Puglia - Entrate, RSU rifiuta di sedere ai tavoli con CISL UIL Salfi
Succede che in occasione dell’incontro sindacale per discutere della: “ripartizione del Fondo per le Politiche di Sviluppo delle Risorse Umane e per la produttività (FPSRUP).
Questa decisione è presa a netta maggioranza (un solo contrario) “in segno di estrema contrarietà alle politiche sindacali tenute dalle citate sigle”. Il documento continua: “Ciò al fine di evitare di arrecare ulteriori danni economici ai lavoratori, già vittime del blocco contrattuale imposto dal Governo condiviso dalle suddette sigle con la sottoscrizione dell’accordo separato del 4 febbraio 2011 con cui hanno riesumato la famigerata riforma Brunetta.
Tale sospensione non convinceva comunque i rappresentanti di CISL e SALFI che dopo una lunga discussione circa la legittimità della richiesta, abbandonavano il tavolo di trattativa in polemica con la richiesta della RSU.
L’RdB-USB, la CGIL, la UIL e le RSU preso atto della scelta di CISL e SALF proseguivano la trattativa a tavoli separati.
Che dire?
Come USB interpretiamo la scelta della RSU come una reazione giusta che i Lavoratori, tramite l’organismo da loro eletto con libere votazioni, hanno deciso di porre in essere per contrastare la logica di continuo ribasso che caratterizza le politiche sindacali di certi sindacati. Il messaggio che giunge dai lavoratori tramite i loro rappresentanti eletti è chiaro: è la “presa di distanza per distinguersi da chi continua a svendere i diritti conquistati con anni di lotta”. Una boccata d’aria fresca, dunque, uno scatto d’orgoglio che dimostra quanta voglia di democrazia sindacale ci sia nei posti di lavoro. I lavoratori hanno capito che non è più il tempo dei sindacati “complici” come li vorrebbe il Ministro Sacconi ma è giunto il tempo di organizzare un conflitto vero capace di riscattare innanzitutto la dignità dei Lavoratori.
Tramite quale miglior soggetto sindacale può essere espressa in modo unitario e di base questa esigenza, se non con le RSU in tutti i luoghi di lavoro?
Pertanto anche l’esperienza del CAM di Bari ci fa capire quando è fondamentale lottare per rinnovare le RSU il prima possibile, al contrario di quanto è stato deciso all’Aran da coloro che hanno firmato un accordo (tutti tranne RdB/USB) con cui tali elezioni sono ulteriormente rinviate, nel tentativo di favorire il criterio della delega sindacale nettamente contrapposta alla rappresentanza elettiva e alla democrazia di base.
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