Pubblica Amministrazione: ma quanto è Smart (questo Working)?
Abolire la percentuale minima di lavoratori pubblici in smart working in questa fase dell’epidemia è una scelta decisamente rischiosa per i lavoratori e per la collettività.
Non è affatto “un ritorno alla normalità, in sicurezza…”, come dichiarato dal Ministro Brunetta.
Tanti ancora i casi, troppi ancora i morti per parlare di ritorno alla normalità.
Molti uffici non attrezzati e carico troppo pesante sul trasporto pubblico per parlare di sicurezza.
La realtà è che al Ministro Brunetta prudevano le mani già da tempo sui dipendenti pubblici in smart working. Era il 22 giugno 2020 quando dichiarava: “Basta smart working, i dipendenti pubblici tornino in ufficio”.
È chiaro che il Ministro non è affatto tornato indietro rispetto alla stagione dei fannulloni, come peraltro ampiamente dimostrato dalla conferma totale delle odiose misure adottate nel suo precedente dicastero.
Il tanto sbandierato patto firmato con i sindacati complici, al di là di qualche retorica melliflua, di fatto conferma tutte le norme Brunetta, dalla tassa sulla malattia, alla valutazione individuale.
Nessun ravvedimento operoso come auspicato da USB nella videoconferenza con Palazzo Vidoni.
Continua la farsa del fannullonismo, stavolta con il rischio di avere pesanti conseguenze nella drammatica situazione pandemica.
Ci auguriamo di sbagliare, ma se così non fosse, le responsabilità saranno chiare.