Puglia - Entrate: sull'orario di lavoro costruiamo una proposta con i lavoratori. Sottoscrivi la petizione di USB!

MODIFICARE L’ORARIO DI LAVORO? … OVVERO SCONVOLGERE LA VITA DELLE PERSONE E DELLE FAMIGLIE

Bari -

Come Lavoratrici e Lavoratori dell’Agenzia delle Entrate della Puglia non siamo più disposti a subire i continui attacchi alle condizioni di lavoro: stipendi in ribasso, accessorio fermo per tanti e “premi” solo per pochi “prescelti”, concorsi interni da “incubo”, dignità calpestata, carichi di lavoro sempre più insostenibili, blocco del rinnovo del contratto fino al 2017, allungamento dell’età per andare in pensione e conseguente “accorciamento” di quella che resta per vivere, ecc...

Ora vogliono sconvolgere la vita delle persone e delle famiglie anche con l’assurda pretesa di modificare l’orario di lavoro, grazie ad una “indicazione” emanata dalla Direzione Centrale dell’Agenzia delle Entrate che, ricordiamo, non ha alcun effetto vincolante.

BASTA !!!  NON SE NE PUO’ PIU’, PER LA MISERIA!

Modificare l’orario è inaccettabile ed incomprensibile, considerato che da tantissimi anni con le diverse articolazioni dell’orario di lavoro adottate e previste dagli accordi attualmente vigenti è stato possibile coniugare le esigenze dell’Amministrazione, degli Utenti e dei Lavoratori, molti dei quali sono pendolari e legati o agli orari dei mezzi di trasporto oppure devono evitare di rimanere “intrappolati” nei quotidiani ingorghi che si concentrano particolarmente intorno alle ore 8 del mattino.

Tra l’altro, come Lavoratori con questo “sistema orario” abbiamo costantemente consentito all’Agenzia delle Entrate il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Sono questi i motivi che ci spingono a chiedere:

- che l’ingresso in ufficio continui ad essere dalle ore 7,30 minuti;

- che la flessibilità sia di 60 minuti in ingresso e di 30 in uscita, in modo da favorire il conciliarsi dei tempi di lavoro con le necessità personali e familiari dei dipendenti;

- che sia estesa a tutti, compreso coloro che prestano servizio al front-office, la possibilità di adottare l’articolazione giornaliera di ore 7,12 minuti;

- che sia riconsiderata e valutata attentamente l’apertura al pubblico per 30 ore settimanali, visto che appare inverosimile la previsione di una proporzionale riduzione del carico di lavoro per le attività di back-office.

Su questi punti diamo mandato alle RSU ed a tutte le Organizzazioni Sindacali di non sottoscrivere alcun accordo che comporti restrizioni e peggioramenti nell’orario di lavoro e riteniamo che qualsiasi accordo sia sottoposto all’approvazione formale delle Lavoratrici e dei Lavoratori.