Sicilia - Entrate, a Catania in assemblea ci si confronta sulle problematiche del lavoro.
Ordine del giorno approvato all’unanimità in Assemblea USB il 15 maggio alla DP di Catania
Le lavoratrici e i lavoratori dell’Agenzia delle Entrate di Catania, riuniti in Assemblea nel giorno 15 maggio 2024 denunciano con forza le crescenti difficoltà con le quali stanno operando ormai da tempo e il preoccupante e perdurante stato di stress e demotivazione con il quale convivono giorno dopo giorno.
Lo svuotamento degli Uffici ha determinato la circostanza per la quale tutte le strutture sono fortemente sottorganico e l’arrivo dei neoassunti ha solo in parte colmato le emorragie dei pensionamenti.
I numeri su Catania, sulla base dei dati forniti dalla stessa DP con risposta prot. 82115 del 04.04.2024 all’ultima richiesta della USB, parlano di 286 unità, un dato che è inferiore al 2020 dove le unità erano 293. Dal 2018 (dove le unità ammontavano a 393) al 2020 si sono perse solo alla DP di Catania oltre 100 unità per i pensionamenti, che non rappresentano un evento nè imprevisto nè imprevedibile ma piuttosto un dato conoscibile sulla base del quale porre i dovuti correttivi, in termini di risorse umane o di calibrazione degli obiettivi.
A questo dato, che già di per sè sconfessa il potere risolutivo delle ultime assunzioni, si aggiunge la diseguale e asimmetrica assegnazione delle risorse, con un forte sacrificio degli Uffici territoriali che nel 2018 potevano contare su 90 unità e oggi ne vedono appena 57, laddove, invece, è avvenuta da un lato la riduzione dei tempi di attesa per l’erogazione dei servizi e dall’altro l’aumento dei canali di comunicazione.
Sono sempre più frequenti i casi di aggressioni al front office, che vanno dall’ingiuria alla minaccia fisica vera e propria, da parte dei contribuenti indispettiti dalle attese ( strettamente correlate alla diminuzione dei tempi programmati ) o dal filtro degli appuntamenti e il messaggio che passa è che basta alzare i toni per ottenere quello che si vuole così mettendo in cattiva luce chi ogni giorno ci mette la faccia per fare rispettare le regole che qualcun altro/a ha stabilito adottando la diffusa pratica delle c.d. nozze coi fichi secchi.
Da questo punto di vista la mancanza del filtro della vigilanza assume carattere ancora più problematico.
Saremmo felici di poter dire che l’assegnazione delle risorse alla Dp di Catania ( gestita in maniera totalmente unilaterale dalla DP nonostante le plurime richieste di parte sindacale in termini di confronto e forme di mobilità funzionale) corrisponda a una proporzionale assegnazione degli obiettivi e a una corretta allocazione dei carichi di lavoro ma il dato delle condivisioni e dell’assenza di riscontro sulle informative sul budget, coperti da ragioni di riservatezza in modalità segreto di stato, non lo consente.
É un dato di fatto che la DP di Catania, a fronte di richieste specifiche sia in ordine a “organigramma nominativo della DP aggiornato suddiviso per team e articolazioni, aggiornamento del file sui carichi di lavoro 2022- 2023 e gli atti di macro - organizzazione”, abbia risposto fornendo meri dati numerici aggregati ma non di macro- organizzazione. Dati numerici che, peraltro, sovente sono solo sulla carta dal momento che l’effetto distorsivo delle condivisioni porta a numeri di assegnazione non rispondenti alla realtà.
Il risultato finale è che le lavoratrici e i lavoratori sono costretti ad assumersi il peso di obiettivi divenuti sovrastimati rispetto alle lavorazioni sostenibili.
Il tutto sotto la spada di Damocle di VALE: procedura divisiva, arbitraria e calata dall’alto dove dietro i proclami sulla valorizzazione del personale si creano meccanismi di ricatto e si svolgono dinamiche di tipo unilaterale: gli stessi colloqui di patto sono stati spesso e volentieri monologhi di patto.
Colloqui di patto su cui, benchè richiesto, non è stata fornita alcuna copia dei verbali col dettaglio degli obiettivi, a cui sono seguiti giudizi che stanno portanto a un clima di fortissima demotivazione.
Come se ciò non bastasse, a tutto questo si assiste oggi a forme di controllo compulsivo delle presenze, anche con modalità asincrone e assolutamente irrituali quali le mail.
A fronte di tale gravissima situazione non possiamo che esprimere la nostra profonda delusione per la decisione dei vertici dell’Agenzia di non prevedere posti a bando per la Sicilia nell’ultima tornata di assunzioni, decisione, peraltro, accompagnata da un aumento degli obiettivi sul controllo che ha portato a inizio anno a un depauperamento di articolazioni già in sofferenza quali l’UT e l’Area Legale- Riscossione.
Sul punto chiediamo, dunque, non solo che vengano effettuati bandi di concorso anche per la Sicilia ma anche l’attivazione immediata delle procedure di mobilità nazionale al fine dell’invio il prima possibile di un contingente di rafforzamento in Sicilia.
In tema di benessere organizzativo, poi, facciamo nostre le richieste della USB e dunque:
- la richiesta di coivolgimento del personale nella rilevazione dello stress da lavoro correlato, come, così come chiesto in ultima assemblea USB lo scorso 1° marzo 2023;
- ribadiamo le difficoltà legate all’obsolescenza dei PC ;
- ribadiamo la richiesta di utilizzo di una sala ristori, sulla falsa riga di quello che è già previsto in DR Sicilia, nonchè di boccioni dell’acqua in DP cosi’ come previsto dall’azione plastic free dell’Agenzia delle Entrate, di cui la Sicilia è fanalino di coda in Italia;
- La necessità di una pulizia straordinaria delle postazioni e degli spazi comuni, possibilmente fuori dall’orario di lavoro, così come previsto dal Testo Unico Sicurezza;
- In relazione alle assegnazioni e ai carichi di lavoro, si ribadisce la richiesta degli atti di macro di organizzazione della DP e dei dati del budget della DP. Ciò non solo in ossequio ai principi di trasparenza ma anche al fine di conoscere i carichi di lavoro effettivi in proporzione al personale assegnato.
Premesso quanto sopra, le lavoratrici e i lavoratori riuniti in Assemblea
MANIFESTANO
gli eccessivi carichi di lavoro, non calcolati sulla base del personale effettivamente in carico, che non consentono di svolgere le lavorazioni assegnate con serenità e rischiano di minare l’efficienza e l’elevata professionalità, con un conseguente aumento della pressione avvertita e dello stress;
la sussistenza di un clima lavorativo improntato a pressioni e mancanza di fiducia;
la contrarietà al sistema VALE, in quanto iniquo, arbitrario, divisivo
RIVENDICANO
la rimodulazione degli obiettivi, vista la pressione ormai insostenibile in tutte le articolazioni;
percorsi formativi costanti (in presenza) che mettano in condizione di svolgere al meglio la propria attività e garantiscano il diritto alla crescita professionale e alla parità di trattamento;
di poter lavorare in condizioni di effettivo benessere personale e dignità del lavoro;
un impegno reale a tutela della sicurezza nel proprio lavoro, in riferimento sia alle condizioni ambientali e di salubrità che agli aspetti legati al benessere organizzativo sulle strumentazioni informatiche, il clima lavorativo, la sala ristori;
la piena affermazione del diritto alla trasparenza nelle assegnazioni di personale;
di farsi parte attiva con i vertici dell’Amministrazione ai fini di un potenziamento delle risorse in Sicilia
IMPEGNANO
La USB a operare, in ogni sede, per una effettiva tutela dei dipendenti dell’Agenzia, a partire dalla salvaguardia del benessere organizzativo, della dignità professionale e del riconoscimento effettivo e non solo proclamato del lavoro svolto
Per l’Assemblea dei lavoratori e delle lavoratrici 15 maggio 2024
Dafne Anastasi USB Sicilia
N.B. Durante l’Assemblea è emersa la necessità di dotarsi di una sala Assemblea lontana dalle stanze ove le colleghe e i colleghi svolgono la propria attività lavorativa durante i lavori assembleari. Ciò al fine di garantire il contemperamento di diritti di pari rango senza condizionamenti reciproci.