Piemonte - Entrate, USB non avalla le scelte ed i metodi dell'Amministrazione
L’intesa raggiunta in Piemonte su posizioni organizzative e incarichi di responsabilità, ex art.18 CCNI, è semplicemente la firma per “visto e confermato”, da parte delle Organizzazioni Sindacali firmatarie, ad un impianto organizzativo elaborato totalmente dall’Amministrazione Regionale, in raccordo con quella Centrale.
In tutti gli incontri è sempre emersa l’impossibilità, a livello regionale, di incidere concretamente sulle evidenti anomalie derivanti dall’applicazione della preintesa del 5 agosto 2010 ( poi accordo del 22 dicembre 2010).
La storia è sempre la stessa:
- l’Amministrazione si da un’organizzazione e sulla base del proprio progetto presenta alle OO. SS. il costo che tutti i lavoratori devono pagare per remunerare gli incarichi - a suo dire necessari - per il funzionamento della struttura;
- le solite Organizzazioni Sindacali sono pronte a firmare, rivendicando (…) la bontà degli accordi che sottoscrivono.
Ma che cosa hanno firmato a livello nazionale il 22 dicembre?
Hanno “vistato” la richiesta dell’amministrazione di utilizzare ben 10.661.565 euro del Fondo unico 2010 per pagare le posizioni organizzative e gli incarichi di responsabilità sottraendoli a tutti i lavoratori dell’Agenzia per possibili passaggi di area, passaggi economici o comunque riconoscimenti economici non indifferenti (300,00 euro procapite).
Che cosa è stato firmato il 7 aprile 2011 a Torino?
E’ stato “vistata” la richiesta della Direzione Regionale del Piemonte di utilizzare circa 600,00 euro del Fondo unico per portare gli attuali 158 incarichi ai necessari - sempre a detta dell’amministrazione - 218 incarichi.
Tutti questi incarichi sono ritenuti necessari per il funzionamento dell’Agenzia in base ad una Riorganizzazione che a parole nessuna OO. SS. riteneva opportuna, ma che, nei fatti, è sostenuta ed avallata con i vari accordi che sottoscrivono.
Sia a livello nazionale che regionale, abbiamo sempre sostenuto l’opportunità di non aumentare a dismisura gli incarichi, e questo a tutela del salario di tutti i lavoratori, ma la risposta dell’amministrazione - appoggiata da tutte le OO. SS. - continua ad andare nella direzione opposta, tendenza che non può incontrare il nostro consenso.
Nell’intesa del Piemonte, si è ritenuto di partire con team già ridotti al numero minimo previsto (ma questo oltre che per l’amministrazione era anche funzionale agli obbiettivi (…) delle altre sigle sindacali) ed inoltre vi sono acclarate situazioni paradossali ed assolutamente non condivisibili in cui troviamo incarichi di coordinamento in team di 2 persone ed incarichi in team di 19 persone.
Al peggio non c’è limite !!!
I paradossi e le incongruenze dell’intesa sono facilmente rilevabili e ancor di più prefigurano la rottamazione dei rapporti e delle corrette relazioni sindacali, pressioni e insidie sui “sottoposti” che faranno aumentare tensioni e sperequazioni.
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