Sardegna - Entrate, siglata la preintesa regionale sull'orario di lavoro, con esclusione del CAM

USB FIRMERA’ L’INTESA DEFINITIVA SOLO CON IL MANDATO DEI LAVORATORI

 

La firma dell’intesa definitiva è rimandata al gradimento da parte della medesima da parte dei lavoratori, degli iscritti e delle strutture di ufficio. Gradiremmo che i lavoratori si esprimessero al riguardo, evidenziando eventuali criticità dell’accordo.

 

Chiediamo quindi a tutti i lavoratori delle entrate di inviare una mail a cagliari.usb@gmail.com, entro venerdì 12 luglio, dichiarando se ritengano che la sigla debba firmare o meno l’intesa definitiva. In caso di indicazione a non firmare gradiremmo venissero indicati i motivi, così che possano essere allegati con nota a verbale.

Cagliari -

L’intesa chiude un percorso di confronto durato diversi mesi; non lede i diritti alla contrattazione locale (è una intesa e non un accordo; gli accordi definitivi sono demandati alla contrattazione locale) e permette di garantire ai lavoratori tutta una serie di tutele che alcuni direttori locali volevano tagliare in nome della direttiva Pastorello in materia di lavoro, e malgrado l’atteggiamento remissivo di alcune sigle, tra cui è spiccato quello contraddittorio della Cgil che in apertura di riunione ha dichiarato che era venuta per firmare l’accordo senza alcuna discussione, in quanto tutte le richieste avanzate dalla sigla erano state accolte. Sic.

 

Remissivo al tavolo anche l’atteggiamento di alcune sigle, che non volevano spostare di un centimetro la portata dell’intesa, per paura di chiusura del tavolo da parte dell’amministrazione.

 

Nel corso delle riunioni siamo riusciti, a spostare in avanti i termini dell’accordo; si è entrati all’ultima riunione con una bozza e si è usciti con una intesa migliorativa (pausa pranzo da 90 minuti è stata portata a 120 minuti; flessibilità in uscita prevista da 30 minuti si è passati a 45 minuti; si è introdotta una garanzia per i lavoratori in servizio di front-office in caso di orario continuato che l’attività massima giornaliera non possa superare le 5 ore;  in tema di scelta di profili, chiede che il vincolo sia di 4 mesi e non di 6, in particolare per consentire le cure genitoriali durante il periodo di chiusura delle strutture scolastiche (questa è stata ottenuta),  e infine che la contrattazione locale possa definire altre tipologie di profilo orario ulteriori a quelle previste dall’intesa (vedi verbale del 11 Giugno 2013 con nostre richieste).

 

A seguito di quelle che noi riteniamo conquiste la Cgil ha deciso di non firmare l’intesa perché il mandato dei lavoratori era sulla precedente bozza; sia perché la dichiarazione dell’autonomia di contrattazione locale sull’orario di lavoro (tra l’altro previsto dal contratto), apriva la strada al mantenimento di un profilo orario non gradito dalla Cgil all’ufficio delle entrate di Nuoro, e perché l’intesa pone dei limiti orari di presenza allo sportello in caso di orario continuato, limiti che nella bozza presentata non erano presenti. La cosa appare paradossale, e strumentale, la sigla era disposto a firmare una intesa al ribasso, una volta migliorata ed integrata non l’ha firmata.

 

Al di là della questione, che si commenta da sola, vogliamo entrare nel merito dell’intesa, che prevede:

in materia di profili orari, che l’orario di lavoro può essere articolato secondo i seguenti profili:

- a) orario con prestazione lavorativa quotidiana di 7 ore e 12 minuti;

- b) orario con prestazione lavorativa di 7 ore e 30 minuti per quattro giorni e di 6 ore per un giorno;

- c) orario con prestazione lavorativa di 8 ore per 3 giorni e 6 ore per due giorni;

- d) orario con prestazione lavorativa di 9 ore per due giorni e 6 ore per tre giorni;

- e) orario con prestazione lavorativa di 6 ore e 40 minuti per tre giorni e otto ore per due giorni.

 

L’accordo non prevede limiti di percentuali di accesso ai vari profili orari, ne limiti ai servizi di front-office. Sta alla contrattazione locale difendere l’accesso ai diritti a tutti i lavoratori.

 

Inoltre altri profili orari potranno essere concordati a livello locale in ragione della funzionalità dei servizi (questo passaggio è stato fortemente voluto da noi, per ribadire la piena autonomia della contrattazione locale).

 

L’opzione per una delle articolazioni è vincolante per almeno un quadrimestre, e prevede la possibilità per i genitori in età scolare di modificare il proprio profilo nel periodo estivo durante la chiusura delle scuole.

 

Nel caso di adozione dell’orario continuato per il servizi di front office, che non potrà superare la durata massima di cinque ore per lavoratore (clausola di garanzia introdotta dalle sigle), la contrattazione locale potrà prevedere per il personale interessato dal servizio al front-office un’articolazione dell’orario settimanale su quattro giorni anziché su cinque nel rispetto del monte ore settimanale di 36 ore o l’adozione dell’orario plurisettimanale con calendari di lavoro plurisettimanali con orari superiori o inferiori alle 36 ore settimanali nel rispetto del monte ore complessivo.

 

Si sdogana finalmente anche un istituto previsto dal contratto, quello dell’orario plurisettimanale, di cui si è sempre parlato e di cui non si è mai dato attuazione.

 

In materia di flessibilità : La fascia di flessibilità in entrata, in linea di massima, non può essere superiore ad un ora, fatte salve eccezionali esigenze locali e ferma restando l’esigenza di garantire la regolare apertura degli sportelli al pubblico ed il ricevimento dell’utenza negli orari allo scopo previsti.

 

A livello locale potranno essere previste due differenti fasce di flessibilità in entrata (dalle 7.30 alle 8.30 e dalle 8.00 alle 9.00) e il lavoratore dovrà optare per una delle due.

 

Quanto alla flessibilità in uscita, può essere prevista in sede locale la possibilità di uscita dalla sede di servizio con un anticipo non superiore a quarantacinque minuti (su questo punto le sigle firmatarie della preintesa sono riuscite a spostare la flessibilità in uscita da 30 a 45 minuti) rispetto al termine definito dal proprio profilo orario standard.

 

L’arco temporale della pausa pranzo non potrà superare i 120 minuti (su questo punto il nostro impegno e quello della Cisl è risultato vincente).

 

Questa intesa servirà a fornire una cornice di diritti per gli uffici della Sardegna, in special modo dove la contrattazione a livello locale si è arenata da tempo.

 

Chiediamo quindi a tutti i lavoratori delle entrate di inviare una mail a cagliari.usb@gmail.com, entro venerdì 12 luglio, dichiarando se ritengano che la sigla debba firmare o meno l’intesa definitiva.

 

In caso di indicazione a non firmare gradiremmo venissero indicati i motivi, così che possano essere allegati con nota a verbale.