Posizioni Organizzative all’Agenzia delle Entrate: scelte arbitrariamente dall'amministrazione e pagate col fondo di tutti i lavoratori!
Tutto secondo previsioni.
La bozza presentata dall'amministrazione sui criteri di conferimento delle posizioni organizzative è facilmente riassumibile: mani liberissime nell'individuazione di queste figure e finanziamento attingendo dal fondo di tutto il personale.
Sui criteri di conferimento l'anzianità di servizio e la laurea non conteranno nulla, i primi 15 punti (anzianità e titoli di studio) saranno raggiunti praticamente da tutti i partecipanti, nè vi sarà alcuna prova degna di questo nome in quanto si risolverà tutto in un colloquio, senza neanche una graduatoria finale.
In pratica i lavoratori al termine della selezione (se così possiamo definirla ...) verranno inseriti in 3 fasce: la prima che riguarda chi avrà conseguito un punteggio tra 27 e 30, la seconda un punteggio tra 20 e 26,5 e la terza fino a 19,5 punti. All'interno di quei range di punteggio, mancando appunto una graduatoria, le posizioni saranno da considerarsi equivalenti e deciderà poi l'amministrazione a chi assegnarle. A suo esclusivo piacimento....
D'altronde tutta la filiera pomposamente definita “nuova veste organizzativa”, si fonda sul principio degli incarichi fiduciari, a partire naturalmente dall'attribuzione delle Poer.
È quella che l'amministrazione (sul punto seguita da qualche sigla sindacale più realista del re) definisce procedura semplificata. Al nostro paese si chiama semplicemente arbitrio.
Per quanto concerne poi il finanziamento delle PO (la cui quantificazione ancora non conosciamo ma non crediamo si discosterà molto dai 10.000.000 di euro) si attingerà dal salario accessorio di tutto il personale. L'amministrazione si sceglie le sue figure come meglio crede e senza alcun vincolo e noi le paghiamo: comodo e moderno vero?
Un'altra strada ci sarebbe: pagare integralmente queste figure con risorse a carico dell'Agenzia senza intaccare il fondo di tutto il personale in modo da liberare risorse utili per fare passaggi di fascia economica per tutti i lavoratori. Ma per fare questo occorrerebbe un quadro sindacale ben differente che faccia prevalere gli interessi di tutti i lavoratori e non valutazioni di altro tipo.
E cosi, mentre USB poneva al tavolo la questione dei criteri di conferimento e del finanziamento a carico del salario accessorio del personale, alcune altre sigle sindacali si soffermavano su dettagli secondari, tra disquisizioni leziose sulla natura del coordinamento svolto da queste figure e richieste di aumentare il numero degli incarichi riducendo il requisito dimensionale (12 unità) individuato dall'amministrazione per costituire un team. E volgiamo sottolineare come quest'ultimo punto dovrebbe essere, al contrario, intrinsecamente subordinato ad una riflessione seria sulle fonti di finanziamento.
La riunione è stata aggiornata a martedì ma temiamo fortemente che il copione sia già scritto.
Giusto per non farci mancare niente a margine della riunione abbiamo anche dovuto ascoltare una infelicissima sortita dell'amministrazione sulla figura del responsabile del procedimento che secondo la parte datoriale, dovrebbe essere individuata nei singoli lavoratori e non in chi ricopre posizioni apicali.
Come è noto, la battaglia che come USB conducemmo per anni su questo punto, approdò nel 2016 ad una nota del Direttore del personale secondo la quale il responsabile del procedimento non andava individuato nel lavoratore assegnatario della pratica, ma nel Dirigente o nei funzionari preposti alle articolazioni organizzative (Capi area e capi team)
Non esattamente quello a cui puntavamo, ritenendo l'USB che il responsabile del procedimento dovesse essere il Dirigente o la Poer o il Capo Area, ma almeno un primo passo per restituire serenità e tranquillità lavorativa ai lavoratori senza scaricare tutte le responsabilità verso il basso.
Ribadiamo: vogliamo sperare che si sia trattata solo di una infelice uscita da parte dell'amministrazione senza alcun seguito concreto.
Diversamente, USB non consentirà colpi di mano e dietrofront diretti a scaricare tutte le responsabilità sulle spalle dei lavoratori, mentre viene sistematicamente taglieggiato il loro salario accessorio. Lo diciamo anticipatamente, a scanso di equivoci …