Piemonte - In difesa del salario, sciopero generale e manifestazione il 24 ottobre
In preparazione dello Sciopero generale del prossimo 24 Ottobre si sono incontrati, in una partecipata assemblea nei locali della Direzione Regionale delle Entrate, lavoratori e lavoratrici dell’Agenzia delle Entrate e rappresentanti nazionali e regionali di USB-Agenzie fiscali.
Il confronto tenutosi ha riguardato tematiche “calde” quali il Jobs Act, vero e proprio colpo di mano del Governo Renzi per abbattere le ultime forme di tutela dei lavoratori e abbandonarli, in assenza di risposte sociali forti, al ricatto del precariato a vita e delle retribuzioni al ribasso, il rinnovo del contratto dei dipendenti pubblici e il completamento dei passaggi di fascia economica del personale delle Agenzie Fiscali.
Si è parlato di una controriforma della Pubblica Amministrazione che, al di là delle patinature mediatiche, mostrerà il vero volto della spending review: un processo in atto volto a ridefinire il ruolo del Pubblico impiego nel paese, strutturato con le modalità concrete della chiusura degli uffici e del taglio dei servizi ai cittadini, con la mobilità coatta e il demansionamento dei dipendenti pubblici. In questa operazione di tagli indiscriminati rientra anche il blocco dei contratti che il governo vorrebbe fino al 2020.
Tali attacchi al mondo del lavoro, pubblico e privato, e al sistema del Welfare coincidono con la parallela espulsione dal dibattito pubblico del tema della lotta all’evasione fiscale.
Su tali premesse i lavoratori hanno discusso del ruolo del Fisco e della necessità di un suo potenziamento in ottica di politiche fiscali redistributive.
Tale potenziamento deve passare dalla valorizzazione dei lavoratori del comparto: è necessario sbloccare le risorse economiche per il rinnovo del contratto, garantire a tutte/i i passaggi di fascia economica, non utilizzare il FONDO di tutti per retribuire posizioni organizzative, pretendere un adeguato sistema di tutele a fronte dei rischi professionali che quotidianamente si corrono, ecc.
Particolare interesse è stato mostrato rispetto al funzionamento del Fondo unico di amministrazione (FPSRUP) che alimenta il salario accessorio, vale a dire sul “come“ tale Fondo viene alimentato anche attraverso le quote sottratte mensilmente a tutti i lavoratori, infatti gli ultimi rinnovi contrattuali hanno previsto che il 10 per cento della perequazione monetaria non andava in busta paga, bensì, ad alimentare il salario accessorio.
Questo meccanismo permette sia lo scippo di risorse economiche dei lavoratori che l’aumento delle diseguaglianze retributive tra incaricati e non.
I lavoratori vogliono cambiare questa situazione prodotta anche dalle politiche concertative e miopi di CGIL-CISL-UIL .