Puglia - Dogane, non c'è pace per il distretto di bari
Istituito sin dal primo gennaio 2011, a seguito dello smembramento di uffici funzionanti dell’ex Area Personale, Organizzazione e Informatica, per la riorganizzazione e ottimizzazione delle risorse non ha ancora oggi visto la luce!
L’affondamento iniziò da subito, quando a capo del Distretto fu messo un funzionario la cui attività preferita (qualcuno sostiene, e non noi, addirittura unica) era quella di contare i giorni che lo separavano dal suo pensionamento e, quando finalmente arrivò quel fatidico giorno non solo lui ma anche i suoi collaboratori tirarono un sospiro di sollievo. Solo allora si prese coscienza del mare di arretrato di casi e problematiche rinviati a più non posso che il pensionando aveva lasciato in eredità, portandosi invece a casa un cospicuo fondo di produttività, ovviamente, per gli obiettivi raggiunti!!
Tanto è vero che il compito di Capo del Distretto passò allo stesso Direttore Interregionale che si avvalse anche, per sovrintendere alle problematiche accumulatesi, di due capi area con funzioni di supervisori, i quali avendo già la propria area da dover gestire, non poterono far altro che evadere l’ordinario. Intanto l’arretrato cresceva, cresceva ….e il personale si ritrovava a dover ogni volta relazionare sullo stato dell’arte e a lavorare in condizioni logoranti. La storia… bruttina … potrebbe continuare per un bel pezzo attraverso resoconti di monitoraggi … di relazioni … di supergruppi di lavoro … ma preferiamo stendere un velo anzi una trapunta pietosa!
Se questo è il passato, non c’è molto da sorridere per il presente. Con l’avvento dell’attuale Direttore del Distretto ci si aspettava una riorganizzazione del lavoro e un recupero dell’arretrato che ponesse finalmente la parola fine al lungo travaglio dell’Ufficio. Invece, e veniamo proprio ai giorni nostri, assistiamo alla creazione di un gruppo di lavoro da parte del Direttore Interregionale (ognuno ha le sue predilezioni!) e ad una serie di spostamenti in un momento così critico per il Distretto! Tra questi c’è stato il conferimento di incarichi di responsabilità, senza il loro consenso, a due funzionari, che per la professionalità acquisita in tanti anni in altri settori, e nonostante documentate e notissime condizioni personali di salute, poco si addicevano a fornire visto lo stato dell’arte quelle propulsioni e snellimenti indispensabili per un proficua ripresa del Distretto. A nulla sono serviti gli incontri con le OO.SS., a nulla sono servite le assemblee del personale per rappresentare le criticità del Distretto e gli SOS lanciati dai singoli lavoratori attraverso istanze, segnalazioni e richieste anticipate di collocamento a riposo.
Chi può scappi!!! E chi ha potuto è scappato via, mentre chi non ha santi in paradiso è costretto a lavorare in un clima di mortificazione ormai insostenibile, per il continuo aumentare di carichi di lavoro da ripartire tra unità sempre più esigue e che di conseguenza non si riesce ad evadere nei tempi previsti.
La USB dice basta alle inutili e dispendiose relazioni sullo stato dei lavori, dice basta alle commissioni istituite per “pesare” l’arretrato, chiede invece che venga assegnato altro personale al Distretto, anche solo temporaneamente, da individuare tramite interpello, al fine di migliorare le condizioni di lavoro di tutti. Inoltre, si chiede di rimediare, revocandole, alle assegnazioni fatte senza il consenso degli interessati, con conferimenti che maturino al termine di indagini conoscitive tra il personale di terza area in servizio presso il Distretto. Al fine di individuare ad esempio qualcuno con esperienza nel settore, che manifesti la propria disponibilità ad assumere l’incarico di capo servizio risorse umane.
Tutto questo abbiamo già rappresentato in data 29 agosto al Direttore Interregionale per il tramite di un suo delegato.
Intanto, l’estate è finita, il personale del Distretto sta scoppiando, l’arretrato continua ad aumentare.
Insomma anche all’interno del Distretto di Bari che racchiude in se molte delle contraddizioni che stanno esplodendo in tutti i luoghi di lavoro pubblico a causa delle politiche dei tagli e dei finti risparmi da un lato che vedono attribuire sempre più potere discrezionale ai dirigenti dall’altro prepariamoci ad un autunno bello caldo!!!