Piemonte - Entrate: esito dell’incontro in DP1 del 13/11/2019

Torino -

In data 13 novembre si è tenuto un incontro con la Direzione della DP1, sulla base di un documento presentato dalla RSU, di cui condividiamo i contenuti e che rivendica soluzioni organizzative per  problematiche gravanti sul personale.

In un anno difficile, caratterizzato da un  blocco delle attività istituzionali dovuto alle procedure di attribuzione POER, dalla riorganizzazione dell'Ente e da una forte  riduzione degli organici, è mancato un intervento adeguato alla drammaticità della situazione.  L'Amministrazione si è inoltre distinta per una pessima gestione delle relazioni sindacali, un interlocutore assente su richieste rimaste per mesi inevase.

Su tali basi ha avuto luogo la discussione, alla presenza della Parte pubblica affiancata da tutti i capi articolazione (POER).

Di seguito un sunto delle problematiche trattate o ad oggi pendenti.

Critico è lo stato degli uffici territoriali, dove la carenza di organico impatta fortemente sul vissuto quotidiano del personale. A fronte di carichi di lavoro rimasti  inalterati l'Amministrazione ha "cottimizzato" le attività assegnate ai colleghi degli UT (es. numero di pezzi da fare in un dato tempo), saturando l'orario degli operatori di front-office con attribuzioni crescenti di pratiche di back-office. In parallelo abbandona questi colleghi alla gestione di interminabili code e alle intemperanze dell'utenza.

L'"organizzazione" degli UT è in taluni casi accompagnata da una cattiva gestione del personale, fatta di continui controlli e contestazioni capziose, che non di rado sfociano in comportamenti irrispettosi nei confronti di colleghi, tendendo a una più generale compressione di pause e socialità.

Per l'Ufficio controlli si rilevano in parte altre dinamiche. Nel primo quadrimestre si è verificato che il personale dovesse lavorare pratiche non in scadenza, vista la carenza di elementi di accertamento presenti in geco.  A partire dalla primavera venivano invece assegnate pratiche in scadenza, a volte in assenza di fascicolo, ma già a disposizione dell'ufficio controlli nel 2018.  Alla necessità di svolgere tali scadenze si sovrapponeva la richiesta di effettuare lavorazioni di space/spesometro e verifiche che, sebbene non in scadenza, assumevano  rilevanza per ragioni di obiettivo.

Tale dinamica si presenta anche nella parte finale dell'anno, con nuove assegnazioni in scadenza, da svolgere in assenza di istruttoria ed  in contemporaneità di attività esterna, con grave esposizione a stress e a rischio professionale per i dipendenti.

L'attività esterna è infine tra gli argomenti lasciati in sospeso: l'Amministrazione non anticipa titoli di viaggio, liquida con ritardo le missioni, o si affida al mezzo proprio dei dipendenti, ricorrendo anche a pressioni qualora questi ultimi non siano nella possibilità di anticipare risorse proprie.

In merito all'Ufficio legale si evidenziano problematiche legate a lavorazioni in continua scadenza e lavorazioni straordinarie, acuite da difficoltà dovute al pensionamento di personale di coordinamento. Anche per tale area l'impatto è delicato in termini di rischio professionale e benessere organizzativo.

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Il confronto tenutosi con la Parte pubblica ha visto l’Amministrazione arroccata su posizioni difensive, un atteggiamento di chiusura rispetto problematiche anche ovvie, ma gravi, quali gli effetti della carenza di personale.

L’Amministrazione ha più volte sostenuto che il nostro lavoro  si concreta nel “fare pezzi”, declinando il dibattito su una presunta scarsa produttività del personale, minimizzando in taluni casi quanto da noi sostenuto sulla carenza di organico.

Il confronto è stato  dunque serrato, conclusosi solo a tarda serata con l’impegno dell’Amministrazione ad aprire tavoli dedicati alle specifiche aree aziendali.

Sebbene riteniamo positiva l’apertura finale al confronto, riteniamo necessaria una calendarizzazione in tempi certi e a brevissimo termine di tali tavoli.  Troppe volte, ad oggi, l’Amministrazione ha utilizzato la promessa di incontri dedicati (es. aree controllo, es. su raccolte firme internet e telefono ecc.) quale escamotage per dilatare i tempi a proprio vantaggio.  

Il tempo è pertanto scaduto.  A differenza che nel passato  le problematiche in campo sono troppo gravi e necessitano di interventi concreti ed immediati.

Per concludere  come USB prendiamo le distanze da chiunque voglia ridurre il nostro Lavoro a una questione di  “pezzi”. Speriamo di tratti di uno scivolone della Controparte.

Il nostro impegno sindacale è rivolto alla salvaguardia del benessere, della salute e della sicurezza di colleghe e colleghi sul posto di lavoro. Persone concrete, ognuna con la propria storia individuale e professionale.

Riteniamo inoltre che l’agire dell’Ente pubblico dovrebbe essere rivolto alla Cittadinanza con un approccio votato a cogliere la complessità delle situazioni concrete.       

Un diverso modo di pensare, probabilmente, ma che rivendichiamo a testa alta.

USB – Agenzie fiscali Piemonte - DP1 Torino