Puglia – Entrate, incontro sindacale Direzione Regionale: procedura di stabilizzazione delle posizioni di distacco infra-regionali
La riunione sindacale presso la Direzione Regionale Puglia con all’ordine del giorno la stabilizzazione delle posizioni di distacco all’interno della regione si è svolta martedì 5 luglio scorso. E’ stato trattato anche il tema della stabilizzazione di chi oggi lavora in sharing office ovvero quei colleghi che svolgono il lavoro per l’ufficio di appartenenza utilizzando però la postazione presso una sede delocalizzata.
*** Stabilizzazione delle posizioni di distacco ***
In apertura, la Direzione Regionale ha introdotto l’argomento esponendo la sua proposta basata sul criterio della volontarietà, procedura rivolta ai distacchi in essere a qualsiasi titolo e con una decorrenza di oltre un anno. Questi ultimi due punti saranno terreno di confronto.
Partendo dai dati forniti dall’Amministrazione, le posizioni potenzialmente stabilizzabili sono 49 e vale a dire:
- 32 colleghi/e che lavorano in uffici diversi da quello di appartenenza a seguito del conferimento di incarico Poer;
- 5 per incarichi di responsabilità;
- 2 per motivi di servizio;
- 1 a seguito di interpello;
- 9 riconducibili a istituti di tutela come ricongiungimento familiare, motivi personali, e legge 104/92.
Come USB abbiamo posto l’attenzione su diversi aspetti tra cui lo spirito dell’istituto della stabilizzazione e i riflessi che questo ha sulla mobilità regionale. Nello specifico, pensiamo che la stabilizzazione sia principalmente destinata a quei colleghi che vivendo particolari situazioni di vita familiare e personale, esigenze e condizioni riconosciuti dall’ordinamento e dalla contrattazione collettiva, si trovano a doversi spostare per un determinato periodo di tempo dal proprio ufficio di assegnazione. A seguito di ciò, passano gli anni, i colleghi lavorano e si ambientano nel nuovo ufficio, l’Amministrazione rimodula la propria organizzazione sulla base della reale pianta organica e, successivamente, per favorire un buon livello di benessere organizzativo e lavorativo in accordo con le OO.SS. si provvede alla loro stabilizzazione. In questo caso i numeri parlano di un’altra realtà, infatti su un totale di 49 posizioni stabilizzabili solo 9 colleghi rientrano negli istituti di tutela mentre gli altri 40 sono sostanzialmente riconducibili a scelte organizzative operate da parte dell’Amministrazione. Consapevoli che le stabilizzazioni non sono a costo zero in termini di mobilità regionale, nel senso che impattano sui numeri in ingresso e/o in uscita per le e dalle DD.PP. condizionandone quindi la portata in termini di possibilità di accesso per tutti partecipanti, abbiamo chiesto che la procedura riguardasse i distacchi senza le 32 posizioni connesse alle Poer, in scadenza l’anno prossimo e, ricordiamo in questa sede, beneficiari dell’indennità di trasferta pari a 250, 400 o 750 euro mensili a seconda se l’incarico si svolge a distanza di 50, 90 o 130 km dal domicilio. Mentre la trattativa si appiattiva sulla stabilizzazione anche delle Poer con il consenso di tutte le altre OO.SS., noi abbiamo subordinato la nostra firma all’accordo a un chiaro impegno da parte dell’Amministrazione teso alla calendarizzazione di un tavolo sindacale con all’ordine del giorno la mobilità regionale. La richiesta è stata caparbiamente da noi più volte rinnovata, la mobilità regionale è democraticamente rivolta a tutto il personale della regione e in questa fase rappresenta un correttivo a quella che a nostro parere è una stabilizzazione di parte. Su questo punto abbiamo ripetutamente sollecitato anche le altre OO.SS.
Di fronte a una Amministrazione sorda che non ha preso impegni, non ha voluto recepire l’importanza di trattare la stabilizzazione all’interno di un percorso più articolato e certamente più equo, come USB non abbiamo firmato l’accordo mentre le altre OO.SS. solo a riunione conclusa hanno formalizzato la loro richiesta di incontro sul tema da noi posto.
*** Stabilizzazione posizioni sharing office ***
La discussione sulla stabilizzazione delle posizioni in sharing office non ha portato all’accordo ma all’impegno da parte dell’Amministrazione di approfondire sia la fattibilità dal punto di vista giuridico che le ricadute sull’organico degli uffici. Sono 12 i colleghi che, come da bando giugno 2017, prestano il proprio lavoro in modalità delocalizzata. Ciò significa che il dipendente, per un periodo di tempo, utilizza gli spazi e gli strumenti dell’ufficio ospitante pur lavorando le pratiche in carico al proprio ufficio di appartenenza. Stabilizzare queste posizioni facendo transitare i colleghi nella pianta organica degli uffici ospitanti potrebbe aggravare ulteriormente la situazione di quelle realtà che già soffrono una forte carenza di personale come ad esempio la D.P. di Brindisi.
Come USB abbiamo più volte rilanciato sulla necessità di predisporre una mobilità regionale seria, con ampi numeri, capace di dare spazio sia alle esigenze del personale che a quelle di servizio. Pensiamo che sia lo strumento più adeguato, democratico, oggettivo e capace di fotografare meglio la situazione attuale. Condividiamo le stabilizzazioni rivolte a quei colleghi portatori di particolari esigenze e bisogni che meritano tutele, le altre invece le consideriamo pasticciate e scivolose verso profili di favoritismo, capaci di escludere dalle dinamiche di spostamento una parte importante del personale.
Per USB la parola d’ordine è mobilità volontaria regionale.
USB PI Agenzie Fiscali Puglia