Sicilia – ADM, ripartizione del budget di sede agli Uffici e razionalizzazione del personale della DT VII – Sicilia
Convocati in data 18 luglio 2023 al tavolo regionale, abbiamo incontrato il Direttore Territoriale, dott. Luigi Liberatore, unitamente ai delegati di CGIL, CISL e UIL. L’oggetto del confronto annoverava al primo punto i criteri di riparto delle somme assegnate alla DT VII, con accordo nazionale del 09.06.2023, e da ripartire agli UD della Sicilia a titolo di budget di sede per l’anno 2021. All’ordine del giorno anche un’informativa in tema di razionalizzazione del personale assegnato agli uffici della DT ed un primo riscontro in merito alla richiesta sindacale di confronto sul tema della mobilità regionale.
L’accordo sui criteri di ripartizione agli UD del budget di sede per l’anno 2021 è stato immediatamente raggiunto e la Dirigenza ha preso atto dell’unanime posizione condivisa dalle OO.SS. Tale posizione, maturata in anni di equilibrato confronto tra le parti sindacali, vede confermata la ripartizione delle somme in proporzione al risultato di performance dei singoli Uffici, ponderato sul numero di dipendenti, al netto dei destinatari di IDR. La Dirigenza ha invero proposto la revisione del calcolo comprendendo nella consistenza degli Uffici anche gli IDR: USB, come le altre sigle sindacali, ha valutato come distorsiva questa possibile base di calcolo. Troviamo che sia corretto non includere nella consistenza degli uffici le figure contrattualmente escluse dalla percezione del budget di sede – IDR, POER e dirigenti - al fine di favorire ripartizioni più in linea all’effettiva operatività di detti uffici. La posizione unanime delle OO.SS. è stata acquisita e condivisa dalla Dirigenza che in giornata ha reso noto, con prot. 2377/RI, il raggiungimento dell’accordo (allegato). USB ha chiosato sull’argomento con una richiesta di supervisione da parte della DT sull’uniforme applicazione dei criteri diramati da Roma ai fini della contrattazione locale dei budget di sede, onde evitare che trovino spazio interpretazioni locali. Il Direttore Territoriale ha assicurato la vigilanza sull’operato degli uffici.
Meno coeso è stato, purtroppo, il fronte sindacale in tema di mobilità regionale, sulla quale lo scorso maggio si era già svolto un incontro interlocutorio con le parti sindacali. L’informativa che la DT ha reso alle OO.SS. ha riguardato la richiesta da parte della DC Personale di dare evidenza delle procedure di mobilità attivate a livello territoriale. Ciò al fine delle valutazioni prodromiche all’attivazione di una nuova procedura concorsuale nazionale per l’assunzione di personale. La Direzione ha reso noto che le procedure nazionali in svolgimento per il reclutamento di 995 figure, tra funzionari ed assistenti doganali, si concluderanno tra la fine di luglio ed il mese di settembre. A tale procedura di reclutamento potrà seguire l’attivazione di una mobilità intercompartimentale. Premesso che il concorso in svolgimento riguarda la DT Sicilia limitatamente all’assegnazione di n.16 unità all’UD del Canale, il Direttore Territoriale, ritenendo che la riorganizzazione possa arrivare a definizione tra la fine dell’anno corrente e l’inizio dell’anno venturo, rende noto che ritiene opportuno rimandare di qualche mese il confronto sulla mobilità regionale poiché in questo frangente si potranno aprire prospettive di migliore allocazione di buona parte dei dipendenti attualmente interessati ad un cambiamento di sede.
USB, parimenti ad altre due tra le OO.SS. presenti, ha chiesto che l’attivazione del confronto sulla mobilità fosse più sollecita possibile; un’ulteriore O.S. ha concordato con il Direttore Territoriale sull’opportunità di attendere la definizione della preannunciata riorganizzazione.
Preso atto della divergenza di idee tra le OO.SS., con conseguente spaccamento del fronte sindacale, USB ha espresso delle importanti perplessità sull’opportunità di subordinare la mobilità territoriale al compimento della riorganizzazione dell’Agenzia: ricordiamo ancora un analogo incontro regionale risalente ad agosto 2022 in cui si attendevano notizie in merito. Notizie non pervenute per quasi un anno, durante il quale abbiamo visto cadere un governo ed avvicendarsi la Dirigenza dell’Agenzia. Abbiamo, pertanto, imparato dall’esperienza che in poco tempo tutto può succedere. E subordinare la mobilità regionale del personale al compimento di un processo ancora neanche iniziato e che, per forza di cose, non potrà che essere lungo ed articolato, rischia di lasciare in sospeso le legittime aspirazioni del personale alla conciliazione tra esigenze familiari, personali e lavorative, per di più in una Regione caratterizzata da una disastrosa situazione viaria e dalla scarsità di trasporti pubblici.
Come peraltro già rappresentato nell’incontro di maggio, i dipendenti interessati da lungo tempo al trasferimento non sono molti e sono facilmente individuabili da una veloce ricognizione delle istanze di trasferimento presentate successivamente all’ultima mobilità regionale (2019), quindi riteniamo che consentire la movimentazione di poco personale nell’ambito regionale non altererebbe grandemente gli equilibri degli uffici. Ciò anche nella prospettiva di immissione in ruolo di oltre 1000 dipendenti in tutta Italia, che naturalmente, come conferma il Direttore Territoriale, darà spazio nel medio termine all’accoglimento da parte dell’Amministrazione delle istanze di rientro al sud dei colleghi fuori regione da tanti anni.
USB ha, per ciò, manifestato una forte preoccupazione in merito alla possibilità che le imminenti immissioni in servizio e l’eventuale attivazione di una mobilità nazionale e/o intercompartimentale, possano andare a saturare le posizioni a cui i dipendenti degli Uffici siciliani, alcuni ormai da anni, aspirano. È personale esperienza di molti dipendenti, spesso vincitori di concorso, l’aver passato decenni in regioni o province lontane da quella di origine, vedendosi nel corso degli anni scalzati da dipendenti di nuova immissione, magari idonei provenienti da graduatorie di altre amministrazioni o acquisiti per mobilità intercompartimentale. Più volte l’Amministrazione ha incomprensibilmente concesso sedi di lavoro agli “ultimi arrivati”, ignorando le legittime aspettative dei dipendenti già in servizio, che prima delle nuove immissioni potevano aver maturato, sulla base dell’oggettivo criterio dell’anzianità di servizio, il diritto ad uno spostamento di sede.
A tale riguardo il Direttore Territoriale ha manifestato sensibilità alla preoccupazione esposta, assicurando che si sarebbe adoperato per evitare l’instaurarsi di condizioni lesive degli interessi dei dipendenti che da più tempo manifestano l’interesse al cambiamento di sede.
Prendendo atto della fermezza da parte della Dirigenza nel rimandare l’attivazione del confronto sulla mobilità regionale, peraltro condivisa da una sigla sindacale convenuta, abbiamo chiesto quantomeno che il tema non venga rimandato sine die. Il riscontro del Direttore è stato solerte nel programmare un aggiornamento non oltre la fine del mese di settembre. In tale sede ci auguriamo di poter riprendere tematiche per noi significative, che abbiamo già portato al confronto nell’incontro di maggio, quali la rimozione dei paletti posti dall’Amministrazione alla mobilità di natura funzionale tra gli UD e la DT, oltre che logistica, ed alla movimentazione dei profili chimici.
USB PI Agenzie Fiscali Sicilia