Progressioni Entrate: il peso delle Posizioni Organizzative

PROGRESSIONI ECONOMICHE: TUTTI I NODI VENGONO AL PETTINE!

Roma -

L'incontro che si è tenuto martedì 15 novembre sulle progressioni economiche e non solo, non ha aggiunto nulla di nuovo rispetto a quanto già emerso durante la trattativa svoltasi circa una settimana prima.

L'amministrazione si è ripresentata al tavolo riproponendo la medesima cifra di 7 milioni, pari a circa 4.500 progressioni economiche, per l'annualità 2016, senza fornirci la costituzione del fondo, ma annunciando, a voce naturalmente, che le risorse fisse e ricorrenti impegnate per gli articoli 17 e 18 ammontano per il 2016 a circa 10.600.000.

Unico elemento di novità, la proposta da parte dell'amministrazione di saltare le progressioni per il 2016 e di avviarle nel 2017 in modo da implementare le risorse anche col fondo 2017 per arrivare a un numero complessivo di circa 9.000 progressioni economiche.

Ma al di là dei numeri risicati proposti dall'amministrazione ciò che risulta evidente è la mancanza di volontà politica o, nella migliore delle ipotesi la timidezza dell'amministrazione, nel fare l'unica cosa possibile per incrementare le risorse da destinare alle progressioni: pagare gli articoli 17 e 18 con risorse variabili in modo da liberare risorse per le progressioni economiche.

Giusto per fare due calcoli, un'operazione di questo tipo significherebbe avere a disposizione soltanto per il 2016 oltre 17 milioni (i 7 milioni individuati dall'amministrazione più i 10 milioni delle posizioni organizzative e degli incarichi di responsabilità a cui potrebbero essere aggiunti anche i risparmi derivati dai pensionamenti del 2015) e consentire passaggi economici solo nel 2016 a circa 12.000 lavoratori.

E questa operazione, dovrebbe essere condotta con ciclicità in modo da consentire in prospettiva, nel giro di qualche anno, uno sviluppo economico a  tutti i lavoratori.

Intanto è bene ribadire che quel contratto integrativo firmato da tutte le OO.SS eccetto USB, avendo introdotto gli incarichi di responsabilità (articolo 18) ha fatto lievitare tali posizioni ben oltre il 2% del personale della terza area, come previsto dal CCNL, facendole schizzare a circa il 10%

Successivamente, con specifici accordi sindacali (grida vendetta quello sottoscritto da Salfi e Cisl nel 2010) la prassi, che non trova alcun riscontro nel CCNL, di pagare le posizioni organizzative e gli incarichi di responsabilità con soldi fissi e ricorrenti si è andata consolidando, privando i lavoratori di quelle risorse che avrebbero garantito nel tempo il conseguimento dei passaggi di fascia.

Da tempo come USB, sosteniamo che PO ed incarichi di responsabilità devono essere pagate con risorse variabili, se non con fondi propri dell’Agenzia

Sentire ora quelle stesse OO.SS, folgorate sulla via di Damasco, dichiarare che gli articoli 17 e 18 devono essere pagati con risorse variabili ci ha fatto sobbalzare dalla sedia.....

Pentimento tardivo o la consueta manfrina che caratterizza ogni inizio di trattativa?

Sarà l’evoluzione della trattativa a rispondere a questo interrogativo, ma resta fermo il vero punto politico della questione: o si recuperano risorse fisse e ricorrenti impiegate per pagare gli articoli 17 e 18, destinandole ai passaggi di fascia, oppure il numero di progressioni economiche è destinato a rimanere inevitabilmente esiguo.

E questa operazione si può e si deve fare già a partire dal fondo 2016 visto che lo stesso ancora si deve costituire

Questo è quello che abbiamo ribadito durante il nostro intervento al tavolo.

Infine sulla valutazione.

L'amministrazione ha replicato alla nostra lettera indirizzata al Direttore dell'Agenzia, nella quale richiedevamo la sospensione formale dell'atto di valutazione, confermando la validità di quanto concordato nella riunione di qualche settimana fa, cioè di non dare immediata efficacia alla valutazione. “Domani non si va a valutare” è quanto testualmente ribadito al tavolo.

Continuiamo a ritenere l'atteggiamento dell'amministrazione ambiguo; da un lato si dichiara che la valutazione è sospesa, dall'altra gli si dà ampia rilevanza sull'Intranet aziendale.

Sarebbe un bel segnale se cominciassimo a tenere fuori la valutazione proprio dalle progressioni economiche, considerato, tra l’altro, il fallimento di questo sistema già sperimentato nel completamento dei passaggi di fascia del 2010.