziassero criticità reali e da verificare, ci aspetteremmo trasparenza piena dall'Amministrazione. Il personale dell'ufficio avrebbe il diritto di conoscere le effettive condizioni del proprio luogo di lavoro.


Ad oggi, tuttavia, non è dato conoscere i contenuti di tutte le email anonime menzionate. La RSU e la RLS non sono state portate a conoscenza del problema preventivamente. Non possiamo  comprendere il perché della chiusura del parcheggio o il riferimento ad altri scenari.

Vale la pena sottolineare come negli anni si siano succedute innumerevoli segnalazioni da parte sindacale in merito alle condizioni della struttura (ad. es. miasmi fognari presso front-office, caduta calcinacci facciata, apertura voragine nel piazzale, infiltrazioni d'acqua  dai soffitti del piano secondo, blocchi e malfunzionamento riscaldamento e aria condizionata, ascensore bloccato per mesi, bagni fuori uso, guasto centralina e personale stazionante al freddo e al buio prima di essere mandato a casa, rottura della porta scorrevole all'ingresso del front-office, necessità di pulizia filtri soffioni ecc.). Tutte queste segnalazioni hanno alle volte sopperito ad inerzie non spiegabili, innescando meccanismi che col tempo hanno portato a risolvere diversi gravi problemi. Ed é appunto per questa ragione che riteniamo insussistente qualsiasi ipotesi o valutazione di chiusura dell'ufficio in rapporto alla fase attuale.


Ad oggi resta pertanto il risultato di un'operazione dalle finalità poco chiare e gestita sicuramente male; che non sappiamo se sia stata concordata nelle sue modalità o  frutto di una sgangherata iniziativa locale.

Arrivati a questo punto cosa ci aspettiamo dall'incontro con l'Amministrazione?


Dall'Amministrazione attendiamo risposte autorevoli, atte a fugare ogni dubbio in merito alle condizioni di agibilità e sicurezza della struttura. 


Riteniamo inoltre opportuna da parte dei vertici della DP una presa di distanza dall'accaduto. Una comunicazione aziendale corretta e  priva di zone d'ombra é  prerequisito indispensabile per garantire benessere organizzativo e serenità all'ambiente di lavoro. E da qualche mese a questa parte, per svariati motivi, se ne sente il bisogno.

Le colleghe ed i colleghi meritano rispetto.

Coordinamento regionale USB-Agenzie fiscali Piemonte