Sicilia - ADM, una brutta sorpresa nell’uovo di Pasqua all’UD Catania: CGIL- CISL- UIL e Direzione bloccano l’erogazione del fondo 2021
Si è svolto lo scorso 26 marzo il terzo incontro sindacale avente all’ordine del giorno l’accordo sul budget di sede 2021 all’UD Catania.
Un incontro fortemente voluto da USB, che dopo aver sollecitato sin dallo scorso novembre l’attivazione delle trattative per consentire l’erogazione del salario accessorio all’UD Catania (i fondi erano già disponibili per la contrattazione sin dal 18 luglio 2023) ha lottato per una data certa di discussione sul fondo e fino alla fine ha tentato la mediazione tra la proposta della Direzione e dei Sindacati Confederali di creare categorie di “meritevoli” a cui elargire le somme dovute e i meccanismi di democrazia economica di un Ufficio caratterizzato da lavorazioni ibride, estrema sofferenza di tutte le articolazioni e cambio di rotta sancito dagli accordi nazionali.
Denunciamo oggi pubblicamente che a fronte di una maggioranza sindacale composta da tre sigle sindacale e la RSU, a cui va tutta la nostra solidarietà per l’emarginazione subita, la Direzione, con la complicità della triplice, si è resa responsabile dell’ennesimo rinvio sulla definizione di un accordo.
É ormai evidente la corsa all’utilizzo del fondo di sede come leva gestionale per creare corsie preferenziali tra lavoratori di serie A e di serie Z: il meccanismo della valutazione assegna già troppo potere al datore di lavoro e ai suoi collaboratori. Tutte e tutti partecipano, in base alle proprie capacità, competenze e assegnazioni agli obiettivi generali dell’Ufficio che ricordiamo non possono essere solo di tipo quantitativo.
Il valore della non ingerenza dei vertici sulla scelta dei soldi dei lavoratori per noi è supremo.
Deve essere chiaro che ogni ritardo nell’erogazione del salario è imputabile all’alleanza tra la Direzione e CGIL- CISL- UIL che, incuranti di una maggioranza che punta a una distribuzione del fondo che riconosce il contributo di tutte e tutti al raggiungimento degli obiettivi, insiste nel dare le patenti di attività gravose (categoria ormai scomparsa dagli accordi nazionali) a questo e quello. Il tutto in un contesto caratterizzato da una situazione di assoluta inamovibilità dei vertici e da una totale assenza di meccanismi di percorsi certi e stabili di crescita professionale.
Per non parlare dei sindacati che invece di rappresentare la classe lavoratrice rappresentano se stessi. Vergogna!
Noi non ci stiamo e siamo pronti a intraprendere ogni forma di lotta per dire basta a una gestione unilaterale e antidemocratica delle risorse umane ed economiche all’UD Catania.
USB PI Agenzie Fiscali Sicilia