Reggio Emilia. Entrate in agitazione
I lavoratori del comparto Agenzie Fiscali (Entrate, Dogane e Territorio) sono da 24 mesi senza contratto.
Il governo da un lato chiede maggior impegno ( con carichi di lavoro sostanzialmente raddoppiati ) per la lotta all’evasione fiscale, per altro non sostenuta dallo stanziamento di adeguate risorse, dall’altro rifiuta di riconoscere le principali richieste sindacali per il secondo biennio economico del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, ovvero:
- aumento contrattuale pari al 5,1% del monte salari ( come gia’ pattuito da Governo ed OO.SS. in esito all’accordo del 27 maggio u.s. );
- elevazione a €.7,00 del valore dei buoni pasto ( fermi a €.4,65 dal 1996 );
- calcolo ai fini della liquidazione della parte stabilizzata in quota indennità di agenzia ( cosi’ come previsto, peraltro, dal CCNL “Agenzie Fiscali “ );
- eliminazione dell’odiosa decurtazione salariale in caso di malattia inferiore ai 15 giorni.
Alla luce di tutto ciò, i lavoratori sono dal giorno 12 u.s. in stato d’agitazione nazionale e hanno deciso ad oltranza le seguenti iniziative di lotta:
- Assemblee quotidiane in tutti i posti di lavoro in orari da fissare di volta in volta;
- Astensione da eventuali mansioni superiori, rispettando rigidamente le procedure previste nell’espletamento dei servizi d’istituto;
- Astensione dall’utilizzo del mezzo proprio per l’attività esterne;
- Indisponibilità all’effettuazione del “Servizio prolungato” oltre il normale orario di lavoro.
I lavoratori del comparto Agenzie Fiscali, scusandosi per il disagio che verrà inevitabilmente arrecato all’utenza, chiedono la solidarietà della stessa nella difesa del ruolo, dei diritti e della dignità del personale.
Reggio Emilia, 21 dicembre 2005