PIEMONTE - ENTRATE: incontro in DR su ex. Artt. 17 e 18 CCNI

 

Un esercito di posizioni organizzative finanziate dai lavoratori!

 

Torino -

Nei gironi scorsi le OO.SS. sono state convocate presso la DR per un incontro con Odg. “Posizioni ex. artt. 17 e 18 CCNI anno 2017”.

La convocazione fa seguito a nota n. 228252 del 22/12/2016 della Direzione Centrale del Personale contenente le linee guida per i rinnovi e le proroghe di posizioni organizzative e incarichi di responsabilità in scadenza, di cui agli artt. 17 e 18 CCNI. La nota prevede - a grandi linee - una verifica dei requisiti dimensionali (numero minimo di team o reparti per unità organizzativa, numero minimo di addetti per team ecc.) secondo i vincoli di budget previsti, e dispone il rinnovo fino al 31/12/2017 degli incarichi assunti nel corso del 2016 (es. resp. servizi pubblicità immobiliare) e degli incarichi di esperto; la continuazione degli incarichi con scadenza successiva al 31/12/2016; il bando di interpelli per la copertura delle restanti posizioni, unitamente alla possibilità (avvenuta) di proroghe di massimo due mesi.

Su tali basi la DR ha esposto la situazione piemontese in merito alle verifiche di budget, descrivendo un’insufficienza di risorse economiche per coprire le posizioni organizzative finora in essere. Questo il resoconto della DR: attraverso avanzi di budget regionalesono state finanziate (per sei mesi) le posizioni organizzative ex Territorio fino al 31/12/2016; ovviamente, andando a regime questa situazione per tutto l’anno 2017, è venuta a determinarsi una “sfasatura” - di circa euro 30.000,00- tra risorse disponibili e risorse necessarie per finanziare le posizioni citate. La DR avrebbe pertanto provveduto, di concerto con le DP di riferimento, alla soppressione di quelle posizioni organizzative definite “non immediatamente operative…e che non coordinano direttamente risorse” (alcune posizioni di coordinamento team controllo delocalizzati, ruoli di coordinamento aree governo e analisi), alla soppressione di un team privo del numero minimo di addetti, alla riduzione del trattamento economico per posizioni a capo di team delocalizzati sotto organico, al venir meno di una posizione di capo team legale a seguito di pensionamento di personale. La DR ha infine sottolineato che in attesa dei prossimi interpelli per le posizioni ad oggi prorogate, verificherà la definitività o meno di alcune riduzioni effettuate.

Affinché l’intervento della DR non si trasformasse in un autocompiaciuto monologo efficientista abbiamo chiesto (come già fatto per tempo, ad aprile!) di conoscere il dato della composizione numerica di tutti i team e/o reparti del Piemonte,unitamente agliimporti necessari per il finanziamento delle posizioni organizzative e a quante risorse economiche vengono sottratte dal FONDO di tutti i lavoratori per sovvenzionare gli incarichi.

L’amministrazione ha replicato negativamente (piuttosto seccata) alle solitarie richieste di USB, sottraendosi ad un confronto pieno e rimandando la responsabilità del finanziamento degli incarichi con il fondo dei lavoratori ad un “livello nazionale” di contrattazione.

In questa sede sarebbe quindi fin troppo facile - ma comunque doveroso (poiché, alla fine, tutti i nodi vengono al pettine…) - ricordare la scellerata pre-intesa del 14/12/2016 (siglata da CGIL, CISL, UIL, SALFI) che sottrae ben 10.661.565,00 di euro dalle progressioni economiche per il personale per destinarle al finanziamento di posizioni organizzative e incarichi di responsabilità. Tuttavia USB non cede al gioco dello scarica barile delle responsabilità e ha ricordato alla DR che i primi 2.500,00 euro di indennità pagata a chi ricopre posizioni ex artt. 17 e 18 sono finanziati attraverso il fondo di tutti i lavoratori,  i team possono essere composti da un numero minimo di 8 addetti fino a un massimo di 16 unità (salvo i delocalizzati) e l’autorizzazione alla costituzione dei team è di competenza regionale.Ciò vuol dire che i dati richiesti da USB sono indispensabili per un confronto serio con l’amministrazione e per un’attenta verifica del numero di team e/o reparti (e il relativo numero di posizioni e/o incarichi) davvero necessari per organizzare il lavoro.

Capita spesso, difatti, che molti team siano costituiti da un numero minimo di addetti consentito, nonostante nello stesso Ufficio e/o reparto ci siano altri team che svolgono le stesse lavorazioni(anche questi composti da un numero minimo di unità). E’ quindi inevitabile il moltiplicarsi di posizioni organizzative spesso non necessarie e, verrebbe da dire, è ancor più facile “invitare a nozze con i soldi degli altri!”.  Un vero e proprio ESERCITO di posizioni organizzative e incarichi finanziati da TUTTE/I NOI, ben 268 sul solo territorio piemontese! a cui si aggiungono n. 28 P.O.T., che seppur non finanziate col nostro fondo rappresentano l’emblema di continuità di una gestione fallimentare delle posizioni apicali da parte dell’AE: inutile ricordarela ben nota sentenza della Corte Costituzionale che definì illegittimi più di 700  incarichi dirigenziali!

n. 28 P.O.T. (rinnovo fino al 30/09/2017)

n. 19 art. 17 (n. 17 con proroga fino al 28/02/2017, n. 2 con rinnovo fino al 31/12/2017)

n. 249 art. 18 (n. 199 con proroga fino al 28/02/2017, n. 50 con rinnovo fino al 31/12/2017)

USB ha sempre ritenuto che le indennità in questione dovrebbero essere pagate interamente dall’Agenzia, poiché è l’amministrazione che impone l’organizzazione del lavoro e destina risorse umane a copertura degli incarichi secondo  criteri e procedure che essa stessa decide. Non essendo purtroppo tale la situazione, in questa fase è doveroso esigere TRASPARENZA sul dato regionale complessivo, poiché è da questo passaggio che deriva la possibilità di VERIFICARE come vengono utilizzati i soldi dei lavoratori; risorse economiche che non devono garantire posizioni di comodo, ma utilizzate a TUTELA di tutti i lavoratori e le lavoratrici.

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In chiusura cogliamo l’occasione per ricordare che USB-Nazionale ha predisposto un percorso di mobilitazione articolato che consentirà ai lavoratori, su temi importanti come le progressioni economiche e il finanziamento delle posizioni organizzative con il fondo di tutti, di prendere parola e diventare parte attiva della trattativa: con un percorso di assemblee presso i vari territori e con un REFERENDUM telematico per pronunciarsi sulla pre-intesa del 14 dicembre siglata da CGIL, CISL, UIL, SALFI.