Puglia - Entrate, ORARIO DI LAVORO: palla al centro ... si riprende la partita

Lecce -

In data 24 novembre, la Direzione Regionale Puglia ha convocato una riunione per riprendere il confronto sull’orario di servizio presso la Direzione Provinciale di Lecce dell’Agenzia delle Entrate. Riprendere la trattativa è sempre stato un obiettivo che l’USB si è posto dal lontano 2012, quando, con una disposizione unilaterale il Direttore Provinciale impose ai dipendenti un nuovo orario di lavoro.

 

 

Nell’incontro di ieri si è deciso di applicare alla DP di Lecce, dal primo gennaio 2016, la stessa articolazione dell’orario di servizio vigente nelle altre DP della regione Puglia. Cioè, la giornata di lavoro inizierà alle 7,30 e l’apertura settimanale del front-office sarà di 24 ore, e non più le attuali 30. Questa decisione ha, finalmente, creato le condizioni per riprendere il confronto sulle restanti possibilità di articolazione dell’orario, al tavolo di contrattazione territoriale, visto che l’art. 36 CCNL Agenzie Fiscali demanda tale punto alla contrattazione locale. Dopo tre anni d’impegno, siamo riusciti a spazzare via l’assurda scelta di adottare agli Uffici della DP Entrate di Lecce, senza accordo sindacale, le indicazioni fornite dalla Direzione Centrale mediante la direttiva del 19 settembre 2012.

 

L’USB nel suo intervento ha ribadito, ancora una volta, l’illogicità e l’illegittimità della disposizione sull’orario di lavoro impartita nell’ottobre 2012, poiché le norme del CCNL demandavano, e demandano, espressamente alla contrattazione integrativa di livello locale la definizione delle modalità di attuazione dell’orario di lavoro. Inoltre, è pur vero che l’art. 4 del CCNL dispone che in mancanza di accordo, dopo 30 giorni, le parti riassumono la propria libertà di scelta, ma questo non è il caso DP Entrate di Lecce, giacché la parte sindacale aveva chiesto di trasferire la trattativa al tavolo negoziale di livello regionale prima che fosse emanata la disposizione unilaterale e, a livello regionale, la trattativa è continuata coinvolgendo anche la DP di Lecce, che unilateralmente aveva già disposto il nuovo orario.

E’ stato evidenziato, altresì, quanto disposto dall’art. 40 del D.Lgs n. 165/2001 – modificato dal decreto 150/2009 – comma 3-bis, che pur permettendo alle parti “alla scadenza dei termini (della contrattazione decentrata, definiti dai CCNL) di riassumere le rispettive prerogative e libertà d’iniziativa e decisione”, subordina tale possibilità “al fine di assicurare la continuità e il migliore svolgimento della funzione pubblica, …” Di conseguenza, poiché non è mai stato ostacolata la continuità del servizio e che il mancato accordo era conseguenza dell’incapacità, della parte pubblica, di indicare una sola delle esigenze per cui si proponeva una diversa articolazione dell’orario di lavoro (art. 4 CCNL), il tutto aggravato dal fatto che la disposizione sull’orario ancora vigente non è un provvedimento provvisorio, l’USB ha chiesto l’immediato ritiro della disposizione e l’adeguamento dell’orario della DP Entrate di Lecce a quello vigente nelle altre D.P. della Puglia.

 

L’incontro è terminato con l’accordo che dal primo gennaio p.v., l’orario di entrata in ufficio e quello di apertura al pubblico del front-office, sarà adeguato all’orario in vigore nelle altre DP della Puglia e si è concordato di riprendere la trattativa in sede locale sulle restanti opzioni di articolazione dell’orario (flessibilità, banca delle ore, ecc.).