Pisa. CARNEVALE E' FINITO (?)
Siamo alle solite… Nonostante la Quaresima (che per noi dura ininterrottamente da diversi anni) e la fine del Carnevale, da abili trasformisti i delegati di CGIL, CISL e UIL ricominciano ad imperversare negli uffici per chiedere l’avallo ad un contratto che, ben lontano dall’aver risolto minimamente le sofferenze salariali, si ripropone con la solita logica del “paghi 3 e prendi 1”.
Il massimo della convenienza. Eppure…:
VOGLIAMO QUESTO CONTRATTO
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Almeno 116 euro calcolati sulla posizione B3,
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Computo dell’indennità d’Agenzia ai fini previdenziali,
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Buono pasto a 7 euro
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Rivisitazione dell’istituto che decurta il salario in caso di malattia inferiore a 15 gg.
E invece dopo una settimana:
VOILA’… in scena la commedia: Arlecchino servitore di due padroni.
Il 26 gennaio all’ARAN viene firmata una preintesa (che non è ancora un contratto…) in
cui:
- I 116 euro vengono calcolati non sui B3 ma su un ibrida posizione a metà tra B3 e C1 (il che di fatto diminuisce la quota parte pro-capite).
- Una parte degli aumenti è (di nuovo…) collegata alla produttività e non in busta paga;
- L’incremento è su 3 rate a fronte di un contratto che è già scaduto prima ancora di partire;
- E’ rimasta la tassa sulla malattia inferiore a 15 gg.
PARTECIPIAMO ALLE ASSEMBLEE FARSA DICHIARANDO IL NOSTRO
IL CONTRATTO DEVE ESSERE MESSO IN DISCUSSIONE CON L’AUSILIO DI UN REFERENDUM IN TUTTI GLI UFFICI, IN CUI
NO A QUESTO MODO DI PROCEDERE.TUTTI I LAVORATORI POSSANO ESPRIMERE LA LORO OPINIONE
Il 19 gennaio 2006, dopo assemblee e presidi in tutti gli uffici tutte le OO.SS. (CGIL, CISL, UIL, SALFI, RdB, FLP) avevano proclamato: