PO e IR Accordo PENALIZZANTE, ILLEGITTIMO e PASTICCIATO

Roma -

Non c'è quattro senza cinque...E così per la quinta volta consecutiva l'amministrazione incassa la proroga e il finanziamento delle posizioni organizzative e degli Incarichi di responsabilità utilizzando ben 10.600.000 euro del nostro salario accessorio.

Il solito triste copione che oramai da tempo va in onda stancamente, si è ripetuto anche il 26 giugno. cgil, cisl, confsal e intesa firmano un verbale di intesa nel quale danno copertura sindacale alle esigenze dell'amministrazione: preservare la catena di comando da remunerare col fondo di tutti i lavoratori, lasciandosi mani completamente libere sulle modalità di attribuzione degli incarichi.

Ma stavolta amministrazione e sindacati “creativi” si sono voluti spingere oltre e, nel tentativo di rivendersi qualcosa agli occhi dei lavoratori, hanno siglato una accordo integrativo stralcio relativo al finanziamento delle funzioni direttive nel quale modificano (a condizione che tale fantasioso accordo incassi il placet degli organi di controllo) gli artt. 17 e 18 del Contratto integrativo.

In questo caso ai sindacati firmatari della quinta proroga consecutiva (cgil,cisl, confasal e intesa) si aggiunge anche l'intrepida flp che mentre si nasconde dietro il consueto blablabla sulla mancanza di discontinuità nel vertice dell'Agenzia, garantisce in pieno lo status quo, siglando anch'essa un accordo che scontenta tutti (sia chi ricopre tali incarichi sia la stragrande maggioranza del personale) e che nella sostanza lascia intatto l'impianto generale. Si certifica, infatti, che 10.600.000 euro del nostro salario accessorio dovranno essere destinati per il prossimo triennio a finanziare tali posizioni, mentre il risultato sbandierato sarebbe l'incremento della quota a carico dell'Agenzia per il finanziamento delle PO e degli IR, che passerebbe da circa 4 milioni ad 8 milioni.

Si tratta in realtà di un accordo penalizzante, in odore di illegittimità e pasticciato.

Perché si tratta di un accordo penalizzante?

Oltre la consueta sottrazione di risorse dal nostro fondo, l'accordo modificativo degli artt. 17 e 18 del CCNI non affronta minimamente la questione della omnicomprensività che pure è stabilita nel nostro contratto nazionale: ovvero l'indennità di responsabilità dovrebbe assorbire (art 28 del ccnl previgente non modificato dall'attuale) anche il salario accessorio di queste figure. Ed invece ai 10.600.000 euro del nostro fondo vanno aggiunti circa altri 12 milioni che gravano sempre sul nostro salario accessorio e che servono a pagare la produttività di queste figure, in barba al principio di omnicomprensività. Dinanzi a tale scenario l'incremento di 4 milioni della quota a carico dell'agenzia appare veramente un risultato modesto.

Morale della favola, anche qualora le modifiche al CCNI dovessero superare il vaglio degli organi di controllo, tali figure continueranno ad essere pagate gravando pesantemente sul fondo di tutto il personale e non, come dovrebbe essere, dall'amministrazione.

Vogliamo sottolineare a tal proposito una stridente contraddizione: quando si tratta di trovare soldi per tutti i lavoratori l'amministrazione fa sempre spallucce trincerandosi dietro presunti ostacoli tecnici.

Quando si tratta di intervenire su materie a loro particolarmente care, i soldi (a prescindere dall'entità) spuntano sempre miracolosamente fuori...

Perché si tratta di una accordo che potrebbe presentare profili di illegittimità?

Vi è poi un'altra questione che attiene alla composizione del tavolo sindacale. La modifica del CCNI dovrebbe essere prerogativa delle OO.SS che all'epoca della sottoscrizione (2007) erano titolate alla contrattazione: quindi anche l'USB. Invece, con un colpo di mano, amministrazione e cgil, cisl, confasal intesa e flp se la sono cantata e suonata fra di loro. Sappiamo che la democrazia sindacale non è esattamente il loro forte ma a tutto c'è un limite.

A tal proposito abbiamo rimesso la questione al nostro studio legale per verificare la legittimità della composizione del tavolo sindacale ed eventualmente intraprendere le azioni nelle sedi opportune.

Perché si tratta di un accordo pasticciato?

La questione dell'ordinamento professionale e quindi anche del finanziamento e della individuazione delle funzioni direttive dovrebbe trovare soluzione all'interno del CCNL e, in particolare, nella Commissione per la revisione del sistema di classificazione del comparto Funzioni centrali. Invece, dopo ben 16 mesi dalla sottoscrizione del CCNL, l'avvio dei lavori di tale Commissione è stata sollecitata solo da USB con diverse ed incisive iniziative sotto l'Aran.

Le altre sigle sindacali, mentre nei comunicati parlano di area quadri et similia non hanno mosso un dito per favorire la convocazione di tale Commissione, anzi l'hanno ostacolata perchè il loro unico interesse è non avere al tavolo USB. Il pasticcio sulla modifica del CCNI deriva anche da questo: si rinuncia alla battaglia all'interno del CCNL e si sposta l'asse sul contratto integrativo. Un modo, l'ennesimo, per gettare fumo negli occhi dei lavoratori.

Insomma gli accordi sottoscritti il 26 giugno costituiscono un vero e proprio capolavoro negoziale che si inscrive nel solco tracciato con tenacia dall'amministrazione volto a legittimare differenze retributive notevoli tra il personale e continuare ad utilizzare le risorse di tutti i lavoratori per pagare l'organizzazione del lavoro.

E nel frattempo il nostro salario accessorio e le progressioni economiche hanno accumulato un ritardo stratosferico. Quando si insegue l'amministrazione sul suo terreno, e si capovolge l'ordine delle priorità, i risultati non possono che essere questi...