Puglia - Entrate, vietato stampare documentazione di qualsiasi genere e tipo?
Pubblichiamo la richiesta invita da USB-P.I. alla Direzione Regionale Puglia, alle Direzioni Provinciali e per conoscenza alla Direzione Centrale Risorse Umane:
Oggetto: Fornitura degli strumenti di lavoro
Con la presente la scrivente O.S. comunica di esser venuta a conoscenza della difficile situazione riguardante l’operatività lavorativa degli Uffici pugliesi di codeste Amministrazioni poiché è di fatto vietato l’utilizzo della carta per la stampa di documenti utili e necessari allo svolgimento dell’ordinario lavoro dei dipendenti.
Tale criticità è legata al fatto che in questi giorni il personale, mediante riunioni con i propri responsabili, apprende che non gli sarà più fornita la carta utile per stampare la documentazione finalizzata all’istruttoria dei fascicoli in ottica del raggiungimento dell’obiettivo teso alla riduzione della relativa spesa che per quel che ci risulta avverrebbe, con queste modalità, soltanto nella nostra regione.
Ciò, nel concreto, si declina nel fatto che per colleghe e colleghi del contenzioso non sarà possibile stampare neanche i ricorsi che si ritroveranno a discutere nelle Corti di Giustizia Tributaria, studieranno a video tutta l’istruttoria, nelle udienze si presenteranno con un pc portatile e discuteranno le cinque, sei, sette e oltre posizioni aprendo volta per volta le cartelle di riferimento.
Chi svolge qualsiasi attività di controllo, da quello sostanziale a quello formale passando per i sopralluoghi tecnici, non avrà la possibilità di confrontare, comparare la documentazione necessaria al corretto svolgimento delle attività.
Come Organizzazione Sindacale esprimiamo la nostra contrarietà verso tale modalità lavorativa che mal si concilia con gli obblighi datoriali sia in materia di fornitura degli strumenti di lavoro che con le misure di prevenzione in tema di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro esponendo per giunta, lavoratrici e lavoratori, a maggiori rischi professionali.
La nostra contrarietà è argomentata dal fatto che la mancata fornitura di carta si innesta, forzandola, in una fase di cambiamento organizzativo indirizzato alla digitalizzazione dei processi lavorativi con la conseguente smaterializzazione che ne deriverà. Fase che sta già appesantendo il lavoro del personale dedicato ai cosiddetti atti massivi negli UU.TT.. Tale forzatura non tiene conto dei singoli processi produttivi che tra loro si differenziano, dei livelli di formazione del personale coinvolto in termini di abilità digitali che varia per età e/o esperienze proprie, delle prescrizioni Audit-interno, non si armonizza con i metodi e tempi di lavoro in essere, non tiene conto della dotazione degli strumenti utilizzati negli uffici.
Il personale sarà costretto a leggere più ore allo schermo in un contesto dove in molti uffici sono presenti computer con schermi piccoli non sufficienti a garantire una definizione ottimale dei caratteri e delle immagini, dimensioni non adeguate per evitare di essere costretti a ridurre la dimensione dei caratteri per avere una schermata con un senso compiuto; le postazioni di lavoro rispetto alle finestre non sempre sono parallele alla direzione dello sguardo. Non condividiamo quest’orientamento finalizzato ad eliminare l’uso della carta senza tenere conto delle lavorazioni che necessitano della doppia fonte ovvero della comparazione documentale.
Le ricadute sul personale saranno negative sia sul piano della salute che sull’esposizione ai rischi professionali.
Sotto il profilo della salute, l’insieme dei disturbi visivi provocati dall’eccessivo affaticamento dell’apparato visivo viene comunemente indicato come astenopia. I segni associati a questa sindrome sono: fatica accomodativa, mal di testa, fatica muscolare, fatica percettiva (visione annebbiata, visione sdoppiata, ecc.), irritazione oculare (bruciore, lacrimazione, senso di corpo estraneo, fastidio alla luce, ecc.); problemi a livello muscolo-scheletrico causati da posizioni di lavoro inadeguate per l'errata scelta e disposizione degli arredi e del videoterminale stesso, posizioni di lavoro fisse o mantenute per tempi prolungati anche in presenza di postazioni di lavoro ben strutturate, movimenti rapidi e ripetitivi delle mani, digitazione o uso del mouse per tempi lunghi; affaticamento fisico e mentale dovuto a carenze nell'ergonomia cognitiva (usabilità/facilità d'uso) nell'interfaccia elaboratore/uomo.
Sotto l’aspetto dei rischi professionali, la lettura su carta è più naturale, aiuta a comprendere e ricordare meglio i contenuti, si ha un maggior controllo, padronanza delle informazioni, la fisicità dei fogli favorisce la contestualizzazione e la possibilità di sottolineare, annotare a mano, migliora la comprensione del testo. Al contrario, su schermo il testo viene generalmente scansionato velocemente a scapito della comprensione profonda del contenuto, aumenta l’affaticamento mentale, aumenta lo stress e l’ansia aumentando in tal modo il rischio di errore.
In un contesto dove generalmente gli ambienti di lavoro sono rumorosi, i carichi di lavoro in aumento, obiettivi performativi sempre più pressanti, software lenti, lo stress da lavoro ovvero la condizione che scaturisce dalla sensazione individuale di non essere in grado di rispondere alle richieste o di non essere all’altezza delle aspettative è in aumento.
Come Organizzazione Sindacale, certamente sensibili al fenomeno dello spreco, in accompagnamento alla fase della digitalizzazione in corso, chiediamo un piano aziendale attraverso il quale viene previsto lo studio puntuale di tutti i processi produttivi digitalizzabili in armonia con: i tempi e metodi di lavoro; le prescrizioni Audit-interno; formazione del personale; strumenti di lavoro quali schermi adeguati; la prevenzione in ambito della tutela della salute; sicurezza professionale unitamente al ripristino dell’utilizzo della carta quale strumento equilibrante necessario per garantire benessere e rendimento lavorativo.
Certi di un positivo riscontro, si coglie l‘occasione per inviare distinti saluti.
USB Agenzia Entrate Puglia