Sicilia – ADM, basta con le priorità stabilite unilateralmente dalla Direzione e i ritardi per la discussione del budget di sede a Catania
Il 13 marzo scorso si è tenuta la riunione indetta dalla Direzione delle Dogane di Catania avente come oggetto la modifica degli orari di apertura degli uffici della SOT di Riposto. USB aveva chiesto che venisse messa all'ordine del giorno anche la discussione circa l'assegnazione del budget di sede del 2021, la cui distribuzione è stata approvata dalla DR Sicilia lo scorso luglio 2023 ma ancora scandalosamente, e colpevolmente, da giungere a una conclusione nella sede catanese. Dalla riunione siamo usciti con una vittoria parziale ma, se ci sentiamo in dovere di rendere pubblica questa comunicazione, è perché è doveroso fare chiarezza su diversi punti controversi emersi ancora una volta, sia nel comportamento di parte datoriale sia da parte di alcune sigle sindacali.
In primo luogo è diventata una prassi costante e, a nostro giudizio sbagliata, escludere da ogni riunione convocata dalla Direzione la possibilità di discutere sulle “varie ed eventuali”, di fatto blindando la discussione su un unico oggetto e rallentando, diluendola nel tempo, la trattazione di temi che rivestono carattere d’urgenza e così decidendo cosa è prioritario e cosa no.
E' avvenuto per la discussione sulle difficoltà delle lavoratrici e dei lavoratori degli Uffici Doganali del Porto che da mesi ormai denunciamo, avviene ora per il budget di sede, giusto per citare gli ultimi due esempi. I nostri delegati sono riusciti comunque a strappare alla dirigente la calendarizzazione urgente per la distribuzione del budget ( la data fissata è per il prossimo 26 marzo), incontrando sul punto un’apertura da parte della Direzione ma l'ostilità della totalità delle altre sigle sindacali presenti che, temendo di non poter mettere una bandierina sulla trattazione di un tema importante per le lavoratrici e i lavoratori, hanno a lungo e insistentemente richiesto che non venisse verbalizzata la nostra richiesta. E' stato solo grazie alla mediazione dei nostri delegati che si è giunti a un accordo, facendo risultare a verbale che la richiesta venisse da tutti i presenti. E' necessario fare trasparenza su questo modo di fare sindacato da parte di alcuni che, piuttosto che pensare agli interessi di tutte e tutti, hanno come solo obiettivo non sfigurare nei confronti dei propri iscritti pur non avendo speso una sola parola per accelerare il processo decisionale per la distribuzione del fondo, preferendo piuttosto il depennamento dal verbale della nostra giusta istanza, peraltro espressa a più riprese fin dallo scordo dicembre.
Su quest'ultimo punto occorre ricordare, in primis a parte datoriale ma non solo, che il verbale sindacale deve essere una registrazione fedele di quanto avviene in una riunione e non una sintesi di comodo da tarallucci e vino: il verbale fa fede delle dichiarazioni espresse e non è suscettibile di censura, tanto è vero che dal punto di vista civilistico, l’articolo 2700 del codice civile prevede che “L'atto pubblico fa piena prova, fino a querela di falso, della provenienza del documento dal pubblico ufficiale che lo ha formato, nonché' delle dichiarazioni delle parti e degli altri fatti che il pubblico ufficiale attesta avvenuti in sua presenza o da lui compiuti”
E' giusto inoltre che lavoratrici e lavoratori sappiano che, vertendo l'ordine del giorno sugli orari di Riposto, si è resa manifesto con una evidenza sconcertante come per la dirigenza e per alcuni “sindacati” ci siano lavoratrici e lavoratori di serie “A” e altri di serie “Z”. Vale la pena ricordare come, nelle infinite riunioni riguardanti i turni di colleghe e colleghi in servizio all'aeroporto Fontanarossa, non fossero quasi sufficienti i locali per ospitare i convenuti mentre, per Riposto, le defezioni erano quasi in maggior numero delle presenze. Non solo. Nemmeno il Capo della Sot di Riposto è stato convocato alla riunione da parte della dirigente. Certo, non era tenuta a farlo, ma vista la modalità da telefono senza fili e la tempistica adotatta se c'era qualcuno che avrebbe potuto rappresentare al meglio le necessità dell'ufficio e dei dipendenti era proprio lui. Ancora più grave l'assenza dei delegati sindacali di numerose sigle, assenza che conferma quanto già espresso sopra, ovvero che se non ci sono proseliti da fare o bandierine da piazzare, in non pochi si astengono dal partecipare alla discussione di problemi che comunque rivestono una grande importanza.
I nuovi orari di Riposto sono quelli indicati nell’ordine di servizio ovvero dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 16 e flessibilità in ingresso dalle ore 07.30 alle ore 09.00 e flessibilità in uscita dalle ore 15.12 alle ore 16.42.
Chiarito ciò e auspicando che la nostra precisazione venga intesa come cambio di rotta sulle modalità di mettere in pratica una modalità di fare sindacato non da semplici notai ma anche come parti sindacali che hanno il diritto-dovere di non farsi dettare l’agenda dalla Direzione, come USB ribadiamo che, nella distribuzione del budget di sede, si guardi all'impegno di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori e non alla tutela di alcune posizioni privilegiate.
Vi terremo aggiornati sugli sviluppi
USB PI Agenzie Fiscali Sicilia