Piemonte - Entrate, DP 1 TORINO: FIRMATO L'ACCORDO PER LA RIPARTIZIONE DEL FONDO PER LE POLITICHE DI SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE E PER LA PRODUTTIVITA' ANNO 2014

Torino -

E’ stato pubblicato sul sito della DP1 l’accordo per la ripartizione del fondo per le politiche di sviluppo delle risorse umane e per la produttività anno 2014, di cui  riportiamo brevemente i contenuti in merito alla distribuzione del residuo di euro 20.592,50:

-          a titolo simbolico una somma di euro 1.000,00 sarà destinata a compensare, per il 2014, la minor quota di premio collegato alla performance individuale del personale assente per “gravi patologie”;

-          l’importo residuo del budget di ufficio (euro 19.592,50) verrà ripartito  come compenso aggiuntivo rapportato al totale degli importi corrispondenti  a ciascun dipendente; per ciascun lavoratore verrà quindi calcolata sulla base di tali importi, una quota oraria che verrà maggiorata in misura inversamente proporzionale alla sua entità, al fine di ottenere un riequilibrio tra gli importi più elevati e quelli più bassi;

-          è confermata anche per quest’anno la non cumulabilità tra indennità e incarichi di responsabilità ex. artt. 17 e 18 CCNI.

 

Abbiamo firmato l’accordo perché recepisce principi di democrazia economica che da anni sosteniamo in tutte le sedi (nazionali e  locali)  e che, oggi più che mai, riteniamo doveroso affermare e difendere. Difatti anche se stiamo parlando di un accordo locale per la distribuzione di risorse modeste, evidenziamo come i principi in esso contenuti rigettino alcuni dictat dell’imperante  propaganda meritocratica; l’idea di un Fondo utilizzato dall’amministrazione come leva per creare corsie differenziate tra i lavoratori, tra una minoranza fedele e privilegiata da premiare e una maggioranza verso cui  scatenare la malsana competizione al ribasso del tutti contro tutti.

Anche quest’anno è pertanto confermato il “NO ALLE DOPPIE INDENNITA’ PER GLI INCARICATI”  (e ricordiamolo, questa è stata una battaglia di USB degli ultimi anni!) e  il residuo  verrà distribuito in modo da equilibrare gli importi percepiti da tutti i lavoratori;  inoltre col residuo non saranno distribuite “premialità” decise dall’amministrazione (sebbene le abbia proposte in sede di trattativa) e finanziate col fondo di tutte/i.

Infine l’unica somma destinata a scopi specifici, votata dai lavoratori in assemblea RSU, sarà destinata a chi  nel 2014 è stato assente per patologie gravi e che, nonostante tale condizione, non vede tutelata appieno la propria posizione. Riteniamo che in futuro tale problematica dovrà essere di interesse del tavolo nazionale.

 

E adesso una questione di metodo: prima di approcciarci alla trattativa come USB abbiamo inviato a colleghe/i  un questionario, con l’intento di indagare quanto i lavoratori conoscessero (e  quali fossero le opinioni comuni sul tema) il funzionamento del Fondo. Nel questionario si è dato spazio anche a proposte o suggerimenti da parte dei colleghi, e dalle risposte è emersa la netta contrarietà a doppie indennità e premi decisi discrezionalmente dall’amministrazione.  A ciò abbiamo dato seguito e a breve pubblicheremo un documento di ritorno.

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Come dicevamo in precedenza stiamo parlando solo di un accordo locale, ma le questioni che esso solleva dovrebbero far riflettere sulle responsabilità di quelle sigle che a livello nazionale siglano pre-intese con cui si distolgono risorse economiche importanti dalle progressioni economiche di tutti i lavoratori per finanziare posizioni organizzative e incarichi di responsabilità. Tale deriva potrà essere arginata solo dalla partecipazione dei lavoratori che, quando vengono interpellati  (ad es. a livello locale, questionario USB in occasione della distribuzione del fondo; a livello nazionale, referendum on-line USB contro la pre-intesa del 14 dicembre), affermano con chiarezza la richiesta di  maggiore eguaglianza e democrazia economica nei posti di lavoro.