Sicilia - Dogane di Catania, un po’ di chiarezza sulle responsabilità, i ritardi e le foglie di fico

Catania -

Con questo comunicato intendiamo rispondere pubblicamente alla nota che la Direzione ha mandato a tutte le parti sindacali e al personale. Una nota che da un lato sembra voler sanare l’anacronistico ritardo con cui si è data (si spera e vedremo con quali modalità) attuazione alle regole sul lavoro agile e dall’altro si tenta di scaricare su terzi soggetti scelte organizzative e responsabilità tipiche del datore di lavoro.

Lavoro agile: anacronismo e deresponsabilizzazione.

La nota che la Direzione ha trasmesso conferma quello che USB ha sempre sostenuto: una gestione anacronistica, inerte e opaca del lavoro agile.  Siamo al gennaio 2022 con precise indicazioni che risalgono ad almeno tre mesi prima e un bel provvedimento di rientro massivo della metà di ottobre  avverso cui abbiamo scritto immediatamente.   Passano le LIUA, cambiano i Decreti, si proroga lo stato di emergenza  ma alle Dogane di Catania il lavoro agile rimane appannaggio di pochi e sconosciuti.  Diverse le nostre richieste di trasparenza per capire chi avesse accesso e chi no, per tutelare i fragili, chi ha doveri di cura dei figli, chi prende mezzi pubblici. Muro di gomma. Coincidenza vuole che dopo almeno 4 note trasmesse  dalla USB sul tema la Direzione abbia convocato un incontro  ben sapendo che in quella data USB non avrebbe potuto essere presente. In quella riunione si è consumata la foglia di fico, alla quale nessuno dei presenti  ha detto pio: la POER deve individuare le attività (ma non erano già state stabilite precedentemente, non è forse già successo che la maggior parte dei lavoratori lavorasse da casa, quindi cosa sia cambiato adesso resta un mistero ). Una palese deresponsabilizzazione delle prerogative tipiche del datore di lavoro. Poi la POER dall’oggi al domani se ne va e con la giusta calma, come se due mesi non fossero già bastati, si aspetta un altro mese per la graziosa concessione del lavoro agile.  Niente male per una prerogativa che il Governo, sia quello attuale che quello precedente, assegna direttamente ai datori di lavoro,  come scritto da USB in diverse occasioni.

 

Aeroporto e ritardi nella procedura di interpello:

USB rispedisce alla  mittente ogni scelta di ritardare la procedura d’interpello sulla rotazione aeroporto per la quale è stato chiesto in più occasioni il rispetto del termine di permanenza del limite dei  6 anni. Con la profonda convinzione che non ci si debba mai sottrarre al confronto, USB ha partecipato alla riunione con le sigle e la RSU, ma questo non ha mai equivalso in alcun modo a una richiesta di slittamento ( anzi ce ne siamo ben guardati dal farlo, nonostante qualcuno lo avesse proposto, onde evitare proprio quanto accaduto cioè di cercare di far perdere nel nulla la procedura di rotazione)   né tantomeno alla  cancellazione delle previsioni dell’ultimo accordo e del rispetto dello stesso in quanto vigente.

 

DVR e obbligo di esibizione:

Senza voler fare i professori si cita sul punto quanto prevede la normativa vigente. Forse perché l’aziendalismo pervade ormai ogni ambito dell’azione amministrativa la Direzione dimentica che nel settore pubblico, oltre all’RLS , qualunque cittadino può accedere agli atti in possesso della pubblica amministrazione (artt. 22 ss. L. 241/1990), purchè abbia un interesse qualificato. Forse la Direzione dimentica che recenti sentenze hanno stabilito che in questo caso non solo il lavoratore, ma anche il sindacato al quale ha dato mandato può chiedere al datore di lavoro pubblico di accedere al DVR (TAR Puglia Sez. Terza5 ottobre 2018 n 1275).  Non solo. Sicuramente una pandemia e una serie di Decreti della PA, Circolari, Protocolli Governi parti sociali che stabiliscono dei limiti logistici per  la sicurezza, parlano di obbligo di aggiornamento  del DVR, disegnano un sistema di relazioni sindacali partecipativo sul tema sicurezza in pandemia,  sono acqua fresca per la Direttrice ma non lo sono certamente per noi, che in altri uffici e in altre amministrazioni non abbiamo avuto alcuna difficoltà a prendere visione dei DVR e fare osservazioni o se del caso denunce alle autorità competenti. L’RLS è una figura importante certo, ma non è il depositario di alcun segreto di stato, quanto piuttosto il soggetto che, dopo aver ricevuto le segnalazioni da parte di lavoratori o rappresentanti sindacali, dovrebbe agire in virtù del delicatissimo ruolo che ricopre e sgombrare ogni dubbio su un documento che a distanza di mesi e con precisi obblighi di aggiornamento non viene esibito.  

Siamo molto contenti che il lavoro agile in piena pandemia e con l’impennata dei contagi  arrivi alle Dogane di Catania. Come si dice, meglio tardi che mai, ma deve esser chiaro che di questo ritardo unica responsabile è la Direttrice e che sulle procedure in essere USB chiede massima trasparenza e interpretazioni non rigide della normativa vigente perché come diceva qualcuno che la sapeva lunga: i diritti o sono di tutti o sono privilegi.  

USB PI Agenzie Fiscali Sicilia