Pisa. Territorio... il maggior consenso possibile
Il 28 giugno u.s. si è tenuta presso l’Ufficio di Pisa dell’Agenzia del Territorio l’ennesima riunione per decidere la ripartizione delle quote relative all’attività svolta come “new business” nel 2003. Gli accordi a livello nazionale, demandando la contrattazione a livello locale, prevedevano che tale quota potesse essere suddivisa tra tutto il personale e significativamente tra quello direttamente coinvolto. Le RSU dell’Ufficio, a maggioranza, già in altra riunione avevano presentato una proposta di discussione. Ciò nonostante, i rappresentanti provinciali di CGIL, CISL, UIL e SALFI, scavalcando le stesse RSU, hanno presentato una loro proposta (60% al personale interessato [5 dipendenti], 40% al restante personale [70 dipendenti]) accettata dal dirigente e che andava addirittura ben oltre quella fatta in origine dallo stesso (50% e 50%).
Ma la cosa grave è stata che tale proposta “sindacale” è stata presentata ben sapendo che la maggioranza dell’Ufficio e la maggioranza delle RSU era contraria. A cosa servono quindi le RSU? E questo, mentre leggiamo che nella riunione del 7 luglio alla Direzione Regionale delle Entrate della Toscana, tutte le sigle sindacali hanno convenuto su un documento che “prevede espressamente che i soggetti titolari della contrattazione sono le RSU degli uffici locali”.
I LAVORATORI DELL’UFFICIO, TRAMITE REFERENDUM, RESPINGONO QUESTO PSEUDO-ACCORDO, FATTO IN TOTALE SPREGIO PER IL RUOLO DEI PROPRI RAPPRESENTANTI DELLE R.S.U., DEMOCRATICAMENTE ELETTI. CHIEDONO A TUTTE LE OO.SS. UN RIPENSAMENTO SULLO STESSO ED IL RIPRISTINO DELLE GARANZIE DI RAPPRESENTATIVITA’ LOCALE. DIFFIDANO GLI UFFICI DELL’AGENZIA DEL TERRITORIO PREPOSTI DAL LIQUIDARE LE SOMME RELATIVE IN QUANTO CONSIDERANO TOTALMENTE ILLEGGITTIMO L’ACCORDO DEL 28
GIUGNO 2006.
Agenzia del Territorio – Ufficio di Pisa
Totali presenti: 63
Favorevoli all’accordo: 1 firmato + 4?
Contrari all’accordo: 38
Astenuti: 20